Il contributo si interroga circa la relazione tra gli studi teatrali e la presenza femminile nel contesto del Teatro di Figure. Parte dalla questione dei possibili rapporti tra teatro tout court e le varie forme assimilabili ai ‘generi’ che sin dalle loro usuali definizioni si pongono in posizione di alterità rispetto al teatro dominante. Un concetto chiave in tale senso è quello di ‘teatro come differenza’ che invita ad adottare uno sguardo che lo elevi a potenza nel momento in cui allo statuto ‘teatrale’ si associ anche la questione di ‘genere’. Si delinea un quadro di sintesi, dal ruolo delle donne nella produzione della storiografia dei generi delle Figure alla considerazione delle artiste (marionettiste, drammaturghe, registe…) nel paesaggio contemporaneo delle Figure. Gli esempi vanno cronologicamente dai primi decenni del Novecento (Hanna Höch, Maria Signorelli, per esempio) ai nostri giorni (Cariad Astle, Patricia Gomis e l’Associazione Djarama, Senegal, passando per Brunella Eruli e Margareta Niculescu). Interrogativi tra gli altri: la ‘figura’ supera il concetto di genere? ‘Cancellare il proprio Ego’ (o spostarne la centralità) è posizione assimilabile all’idea ‘femminile’?
Figure di donne. Ricerca e creazione nelle arti della marionetta
C. Grazioli
2024
Abstract
Il contributo si interroga circa la relazione tra gli studi teatrali e la presenza femminile nel contesto del Teatro di Figure. Parte dalla questione dei possibili rapporti tra teatro tout court e le varie forme assimilabili ai ‘generi’ che sin dalle loro usuali definizioni si pongono in posizione di alterità rispetto al teatro dominante. Un concetto chiave in tale senso è quello di ‘teatro come differenza’ che invita ad adottare uno sguardo che lo elevi a potenza nel momento in cui allo statuto ‘teatrale’ si associ anche la questione di ‘genere’. Si delinea un quadro di sintesi, dal ruolo delle donne nella produzione della storiografia dei generi delle Figure alla considerazione delle artiste (marionettiste, drammaturghe, registe…) nel paesaggio contemporaneo delle Figure. Gli esempi vanno cronologicamente dai primi decenni del Novecento (Hanna Höch, Maria Signorelli, per esempio) ai nostri giorni (Cariad Astle, Patricia Gomis e l’Associazione Djarama, Senegal, passando per Brunella Eruli e Margareta Niculescu). Interrogativi tra gli altri: la ‘figura’ supera il concetto di genere? ‘Cancellare il proprio Ego’ (o spostarne la centralità) è posizione assimilabile all’idea ‘femminile’?File | Dimensione | Formato | |
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