Il 20 agosto 2023 si è tenuto il primo referendum al mondo dove il 59% dei cittadini ha deciso di lasciare nel sottosuolo il petrolio di una delle concessioni petrolifere nella riserva della Biosfera dello Yasuni nell’Amazzonia dell’Ecuador. Il contributo ripercorre le azioni trentennali per lasciare i combustibili fossili nel sottosuolo e la giustizia climatica in Ecuador, come esperienza situata di successo, da un lato, ma anche di lunga resistenza contro le azioni SLAPP (Strategic Lawsuit Against Public Participation) di Chevron. Le azioni per lasciare i combustibili fossili nel sottosuolo se possono essere sostenute da diverse razionalità e narrazioni (limiti del cielo, rischio degli investimenti nel fossile) si ritrovano ad agire in un contesto di opposizioni alla giustizia climatica realizzate dalle strutture dell’ostruzione, dalla riproduzione dei petroleumscapes e dalla normalizzazione dei luoghi di sacrificio. Vengono presentati tre casi di moltitudini multisituate della giustizia climatica: “Cuencas sagradas”; il trattato di Non Proliferazione dei Combustibili Fossili (FFNPT); la citizen science estrema e lo Scholar-activism per geovisualizzare la transizione dai fossili. La yasunizzazione – come azione dal basso per costruire un’alternativa all’estrazione dei combustibili fossili basata sulle culture indigene, sui diritti umani e ambientali per una reale e giusta transizione eco-sociale multiscalare – richiede di “cambiare le forme del cambiare” raccogliendo la forza sociale della speranza.
Lasciare i combustibili fossili nel sottosuolo: moltitudini multisituate della yasunizzazione
Massimo De Marchi
2024
Abstract
Il 20 agosto 2023 si è tenuto il primo referendum al mondo dove il 59% dei cittadini ha deciso di lasciare nel sottosuolo il petrolio di una delle concessioni petrolifere nella riserva della Biosfera dello Yasuni nell’Amazzonia dell’Ecuador. Il contributo ripercorre le azioni trentennali per lasciare i combustibili fossili nel sottosuolo e la giustizia climatica in Ecuador, come esperienza situata di successo, da un lato, ma anche di lunga resistenza contro le azioni SLAPP (Strategic Lawsuit Against Public Participation) di Chevron. Le azioni per lasciare i combustibili fossili nel sottosuolo se possono essere sostenute da diverse razionalità e narrazioni (limiti del cielo, rischio degli investimenti nel fossile) si ritrovano ad agire in un contesto di opposizioni alla giustizia climatica realizzate dalle strutture dell’ostruzione, dalla riproduzione dei petroleumscapes e dalla normalizzazione dei luoghi di sacrificio. Vengono presentati tre casi di moltitudini multisituate della giustizia climatica: “Cuencas sagradas”; il trattato di Non Proliferazione dei Combustibili Fossili (FFNPT); la citizen science estrema e lo Scholar-activism per geovisualizzare la transizione dai fossili. La yasunizzazione – come azione dal basso per costruire un’alternativa all’estrazione dei combustibili fossili basata sulle culture indigene, sui diritti umani e ambientali per una reale e giusta transizione eco-sociale multiscalare – richiede di “cambiare le forme del cambiare” raccogliendo la forza sociale della speranza.Pubblicazioni consigliate
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