La città di Padova è stata selezionata tra le 100 città europee coinvolte nella Net Zero Cities Mission. La partecipazione a questa rete è volta al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030 attraverso la realizzazione di una rete di città tra le quali condividere competenze e servizi su misura per il raggiungimento di questo importante risultato. Uno strumento pertanto utile a superare le attuali barriere strutturali, istituzionali e culturali che devono essere affrontate per raggiungere la neutralità climatica entro appunto il 2030. In preparazione di questo appuntamento Padova ha lavorato con forza sui propri piani, sia settoriali che generali. Infatti, grazie al PAESC approvato nel giugno 2021 ed arricchito dagli esisti del progetto europeo Life denominato Veneto Adapt (2017-2021), al Piano del Verde approvato il 15 febbraio 2022, al Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile che è divenuto riferimento territoriale metropolitano, ed al nuovo Piano degli Interventi (PI) in vigore il 10 marzo 2023, la città si è sicuramente presentata a questa sfida con una quantità di strumenti che dovrebbero garantire il successo ed il raggiungimento del dichiarato obiettivo. A fronte di questa ricchezza di strumenti, il paper ha inteso analizzare il rapporto tra i piani di settore rivolti al perseguimento a vario titolo della sostenibilità e la pianificazione urbanistica generale, per cercare di capire come avviene l’integrazione tra questi strumenti differenti e se c’è la possibilità di strutturare il piano urbanistico così da ottenere uno strumento unico capace di trasformare il territorio in chiave sostenibile.

Piani settoriali vs pianificazione generale. Una lettura (critica?) del rapporto tra pianificazione urbanistica e piani per la sostenibilità e la resilienza urbana

Alessandro Bove
2024

Abstract

La città di Padova è stata selezionata tra le 100 città europee coinvolte nella Net Zero Cities Mission. La partecipazione a questa rete è volta al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030 attraverso la realizzazione di una rete di città tra le quali condividere competenze e servizi su misura per il raggiungimento di questo importante risultato. Uno strumento pertanto utile a superare le attuali barriere strutturali, istituzionali e culturali che devono essere affrontate per raggiungere la neutralità climatica entro appunto il 2030. In preparazione di questo appuntamento Padova ha lavorato con forza sui propri piani, sia settoriali che generali. Infatti, grazie al PAESC approvato nel giugno 2021 ed arricchito dagli esisti del progetto europeo Life denominato Veneto Adapt (2017-2021), al Piano del Verde approvato il 15 febbraio 2022, al Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile che è divenuto riferimento territoriale metropolitano, ed al nuovo Piano degli Interventi (PI) in vigore il 10 marzo 2023, la città si è sicuramente presentata a questa sfida con una quantità di strumenti che dovrebbero garantire il successo ed il raggiungimento del dichiarato obiettivo. A fronte di questa ricchezza di strumenti, il paper ha inteso analizzare il rapporto tra i piani di settore rivolti al perseguimento a vario titolo della sostenibilità e la pianificazione urbanistica generale, per cercare di capire come avviene l’integrazione tra questi strumenti differenti e se c’è la possibilità di strutturare il piano urbanistico così da ottenere uno strumento unico capace di trasformare il territorio in chiave sostenibile.
2024
I processi di pianificazione urbanistica e territoriale nella gestione delle crisi energetica e alimentare
XXV Conferenza Nazionale SIU - Transizioni, giustizia spaziale e progetto di territorio
9788899237646
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