Il contributo ricostruisce gli interventi di decorazione plastica e pittorica del santuario della Madonna del Carmine di Erbè (Verona) sulla scorta del libro spese conservato nell'Archivio di Stato di Verona (San Zeno maggiore, b. X, n. 73). Le carte d'archivio restituiscono per la prima vota la presenza nel cantiere di Francesco Filippini (1670-1749), uno dei protagonisti della scultura del Settecento a Verona. Ma soprattutto registrano, all'altezza cronologica del 1724, le maestranze convocate per le misure di telaio e vetro per la pala destinata all'altar maggiore. Al silenzio delle fonti archivistiche sul dipinto supplisce l'evidenza stilistica testimoniata da una fotografia storica che permette di ricondurre la pala (trafugata in tempi recenti) ad Antonio Balestra (1666-1740): attribuzione che trova conferma nell'autobiografia del pittore. La commissione è stata infine contestualizzata nell'ambito delle iniziative promosse dal monastero di San Zeno a Verona, che negli anni di interesse ha visto ricoprire più volte la carica di priore da Francesco Balestra, fratello dell'artista.
Appunti sull'apparato plastico e pittorico. La pala di Antonio Balestra
ANDREA TOMEZZOLI
2025
Abstract
Il contributo ricostruisce gli interventi di decorazione plastica e pittorica del santuario della Madonna del Carmine di Erbè (Verona) sulla scorta del libro spese conservato nell'Archivio di Stato di Verona (San Zeno maggiore, b. X, n. 73). Le carte d'archivio restituiscono per la prima vota la presenza nel cantiere di Francesco Filippini (1670-1749), uno dei protagonisti della scultura del Settecento a Verona. Ma soprattutto registrano, all'altezza cronologica del 1724, le maestranze convocate per le misure di telaio e vetro per la pala destinata all'altar maggiore. Al silenzio delle fonti archivistiche sul dipinto supplisce l'evidenza stilistica testimoniata da una fotografia storica che permette di ricondurre la pala (trafugata in tempi recenti) ad Antonio Balestra (1666-1740): attribuzione che trova conferma nell'autobiografia del pittore. La commissione è stata infine contestualizzata nell'ambito delle iniziative promosse dal monastero di San Zeno a Verona, che negli anni di interesse ha visto ricoprire più volte la carica di priore da Francesco Balestra, fratello dell'artista.Pubblicazioni consigliate
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