Questo saggio esplora i "Demopretoni", un ciclo di circa 1.300 disegni realizzati da Tono Zancanaro tra il 1945 e il 1947. L'opera, che si configura come un diario figurato dell'immediato dopoguerra italiano, offre una satira feroce del conservatorismo cattolico e della nuova classe politica emergente. Il saggio contestualizza i "Demopretoni" storicamente, identificando i personaggi politici e religiosi rappresentati e collegando le immagini agli eventi dell'epoca. Tuttavia, l'opera trascende la mera satira politica, esplorando temi universali come la corporeità e l'erotismo. E' inoltre esaminata la tecnica artistica di Zancanaro, evidenziando l'uso innovativo della linea a china e la capacità dell'artista di caricare il tratto di sensualità e potenza espressiva. Il saggio colloca i "Demopretoni" nel contesto più ampio dell'opera di Zancanaro, tracciando collegamenti con altre sue serie come il "Gibbo" e il "Satyricon". Infine, si riflette sull'equilibrio raggiunto da Zancanaro tra formalismo e informe, tra apollineo e dionisiaco, sottolineando come i "Demopretoni" rappresentino un momento chiave nell'evoluzione artistica di Zancanaro e un contributo significativo all'arte italiana del dopoguerra.
Demopretoni: diario politico e potenza libidica della linea
Bartorelli, Guido
2024
Abstract
Questo saggio esplora i "Demopretoni", un ciclo di circa 1.300 disegni realizzati da Tono Zancanaro tra il 1945 e il 1947. L'opera, che si configura come un diario figurato dell'immediato dopoguerra italiano, offre una satira feroce del conservatorismo cattolico e della nuova classe politica emergente. Il saggio contestualizza i "Demopretoni" storicamente, identificando i personaggi politici e religiosi rappresentati e collegando le immagini agli eventi dell'epoca. Tuttavia, l'opera trascende la mera satira politica, esplorando temi universali come la corporeità e l'erotismo. E' inoltre esaminata la tecnica artistica di Zancanaro, evidenziando l'uso innovativo della linea a china e la capacità dell'artista di caricare il tratto di sensualità e potenza espressiva. Il saggio colloca i "Demopretoni" nel contesto più ampio dell'opera di Zancanaro, tracciando collegamenti con altre sue serie come il "Gibbo" e il "Satyricon". Infine, si riflette sull'equilibrio raggiunto da Zancanaro tra formalismo e informe, tra apollineo e dionisiaco, sottolineando come i "Demopretoni" rappresentino un momento chiave nell'evoluzione artistica di Zancanaro e un contributo significativo all'arte italiana del dopoguerra.| File | Dimensione | Formato | |
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