Questo capitolo esamina il ruolo della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) nella tutela dei diritti delle persone con disabilità attraverso una lente "relazionale". Vengono analizzate criticamente le sentenze chiave della CGUE relative alla nozione di "lavoratore", alla definizione di "disabilità", agli obblighi di adeguamento ragionevole e alla discriminazione tra categorie di persone con disabilità. L'autore sottolinea l'approccio talvolta incerto della Corte, oscillante tra un'interpretazione estensiva dei diritti e una certa cautela nel non invadere le competenze degli Stati membri. Vengono evidenziate alcune aree trascurate, come i diritti delle madri non partorienti e dei principali caregivers di minori con gravi disabilità. Il capitolo si conclude con una riflessione sul ruolo potenzialmente più incisivo che la Commissione Europea potrebbe svolgere nel plasmare il diritto dell'UE in materia di disabilità, promuovendo un'applicazione più uniforme e un maggiore accesso alla giustizia. Un'epilogo personale rivela il conflitto di interessi dell'autore come genitore di un minore con disabilità grave. ** This chapter examines the role of the Court of Justice of the European Union (CJEU) in protecting the rights of persons with disabilities through a "relational" lens. It critically analyzes key CJEU rulings relating to the notion of "worker", the definition of "disability", the duty of reasonable accommodation, and discrimination between categories of persons with disabilities. The author highlights the Court's sometimes uncertain approach, oscillating between an extensive interpretation of rights and caution in not encroaching on Member States' competences. Some neglected areas are highlighted, such as the rights of non-birthing mothers and primary caregivers of children with severe disabilities. The chapter concludes with a reflection on the potentially more incisive role the European Commission could play in shaping EU disability law, promoting more uniform application and greater access to justice. A personal epilogue reveals the author's conflict of interest as a parent of a child with severe disability.
The Role of the Court of Justice of the European Union in Protecting Disability Rights
Cortese, Bernardo
2025
Abstract
Questo capitolo esamina il ruolo della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) nella tutela dei diritti delle persone con disabilità attraverso una lente "relazionale". Vengono analizzate criticamente le sentenze chiave della CGUE relative alla nozione di "lavoratore", alla definizione di "disabilità", agli obblighi di adeguamento ragionevole e alla discriminazione tra categorie di persone con disabilità. L'autore sottolinea l'approccio talvolta incerto della Corte, oscillante tra un'interpretazione estensiva dei diritti e una certa cautela nel non invadere le competenze degli Stati membri. Vengono evidenziate alcune aree trascurate, come i diritti delle madri non partorienti e dei principali caregivers di minori con gravi disabilità. Il capitolo si conclude con una riflessione sul ruolo potenzialmente più incisivo che la Commissione Europea potrebbe svolgere nel plasmare il diritto dell'UE in materia di disabilità, promuovendo un'applicazione più uniforme e un maggiore accesso alla giustizia. Un'epilogo personale rivela il conflitto di interessi dell'autore come genitore di un minore con disabilità grave. ** This chapter examines the role of the Court of Justice of the European Union (CJEU) in protecting the rights of persons with disabilities through a "relational" lens. It critically analyzes key CJEU rulings relating to the notion of "worker", the definition of "disability", the duty of reasonable accommodation, and discrimination between categories of persons with disabilities. The author highlights the Court's sometimes uncertain approach, oscillating between an extensive interpretation of rights and caution in not encroaching on Member States' competences. Some neglected areas are highlighted, such as the rights of non-birthing mothers and primary caregivers of children with severe disabilities. The chapter concludes with a reflection on the potentially more incisive role the European Commission could play in shaping EU disability law, promoting more uniform application and greater access to justice. A personal epilogue reveals the author's conflict of interest as a parent of a child with severe disability.Pubblicazioni consigliate
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