Nel corso degli ultimi decenni vi sono state varie ricerche che hanno evidenziato gli effetti dell’utilizzo di un voto numerico come pratica valutativa nei contesti scolastici (Guskey, 2022). Le ricerche sugli effetti del voto hanno dimostrato che quest’ultimo, spesso, diminuisce l’interesse degli studenti e riduce la qualità del pensiero (Khon, 2011), arresta o di- minuisce la motivazione intrinseca (Pulfrey et al., 2011) e porta a risultati inferiori rispetto a coloro che ottengono un feedback descrittivo (Lipnevich e Smith, 2009a; 2009b). Per tali ragioni, nell’ottica della valutazione formativa non si dovrebbe utilizzare un voto (Grion, 2023), ma un feedback supportivo dell’apprendimento (Picasso et al., 2023). L’assunzione, in tal senso, di una prospettiva di “valutazione per l’apprendimento” implicherebbe una formazione rivolta ai docenti in formazione e in servizio su pratiche valutative maggiormente in linea con i recenti risultati di ricerca. In questo anno scolastico 2023/2024, alcune scuole secondarie di secondo grado hanno avviato delle sperimentazioni per innovare le pratiche valutative, assumendo un approccio di valutazione per l’apprendimento con l’abbandono dell’uso del voto numerico durante il corso dell’anno scolastico. Da un confronto di due studi di caso relativi a due di tali scuole, si intende verificare se la formazione dei docenti influisca sull’adozione di adeguate pratiche di “valutazione per l’apprendimento” e sulle percezioni di docenti, studenti e famiglie rispetto alla valutazione stessa.
Il ruolo della formazione nell’innovazione delle pratiche valutative.
Giorgia Slaviero
;
2024
Abstract
Nel corso degli ultimi decenni vi sono state varie ricerche che hanno evidenziato gli effetti dell’utilizzo di un voto numerico come pratica valutativa nei contesti scolastici (Guskey, 2022). Le ricerche sugli effetti del voto hanno dimostrato che quest’ultimo, spesso, diminuisce l’interesse degli studenti e riduce la qualità del pensiero (Khon, 2011), arresta o di- minuisce la motivazione intrinseca (Pulfrey et al., 2011) e porta a risultati inferiori rispetto a coloro che ottengono un feedback descrittivo (Lipnevich e Smith, 2009a; 2009b). Per tali ragioni, nell’ottica della valutazione formativa non si dovrebbe utilizzare un voto (Grion, 2023), ma un feedback supportivo dell’apprendimento (Picasso et al., 2023). L’assunzione, in tal senso, di una prospettiva di “valutazione per l’apprendimento” implicherebbe una formazione rivolta ai docenti in formazione e in servizio su pratiche valutative maggiormente in linea con i recenti risultati di ricerca. In questo anno scolastico 2023/2024, alcune scuole secondarie di secondo grado hanno avviato delle sperimentazioni per innovare le pratiche valutative, assumendo un approccio di valutazione per l’apprendimento con l’abbandono dell’uso del voto numerico durante il corso dell’anno scolastico. Da un confronto di due studi di caso relativi a due di tali scuole, si intende verificare se la formazione dei docenti influisca sull’adozione di adeguate pratiche di “valutazione per l’apprendimento” e sulle percezioni di docenti, studenti e famiglie rispetto alla valutazione stessa.File | Dimensione | Formato | |
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