L’architettura, definita come l’arte di costruire climi, ha da sempre modulato gli spazi abitativi rispondendo alle condizioni ambientali. Con la Rivoluzione industriale e l’avvento di nuovi materiali e strategie meccaniche di controllo climatico, si è verificato un significativo mutamento in questo rapporto secolare. L’adozione dell’aria condizionata come metodo dominante di controllo ambientale, indipendentemente dalle condizioni climatiche locali, è diventata prevalente in molte parti del mondo. Tuttavia, la crescente consapevolezza dell’impatto ambientale di tali pratiche - aumento della domanda energetica e delle emissioni di gas serra - ha messo in luce l’esigenza di riconsiderare le tecniche tradizionali di raffreddamento e costruzione basate su principi passivi, specialmente nei climi caldi. Questo studio investiga l’evoluzione dalla rivoluzione industriale alla crisi energetica e climatica contemporanea, evidenziando l’urgenza di un approccio architettonico rinnovato che valorizzi l’interdipendenza con l’ambiente naturale. Centrale in questa indagine è l’esplorazione delle pratiche di Charles Correa e dello studio Harquitectes, i quali, attraverso una progettazione bioclimatica, hanno sottolineato la necessità di un approccio radicato nel contesto e aperto all’interazione con il clima esterno. Il metodo di ricerca impiegato unisce studi archivistici, analisi letterarie, esami di casi studio, interviste e analisi termodinamiche e fluidodinamiche, formando un’indagine interdisciplinare articolata e coerente. L’obiettivo è di proporre un modello alternativo alla standardizzazione climatica del meccanicismo industriale, illustrando come un uso creativo delle risorse possa generare un’estetica architettonica economica ed ecologica. La ricerca enfatizza la necessità di un’architettura responsabile che riduca il consumo energetico e le emissioni di CO2, e che definisca una nuova qualità esperienziale architettonica. Questo implica “riappropriarsi di un campo di indagine perso, che può essere riconquistato per arricchire l’esperienza architettonica. Includere il comportamento climatico nel design dello spazio architettonico trasforma ciò che è elementare in qualcosa di essenziale.” (Harquitectes, 2022)
Form Follows Climate. Dispositivi bioclimatici per un'architettura responsabile / Lui, MARIA FRANCESCA. - (2024 May 29).
Form Follows Climate. Dispositivi bioclimatici per un'architettura responsabile
LUI, MARIA FRANCESCA
2024
Abstract
L’architettura, definita come l’arte di costruire climi, ha da sempre modulato gli spazi abitativi rispondendo alle condizioni ambientali. Con la Rivoluzione industriale e l’avvento di nuovi materiali e strategie meccaniche di controllo climatico, si è verificato un significativo mutamento in questo rapporto secolare. L’adozione dell’aria condizionata come metodo dominante di controllo ambientale, indipendentemente dalle condizioni climatiche locali, è diventata prevalente in molte parti del mondo. Tuttavia, la crescente consapevolezza dell’impatto ambientale di tali pratiche - aumento della domanda energetica e delle emissioni di gas serra - ha messo in luce l’esigenza di riconsiderare le tecniche tradizionali di raffreddamento e costruzione basate su principi passivi, specialmente nei climi caldi. Questo studio investiga l’evoluzione dalla rivoluzione industriale alla crisi energetica e climatica contemporanea, evidenziando l’urgenza di un approccio architettonico rinnovato che valorizzi l’interdipendenza con l’ambiente naturale. Centrale in questa indagine è l’esplorazione delle pratiche di Charles Correa e dello studio Harquitectes, i quali, attraverso una progettazione bioclimatica, hanno sottolineato la necessità di un approccio radicato nel contesto e aperto all’interazione con il clima esterno. Il metodo di ricerca impiegato unisce studi archivistici, analisi letterarie, esami di casi studio, interviste e analisi termodinamiche e fluidodinamiche, formando un’indagine interdisciplinare articolata e coerente. L’obiettivo è di proporre un modello alternativo alla standardizzazione climatica del meccanicismo industriale, illustrando come un uso creativo delle risorse possa generare un’estetica architettonica economica ed ecologica. La ricerca enfatizza la necessità di un’architettura responsabile che riduca il consumo energetico e le emissioni di CO2, e che definisca una nuova qualità esperienziale architettonica. Questo implica “riappropriarsi di un campo di indagine perso, che può essere riconquistato per arricchire l’esperienza architettonica. Includere il comportamento climatico nel design dello spazio architettonico trasforma ciò che è elementare in qualcosa di essenziale.” (Harquitectes, 2022)File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi dal titolo: Form Follows Climate. Dispositivi bioclimatici per un'architettura responsabile
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