Prendendo avvio dalla rilettura da una nota del 1904 di M. Ricca-Barberis, lo studio esamina il potere di disposizione dei diritti della personalità da parte dei minori, con particolare attenzione alle implicazioni normative e assiologiche. Analizzando i diritti della personalità e il loro esercizio in contesti tradizionali e digitali, è oggetto di riflessione la capacità del minore di agire autonomamente, tenendo conto dell'evoluzione legislativa e delle fonti sovranazionali. Ragionando sul bilanciamento tra tutela e autonomia, la progressiva acquisizione da parte del minore di età maturità di giudizio porta a legittimare il progressivo riconoscimento di capacità decisionale, specie per i diritti personalissimi. La discussione si amplia ai dati personali digitali, analizzando il consenso informato e i limiti di rappresentanza genitoriale nel contesto delle nuove tecnologie. Si delinea una prospettiva normativa che valorizza il principio del miglior interesse del minore, garantendo l’autodeterminazione senza comprometterne la protezione. Infine, si indaga il rapporto tra capacità contrattuale, trattamento dei dati personali e l’uso delle piattaforme digitali, evidenziando le peculiarità e le sfide dei diritti della personalità nell’era digitale.
Il potere di disposizione dei diritti della personalità da parte del minore di età. Per una rilettura attualizzata di M. Ricca-Barberis
de Belvis, E.
2023
Abstract
Prendendo avvio dalla rilettura da una nota del 1904 di M. Ricca-Barberis, lo studio esamina il potere di disposizione dei diritti della personalità da parte dei minori, con particolare attenzione alle implicazioni normative e assiologiche. Analizzando i diritti della personalità e il loro esercizio in contesti tradizionali e digitali, è oggetto di riflessione la capacità del minore di agire autonomamente, tenendo conto dell'evoluzione legislativa e delle fonti sovranazionali. Ragionando sul bilanciamento tra tutela e autonomia, la progressiva acquisizione da parte del minore di età maturità di giudizio porta a legittimare il progressivo riconoscimento di capacità decisionale, specie per i diritti personalissimi. La discussione si amplia ai dati personali digitali, analizzando il consenso informato e i limiti di rappresentanza genitoriale nel contesto delle nuove tecnologie. Si delinea una prospettiva normativa che valorizza il principio del miglior interesse del minore, garantendo l’autodeterminazione senza comprometterne la protezione. Infine, si indaga il rapporto tra capacità contrattuale, trattamento dei dati personali e l’uso delle piattaforme digitali, evidenziando le peculiarità e le sfide dei diritti della personalità nell’era digitale.Pubblicazioni consigliate
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