Jorge de Sena, il poeta che ha bisogno di interrogarsi allo specchio della poesia per poter dare e lasciare una testimonianza, essendo questo il vero atto di libertà, per non dire un atto di “follia”, è costretto a tornare alle origini, cioè a rispondere all’impulso di mettere in discussione proprio l’archē della cultura occidentale di cui si nutre il poeta stesso. Nel farlo, percorre lo stesso cammino, ossia il dialogo con gli antichi, in questo caso, con la Grecia, che aveva intrapreso la sua “querida/caríssima Sophia”, con la quale scambia una corrispondenza quasi maniacale e alla quale dedica una poesia come epigra- fe al libro che le regala. Il dialogo che entrambi stabiliscono con la stessa fonte li porta ad avvicinarsi alla grecità da due prospettive che, in un certo senso, si potrebbero dire essere quasi antagoniste. La visione che i due ‘amici di penna’ hanno della culla della cultura occidentale, successivamente trasformata in lusitana, parte dal rapporto che instaurano con un locus e un essere che le hanno segnate ante litteram: Creta e Minotauro, e l’obiettivo di questo contributo è appunto analizzare la visione che entrambi hanno della grecità.

I poeti del Minotauro: Jorge de Sena & Sophia de Mello Breyner

Maria da Graça Gomes de Pina
2020

Abstract

Jorge de Sena, il poeta che ha bisogno di interrogarsi allo specchio della poesia per poter dare e lasciare una testimonianza, essendo questo il vero atto di libertà, per non dire un atto di “follia”, è costretto a tornare alle origini, cioè a rispondere all’impulso di mettere in discussione proprio l’archē della cultura occidentale di cui si nutre il poeta stesso. Nel farlo, percorre lo stesso cammino, ossia il dialogo con gli antichi, in questo caso, con la Grecia, che aveva intrapreso la sua “querida/caríssima Sophia”, con la quale scambia una corrispondenza quasi maniacale e alla quale dedica una poesia come epigra- fe al libro che le regala. Il dialogo che entrambi stabiliscono con la stessa fonte li porta ad avvicinarsi alla grecità da due prospettive che, in un certo senso, si potrebbero dire essere quasi antagoniste. La visione che i due ‘amici di penna’ hanno della culla della cultura occidentale, successivamente trasformata in lusitana, parte dal rapporto che instaurano con un locus e un essere che le hanno segnate ante litteram: Creta e Minotauro, e l’obiettivo di questo contributo è appunto analizzare la visione che entrambi hanno della grecità.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3538885
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact