Introduzione. La discriminazione sistemica porta le persone LGBTQ+ ad essere particolarmente esposte a situazioni di marginalità. Infatti, dati mostrano che in Europa il 25% delle persone senza dimora si identifica come LGBTQ+. I servizi dedicati a questa popolazione necessitano di linee operative secondo un monitoraggio evidence based, che si basi non solo sulla riduzione del danno, ma anche su indicatori che valutino il benessere dell'utenza, collegati in letteratura con una migliore efficacia. Obiettivi. La rassegna mira ad individuare quali indicatori vengano considerati nella valutazione di servizi per persone LGBTQ+ senza dimora. Particolare attenzione verrà prestata, nel quadro teorico della psicologia di comunità e della psicologia positiva, alle dimensioni del benessere utilizzate come indicatori di efficacia. Metodo. La rassegna sistematica, basata sui criteri PRISMAⓇ, è stata svolta su quattro database (APA PsycInfo, Scopus, PubMed, ProQuest) secondo i seguenti criteri di inclusione: peer reviewed; XIV Congresso Nazionale Società Italiana di Psicologia di Comunità Aosta, 21-23 settembre 2023 in lingua inglese; popolazione target maggiorenne; focus su interventi, programmi, servizi e linee guida finalizzate all'autonomia residenziale di persone LGBTQ+ senza dimora. Risultati. Nonostante la scarsità di studi che valutino servizi per persone LGBTQ+ senza dimora, vi è stato un incremento di pubblicazioni negli ultimi anni. La rassegna mostra come queste si siano concentrate su indicatori di autonomia finanziaria e abitativa, evidenziando soprattutto i comportamenti a rischio e la riduzione del danno, senza però prendere in considerazione l’efficacia percepita dallə utenti. Pochi studi si focalizzano su fattori di benessere positivo (percezione di scelta, autonomia, autoefficacia, supporto sociale) come indicatori di efficacia dei servizi. Conclusioni. Dall’analisi degli studi è evidente come il monitoraggio interno di servizi per persone LGBTQ+ senza dimora dovrebbe tenere maggiormente conto di indicatori che rispondano alle esigenze di benessere positivo dellə utenti. Futuri studi che indaghino la relazione tra caratteristiche del servizio e dimensioni di benessere possono consentire di migliorare l’efficacia dei servizi esistenti.
Valutazione del benessere nei servizi per persone LGBTQ+ senza dimora: una rassegna sistematica
Tubertini E.
Writing – Original Draft Preparation
;Gaboardi M.Methodology
;Marino C.Supervision
;Lenzi M.Supervision
2023
Abstract
Introduzione. La discriminazione sistemica porta le persone LGBTQ+ ad essere particolarmente esposte a situazioni di marginalità. Infatti, dati mostrano che in Europa il 25% delle persone senza dimora si identifica come LGBTQ+. I servizi dedicati a questa popolazione necessitano di linee operative secondo un monitoraggio evidence based, che si basi non solo sulla riduzione del danno, ma anche su indicatori che valutino il benessere dell'utenza, collegati in letteratura con una migliore efficacia. Obiettivi. La rassegna mira ad individuare quali indicatori vengano considerati nella valutazione di servizi per persone LGBTQ+ senza dimora. Particolare attenzione verrà prestata, nel quadro teorico della psicologia di comunità e della psicologia positiva, alle dimensioni del benessere utilizzate come indicatori di efficacia. Metodo. La rassegna sistematica, basata sui criteri PRISMAⓇ, è stata svolta su quattro database (APA PsycInfo, Scopus, PubMed, ProQuest) secondo i seguenti criteri di inclusione: peer reviewed; XIV Congresso Nazionale Società Italiana di Psicologia di Comunità Aosta, 21-23 settembre 2023 in lingua inglese; popolazione target maggiorenne; focus su interventi, programmi, servizi e linee guida finalizzate all'autonomia residenziale di persone LGBTQ+ senza dimora. Risultati. Nonostante la scarsità di studi che valutino servizi per persone LGBTQ+ senza dimora, vi è stato un incremento di pubblicazioni negli ultimi anni. La rassegna mostra come queste si siano concentrate su indicatori di autonomia finanziaria e abitativa, evidenziando soprattutto i comportamenti a rischio e la riduzione del danno, senza però prendere in considerazione l’efficacia percepita dallə utenti. Pochi studi si focalizzano su fattori di benessere positivo (percezione di scelta, autonomia, autoefficacia, supporto sociale) come indicatori di efficacia dei servizi. Conclusioni. Dall’analisi degli studi è evidente come il monitoraggio interno di servizi per persone LGBTQ+ senza dimora dovrebbe tenere maggiormente conto di indicatori che rispondano alle esigenze di benessere positivo dellə utenti. Futuri studi che indaghino la relazione tra caratteristiche del servizio e dimensioni di benessere possono consentire di migliorare l’efficacia dei servizi esistenti.Pubblicazioni consigliate
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