‘Noi, gli animali e le piante’. L’essere umano ha la tendenza a riferirsi alle altre specie come organismi completamente diversi e separati. Tale propensione ci porta spesso a guardare all’uomo come unico agente cognitivo possibile. L’approccio comparato ci permette di superare i limiti dell’antropocentrismo e antropomorfismo individuando e decifrando i fattori cognitivi che contraddistinguono ciascuna specie. Questo simposio intende affrontare tale questione evidenziando come processi che si credevano essere solo umani siano invece possibili anche in organismi molto diversi grazie a meccanismi specifici dell’adattamento di una certa specie. Tratteremo il ruolo dei diversi emisferi cerebrali sullo sviluppo e funzionamento di abilità cognitive nei pesci (Maria Elena Miletto-Petrazzini); il contributo derivante da un approccio computazionale per la classificazione dei repertori comunicativi in animali non-umani, tramite lo studio del pulcino di pollo (Antonella Maria Cristina Torrisi); lo studio di correlati comportamentali, neurofisiologici e cognitivi, per l’indagine dei processi emotivi nelle api mellifere (Luigi Baciadonna); le nuove sfide e approcci per lo studio dei processi cognitivi in organismi aneurali, facendo in particolare riferimento al modello delle piante (Margherita Bianchi); i meccanismi attentivi che permettono alle piante di esplorare l’ambiente e interagire con esso (André Geremia Parise). Questo ci permetterà di fornire una visione più integrata dell’evoluzione dei diversi meccanismi e processi cognitivi adottando una prospettiva sia animale che vegetale.

Una, nessuna e centomila menti: studiare i processi cognitivi in diverse specie

Maria Loconsole
;
Silvia Guerra
2024

Abstract

‘Noi, gli animali e le piante’. L’essere umano ha la tendenza a riferirsi alle altre specie come organismi completamente diversi e separati. Tale propensione ci porta spesso a guardare all’uomo come unico agente cognitivo possibile. L’approccio comparato ci permette di superare i limiti dell’antropocentrismo e antropomorfismo individuando e decifrando i fattori cognitivi che contraddistinguono ciascuna specie. Questo simposio intende affrontare tale questione evidenziando come processi che si credevano essere solo umani siano invece possibili anche in organismi molto diversi grazie a meccanismi specifici dell’adattamento di una certa specie. Tratteremo il ruolo dei diversi emisferi cerebrali sullo sviluppo e funzionamento di abilità cognitive nei pesci (Maria Elena Miletto-Petrazzini); il contributo derivante da un approccio computazionale per la classificazione dei repertori comunicativi in animali non-umani, tramite lo studio del pulcino di pollo (Antonella Maria Cristina Torrisi); lo studio di correlati comportamentali, neurofisiologici e cognitivi, per l’indagine dei processi emotivi nelle api mellifere (Luigi Baciadonna); le nuove sfide e approcci per lo studio dei processi cognitivi in organismi aneurali, facendo in particolare riferimento al modello delle piante (Margherita Bianchi); i meccanismi attentivi che permettono alle piante di esplorare l’ambiente e interagire con esso (André Geremia Parise). Questo ci permetterà di fornire una visione più integrata dell’evoluzione dei diversi meccanismi e processi cognitivi adottando una prospettiva sia animale che vegetale.
2024
Una, nessuna e centomila menti: studiare i processi cognitivi in diverse specie
AIP Sperimentale 2024, 30° Congresso annuale
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