I Disturbi Alimentari sono disturbi psichiatrici caratterizzati da elevati livelli di morbilità e mortalità e i trattamenti basati su solide prove empiriche (evidence-based) sono pochi e non sempre efficaci. Nell’Anoressia nervosa è presente uno stile di elaborazione delle informazioni orientato al dettaglio, probabilmente in relazione ad alterazioni funzionali nella corteccia parietale e occipitale, che potrebbe spiegare il comportamento disfunzionale caratteristico del disturbo, in particolare per quanto riguarda il rapporto col cibo. Il capitolo descrive le maggiori dimensioni neuropsicologiche tipiche dei Disturbi Alimentari e si focalizza sulle possibili relazioni tra funzionamento cognitivo e le specifiche manifestazioni cliniche, in un’ottica prevalentemente transdiagnostica. La valutazione e l’identificazione delle difficoltà cognitive riveste una certa importanza, soprattutto per il ruolo che esse svolgono nel mantenimento della psicopatologia alimentare e per il rischio che influiscano negativamente sull’esito del trattamento. I risultati della ricerca sottolineano l'importanza di sviluppare approcci terapeutici che tengano conto del profilo cognitivo dei pazienti per poter affrontare con successo la psicopatologia alimentare nelle sue varie sfaccettature.
Neuropsicologia dei disturbi dell'alimentazione
Elena TenconiWriting – Original Draft Preparation
;Angela Favaro
Writing – Review & Editing
2024
Abstract
I Disturbi Alimentari sono disturbi psichiatrici caratterizzati da elevati livelli di morbilità e mortalità e i trattamenti basati su solide prove empiriche (evidence-based) sono pochi e non sempre efficaci. Nell’Anoressia nervosa è presente uno stile di elaborazione delle informazioni orientato al dettaglio, probabilmente in relazione ad alterazioni funzionali nella corteccia parietale e occipitale, che potrebbe spiegare il comportamento disfunzionale caratteristico del disturbo, in particolare per quanto riguarda il rapporto col cibo. Il capitolo descrive le maggiori dimensioni neuropsicologiche tipiche dei Disturbi Alimentari e si focalizza sulle possibili relazioni tra funzionamento cognitivo e le specifiche manifestazioni cliniche, in un’ottica prevalentemente transdiagnostica. La valutazione e l’identificazione delle difficoltà cognitive riveste una certa importanza, soprattutto per il ruolo che esse svolgono nel mantenimento della psicopatologia alimentare e per il rischio che influiscano negativamente sull’esito del trattamento. I risultati della ricerca sottolineano l'importanza di sviluppare approcci terapeutici che tengano conto del profilo cognitivo dei pazienti per poter affrontare con successo la psicopatologia alimentare nelle sue varie sfaccettature.Pubblicazioni consigliate
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