Il contributo, parte del progetto di ricerca TEULP presso l'Università di Murcia, affronta il tema del potere trasformativo del diritto dell'Unione Europea esaminandolo attraverso due diverse prospettive teoriche: quella formale proposta da Poul Kjaer e quella sostanziale o "strumentalista trasformativa" di Ioannis Kampourakis. L'autore applica queste due visioni a due aree specifiche del diritto UE: la disciplina sui diritti delle persone con disabilità e il divieto di espulsioni collettive di stranieri. Nell'analizzare l'effettiva capacità trasformativa del diritto UE in questi ambiti, emergono dubbi sulla sua reale efficacia nel migliorare le condizioni di vita degli individui, nonostante gli obiettivi dichiarati. Vengono evidenziate le potenziali limitazioni delle concezioni di "diritto trasformativo" formale di Kjaer, basata sull'autoregolamentazione dei sottosistemi sociali, e sostanziale di Kampourakis, legata alla mobilitazione democratica dal basso. L'autore conclude sottolineando l'importanza di una visione d'insieme dei problemi sociali interconnessi e della complessità del contesto, per evitare derive regressive e garantire il ruolo trasformativo positivo del diritto europeo.
Transformative power of (EU) law... tema con variazioni, in J.J. Lopez Piernas, The transformative power of EU Law
Cortese, B.
2025
Abstract
Il contributo, parte del progetto di ricerca TEULP presso l'Università di Murcia, affronta il tema del potere trasformativo del diritto dell'Unione Europea esaminandolo attraverso due diverse prospettive teoriche: quella formale proposta da Poul Kjaer e quella sostanziale o "strumentalista trasformativa" di Ioannis Kampourakis. L'autore applica queste due visioni a due aree specifiche del diritto UE: la disciplina sui diritti delle persone con disabilità e il divieto di espulsioni collettive di stranieri. Nell'analizzare l'effettiva capacità trasformativa del diritto UE in questi ambiti, emergono dubbi sulla sua reale efficacia nel migliorare le condizioni di vita degli individui, nonostante gli obiettivi dichiarati. Vengono evidenziate le potenziali limitazioni delle concezioni di "diritto trasformativo" formale di Kjaer, basata sull'autoregolamentazione dei sottosistemi sociali, e sostanziale di Kampourakis, legata alla mobilitazione democratica dal basso. L'autore conclude sottolineando l'importanza di una visione d'insieme dei problemi sociali interconnessi e della complessità del contesto, per evitare derive regressive e garantire il ruolo trasformativo positivo del diritto europeo.Pubblicazioni consigliate
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