Questo contributo analizza il libro d’esordio di Vitaliano Trevisan, Trio senza pianoforte(1995), studiandone le forme espressive, enunciative, i riferimenti intertestuali (Bernhard), le ambienta-zioni. Lo scopo è quello di riscontrare, sul piano interpretativo, gli elementi utili a sostenere l’idea che l’autore abbia messo in atto una serie distrategie diversive che consistono nel distan-ziamento e nell’allontanamento dalle proprie origini, dalla propria città, dalla propria lingua. Con questa operazione, in un certo senso preliminare, di allontanamento da sé, Trevisan assume un’identità culturale, diversa dall’identità reale, che diventa fondamentale per la costruzione della sua opera
"Strategie diversive dell’esordio. Trio senza pianoforte di Vitaliano Trevisan"
matteo giancotti
2024
Abstract
Questo contributo analizza il libro d’esordio di Vitaliano Trevisan, Trio senza pianoforte(1995), studiandone le forme espressive, enunciative, i riferimenti intertestuali (Bernhard), le ambienta-zioni. Lo scopo è quello di riscontrare, sul piano interpretativo, gli elementi utili a sostenere l’idea che l’autore abbia messo in atto una serie distrategie diversive che consistono nel distan-ziamento e nell’allontanamento dalle proprie origini, dalla propria città, dalla propria lingua. Con questa operazione, in un certo senso preliminare, di allontanamento da sé, Trevisan assume un’identità culturale, diversa dall’identità reale, che diventa fondamentale per la costruzione della sua opera| File | Dimensione | Formato | |
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2024 Giancotti - Strategie diversive dell_esorio Trio senza pianoforte di Trevisan.pdf
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