L’art. 54, comma 2, Cost., imponendo un dovere di comportamento “onorevole” ai titolari di cariche pubbliche, costituzionalizza un principio di etica politica utile al corretto funzionamento della democrazia ed essenziale alla vita stessa della repubblica. Ma quali significati si possono attribuire alla parola “onore” contenuta in questa disposizione? E quali effetti possono in concreto derivarne? Partendo da un’analisi etimologica del termine volta a ricostruire il senso che esso ha assunto nella storia politica dell’Occidente, in rapporto con i dispositivi sociali della “fedeltà” e della “fiducia”, si cerca di precisare la portata del principio costituzionale di “onore” nell’esercizio delle funzioni pubbliche al fine di ridurne il grado di indeterminazione e contribuire a orientare le scelte legislative e interpretative in questo campo. Se correttamente interpretato e applicato, tale principio può fornire infatti al legislatore, alle amministrazioni e ai giudici solide basi teoriche per definire un codice generale di comportamento nella sfera pubblica, capace di imporsi a tutti i rappresentanti delle istituzioni e di giocare un ruolo importante nella lotta contro la corruzione.
Il principio costituzionale dell'«onore» (art. 54, comma 2, Cost.) e la sua efficacia prescrittiva
Marco Giampieretti
2024
Abstract
L’art. 54, comma 2, Cost., imponendo un dovere di comportamento “onorevole” ai titolari di cariche pubbliche, costituzionalizza un principio di etica politica utile al corretto funzionamento della democrazia ed essenziale alla vita stessa della repubblica. Ma quali significati si possono attribuire alla parola “onore” contenuta in questa disposizione? E quali effetti possono in concreto derivarne? Partendo da un’analisi etimologica del termine volta a ricostruire il senso che esso ha assunto nella storia politica dell’Occidente, in rapporto con i dispositivi sociali della “fedeltà” e della “fiducia”, si cerca di precisare la portata del principio costituzionale di “onore” nell’esercizio delle funzioni pubbliche al fine di ridurne il grado di indeterminazione e contribuire a orientare le scelte legislative e interpretative in questo campo. Se correttamente interpretato e applicato, tale principio può fornire infatti al legislatore, alle amministrazioni e ai giudici solide basi teoriche per definire un codice generale di comportamento nella sfera pubblica, capace di imporsi a tutti i rappresentanti delle istituzioni e di giocare un ruolo importante nella lotta contro la corruzione.Pubblicazioni consigliate
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