Il carattere illegale della correctio, da parte di Pompeo, della lex Pompeia de iure magistratuum del 52 a.C., potrebbe essere dedotto da Svet. Iul. 28,2-3. Esso però è smentito dalle altre fonti, e in particolare da D.C. 40,56,2-3. Il presente articolo, ricostruendo l’intera vicenda, avanza l’ipotesi che illazioni strumentali e false sull’illegalità della correctio possano essere state avanzate dal console Marco Claudio Marcello per porre Pompeo –che aveva scaricato sul senato il delicato compito di decidere l’ammissibilità o meno della candidatura in assenza di Cesare– di fronte alle proprie responsabilità.
Chi fu il vero falsario: Pompeo o Marcello? (Svet. "Iul". 28,2-3)
Luca Fezzi
2024
Abstract
Il carattere illegale della correctio, da parte di Pompeo, della lex Pompeia de iure magistratuum del 52 a.C., potrebbe essere dedotto da Svet. Iul. 28,2-3. Esso però è smentito dalle altre fonti, e in particolare da D.C. 40,56,2-3. Il presente articolo, ricostruendo l’intera vicenda, avanza l’ipotesi che illazioni strumentali e false sull’illegalità della correctio possano essere state avanzate dal console Marco Claudio Marcello per porre Pompeo –che aveva scaricato sul senato il delicato compito di decidere l’ammissibilità o meno della candidatura in assenza di Cesare– di fronte alle proprie responsabilità.File in questo prodotto:
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