Premesse e scopo dello studio. Negli ultimi anni spirulina sta riscuotendo molto interesse nel settore degli integratori alimentari. Gli studi evidenziano una variabilità nel contenuto dei suoi costituenti, legata ai ceppi utilizzati, all’origine geografica e alle tecniche di processazione. Scopo dello studio è stato la valutazione morfologica e chimica di prodotti presenti sul mercato italiano. Materiali e metodi. Prodotti monocomponente in forma di polvere e scaglie: analisi organolettica, macro e microscopica; determinazione del contenuto di carotenoidi, clorofille, feofitine, ficobiliproteine e fenoli mediante spettroscopia; determinazione dell’azoto proteico con analizzatore elementare. Risultati. Differenze considerevoli sono state evidenziate per la morfologia. I risultati dell’analisi chimica indicano che i metodi di produzione possono avere una grande influenza, infatti le deviazioni standard relative sono risultate del 59% per i carotenoidi, 46% per le clorofille, 44% per le feofitine, 44% per le ficobiliproteine e 42% per i fenoli. Conclusioni. Spirulina ha una lunga tradizione di utilizzo e una grande importanza dal punto di vista economico per le potenzialità in ambito alimentare e farmaceutico. Chiarire le sue caratteristiche morfo-chimiche è il punto di partenza per garantire la qualità del prodotto, ma anche perché lo sviluppo di prodotti “altamente tecnologici” non si riduca a un claim che non si riflette nella realtà.
Studio morfo-chimico di campioni commerciali di spirulina
vanessa dalla costa
;anna piovan;raffaella filippini
2021
Abstract
Premesse e scopo dello studio. Negli ultimi anni spirulina sta riscuotendo molto interesse nel settore degli integratori alimentari. Gli studi evidenziano una variabilità nel contenuto dei suoi costituenti, legata ai ceppi utilizzati, all’origine geografica e alle tecniche di processazione. Scopo dello studio è stato la valutazione morfologica e chimica di prodotti presenti sul mercato italiano. Materiali e metodi. Prodotti monocomponente in forma di polvere e scaglie: analisi organolettica, macro e microscopica; determinazione del contenuto di carotenoidi, clorofille, feofitine, ficobiliproteine e fenoli mediante spettroscopia; determinazione dell’azoto proteico con analizzatore elementare. Risultati. Differenze considerevoli sono state evidenziate per la morfologia. I risultati dell’analisi chimica indicano che i metodi di produzione possono avere una grande influenza, infatti le deviazioni standard relative sono risultate del 59% per i carotenoidi, 46% per le clorofille, 44% per le feofitine, 44% per le ficobiliproteine e 42% per i fenoli. Conclusioni. Spirulina ha una lunga tradizione di utilizzo e una grande importanza dal punto di vista economico per le potenzialità in ambito alimentare e farmaceutico. Chiarire le sue caratteristiche morfo-chimiche è il punto di partenza per garantire la qualità del prodotto, ma anche perché lo sviluppo di prodotti “altamente tecnologici” non si riduca a un claim che non si riflette nella realtà.Pubblicazioni consigliate
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