Tra il 1511 e 1523 il patriarca Antonio Contarini promosse una serie di campagne di lavori che portarono al completo riassetto della parte pubblica dell’appartamento patriarcale di San Pietro di Castello. Gli interventi trovarono la loro conclusione con la ristrutturazione dell’ambiente deputato alle udienze, la cosiddetta “sala grande”, terminata nel 1518 e decorata da Vittore Carpaccio entro il 1523 con una galleria di ritratti di vescovi di Olivolo e patriarchi di Venezia. Il saggio si propone di mettere in luce le vicende della sua realizzazione e di proporne una ricostruzione

L’ultimo Carpaccio. Pittura e architettura nella “sala grande” del palazzo patriarcale di Venezia (1518-1523)

Gianmario Guidarelli
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2024

Abstract

Tra il 1511 e 1523 il patriarca Antonio Contarini promosse una serie di campagne di lavori che portarono al completo riassetto della parte pubblica dell’appartamento patriarcale di San Pietro di Castello. Gli interventi trovarono la loro conclusione con la ristrutturazione dell’ambiente deputato alle udienze, la cosiddetta “sala grande”, terminata nel 1518 e decorata da Vittore Carpaccio entro il 1523 con una galleria di ritratti di vescovi di Olivolo e patriarchi di Venezia. Il saggio si propone di mettere in luce le vicende della sua realizzazione e di proporne una ricostruzione
2024
Vittore Carpaccio. Contesto, iconografia, fortuna
979-12-81350-43-4
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