INTRODUZIONE I cambiamenti ormonali osservati nelle donne in post-menopausa, in particolare il calo degli estrogeni, predispongono ad un aumento del rischio cardiovascolare (CV) per una costellazione di fattori quali l'obesità viscerale, la dislipidemia aterogena e l'ipertensione arteriosa. Il nostro studio d’intervento si propone di valutare l’efficacia a medio termine di diversi pattern dietetici nel ridurre la prevalenza e la progressione delle malattie cardiovascolari nelle donne. MATERIALI E METODI Si sono reclutate in modo random 52 donne in post-menopausa con un Body Mass Index (BMI) compreso fra 24 e 38 Kg/m2 e con almeno un altro fattore di rischio CV. In tutte si sono misurati parametri antropometrici, pressione arteriosa (PA) e questionari anamnestici (compresi attività fisica e stile di vita) ed alimentare (recall settimanale, questionari di aderenza e questionario di frequenza degli alimenti (FFQ)). All’arruolamento è stato fornito uno schema dietetico ipocalorico equilibrato con consigli quantitativi. Si è eseguita una analisi ANOVA per misure ripetute ad 1 anno. RISULTATI Ad 1 anno si osservano riduzioni significative (p<0.01) di peso (Δ=-4.3 Kg), BMI (Δ=-1.6 Kg/m2), circonferenza vita (Δ=-4.1cm) e fianchi (Δ=-3.0cm), pliche sottoscapolare (Δ=-5.2mm), soprailiaca (Δ=-2.9mm) e tricipitale (Δ=-4.5mm), area adiposa del braccio (AFA) (Δ=-6.4cm2) e massa grassa (Δ= -4.2kg) senza variazione della massa magra (Δ=-0.2 kg). Vi è una riduzione nella prevalenza di obesità (-21,1%), di obesità addominale e tronculare (-10%) e nella PA sistolica (Δ=-7,4 mmHg) e diastolica (Δ=-3,6 mmHg). Si osservano correlazioni significative (p<0,0001) tra riduzione del peso e le seguenti variabili: circonferenze vita (r=0,61) e fianchi (r=0,77), pliche sottoscapolari (r=0,56) e tricipitali (r=0,66) e AFA (r=0,73). Riduzioni significative (p<0,05) si osservano nell'apporto calorico giornaliero (Δ=-99,8 Kcal/die) per riduzione nell'assunzione di grassi (36,6%->33,6%), in particolare acidi grassi saturi (12%->10,8%) e colesterolo (Δ=-23.1mg/die) senza variazioni del livello medio di attività fisica ma con una significativa riduzione nel consumo di carni animali, grasso visibile, salumi, olio di oliva, dolci e prodotti da forno rilevati da FFQ. CONCLUSIONE Lo studio sottolinea l'utilità a medio termine di una dieta ipocalorica bilanciata per 1 anno nelle donne in PM con elevati fattori di rischio CV.
Ruolo benefico dei cambiamenti alimentari in menopausa: impatto sul rischio cardiovascolare
N. Lievore;V. Tikhonoff
2023
Abstract
INTRODUZIONE I cambiamenti ormonali osservati nelle donne in post-menopausa, in particolare il calo degli estrogeni, predispongono ad un aumento del rischio cardiovascolare (CV) per una costellazione di fattori quali l'obesità viscerale, la dislipidemia aterogena e l'ipertensione arteriosa. Il nostro studio d’intervento si propone di valutare l’efficacia a medio termine di diversi pattern dietetici nel ridurre la prevalenza e la progressione delle malattie cardiovascolari nelle donne. MATERIALI E METODI Si sono reclutate in modo random 52 donne in post-menopausa con un Body Mass Index (BMI) compreso fra 24 e 38 Kg/m2 e con almeno un altro fattore di rischio CV. In tutte si sono misurati parametri antropometrici, pressione arteriosa (PA) e questionari anamnestici (compresi attività fisica e stile di vita) ed alimentare (recall settimanale, questionari di aderenza e questionario di frequenza degli alimenti (FFQ)). All’arruolamento è stato fornito uno schema dietetico ipocalorico equilibrato con consigli quantitativi. Si è eseguita una analisi ANOVA per misure ripetute ad 1 anno. RISULTATI Ad 1 anno si osservano riduzioni significative (p<0.01) di peso (Δ=-4.3 Kg), BMI (Δ=-1.6 Kg/m2), circonferenza vita (Δ=-4.1cm) e fianchi (Δ=-3.0cm), pliche sottoscapolare (Δ=-5.2mm), soprailiaca (Δ=-2.9mm) e tricipitale (Δ=-4.5mm), area adiposa del braccio (AFA) (Δ=-6.4cm2) e massa grassa (Δ= -4.2kg) senza variazione della massa magra (Δ=-0.2 kg). Vi è una riduzione nella prevalenza di obesità (-21,1%), di obesità addominale e tronculare (-10%) e nella PA sistolica (Δ=-7,4 mmHg) e diastolica (Δ=-3,6 mmHg). Si osservano correlazioni significative (p<0,0001) tra riduzione del peso e le seguenti variabili: circonferenze vita (r=0,61) e fianchi (r=0,77), pliche sottoscapolari (r=0,56) e tricipitali (r=0,66) e AFA (r=0,73). Riduzioni significative (p<0,05) si osservano nell'apporto calorico giornaliero (Δ=-99,8 Kcal/die) per riduzione nell'assunzione di grassi (36,6%->33,6%), in particolare acidi grassi saturi (12%->10,8%) e colesterolo (Δ=-23.1mg/die) senza variazioni del livello medio di attività fisica ma con una significativa riduzione nel consumo di carni animali, grasso visibile, salumi, olio di oliva, dolci e prodotti da forno rilevati da FFQ. CONCLUSIONE Lo studio sottolinea l'utilità a medio termine di una dieta ipocalorica bilanciata per 1 anno nelle donne in PM con elevati fattori di rischio CV.Pubblicazioni consigliate
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