La ricerca esplora l’esperienza di donne che transitano alla maternità seguendo binari non istituzionalizzati e non eteronormati. La vastità delle questioni che intessono il processo di transizione alla maternità, relative alle sfide e alle dinamiche identitarie, sociali, relazionali, strutturali, di genere e famigliari, coinvolte, ha richiamato l’interesse di molte studiose e studiosi nel panorama internazionale. Al contempo, è stata rivolta minore attenzione, nel panorama scientifico italiano, nei confronti della transizione alla maternità non eteronormata. L’obiettivo della ricerca è quello di osservare la processualità del passaggio alla maternità non eteronormata, esplorando le pratiche e i processi di significazione attraverso cui si realizza. Ci si riferisce, in particolare, ai percorsi di transizione di donne che si servono di tecniche procreative per diventare madri, ma che sono costrette a spostarsi all’estero per usufruirne, considerando i vincoli eteronormativi imposti nel contesto italiano (legge 40/2004, Norme in materia di procreazione medicalmente assistita). La ricerca segue un impianto metodologico qualitativo. Sono state coinvolte due soggettività: madri single per scelta, donne che transitano alla maternità a partire dallo status di single; madri lesbiche in coppia, donne che intraprendono un percorso di transizione alla maternità in coppia con un’altra donna. Sono state condotte interviste semi-strutturate, analizzate tramite l’analisi tematica. L’analisi ricostruisce il percorso di transizione alla maternità nei tre momenti che, da un punto di vista cronologico, la realizzano: il periodo che anticipa la transizione, la transizione tramite le tecniche procreative e il periodo successivo alla procreazione, il fare la maternità. Le narrazioni relative alle ragioni che sostengono il passaggio forniscono una visione della maternità come un processo nel quale norme di genere si intrecciano con narrazioni che sfidano gli assunti della norma materna; le storie relative alle pratiche procreative enfatizzano come l’utilizzo di queste sia guidato dall’immaginario famigliare e genitoriale; infine il focus sul fare la maternità mette in luce il ruolo svolto dalle pratiche di visualizzazione nel processo di costruzione dell’identità genitoriale e famigliare. Dalla ricostruzione del percorso emerge una raffigurazione della transizione alla maternità single e in coppia come una traiettoria biografica riflettuta e ponderata, nelle modalità di realizzazione, un immaginario certo, nei benefici relazionali e, di riflesso, identitari offerti, un percorso impervio per i binari in cui è costretto a viaggiare.
Percorsi non riconosciuti di transizione alla maternità: narrazioni di madri single e madri lesbiche in coppia / Aquili, Ludovica. - (2024 May 17).
Percorsi non riconosciuti di transizione alla maternità: narrazioni di madri single e madri lesbiche in coppia
AQUILI, LUDOVICA
2024
Abstract
La ricerca esplora l’esperienza di donne che transitano alla maternità seguendo binari non istituzionalizzati e non eteronormati. La vastità delle questioni che intessono il processo di transizione alla maternità, relative alle sfide e alle dinamiche identitarie, sociali, relazionali, strutturali, di genere e famigliari, coinvolte, ha richiamato l’interesse di molte studiose e studiosi nel panorama internazionale. Al contempo, è stata rivolta minore attenzione, nel panorama scientifico italiano, nei confronti della transizione alla maternità non eteronormata. L’obiettivo della ricerca è quello di osservare la processualità del passaggio alla maternità non eteronormata, esplorando le pratiche e i processi di significazione attraverso cui si realizza. Ci si riferisce, in particolare, ai percorsi di transizione di donne che si servono di tecniche procreative per diventare madri, ma che sono costrette a spostarsi all’estero per usufruirne, considerando i vincoli eteronormativi imposti nel contesto italiano (legge 40/2004, Norme in materia di procreazione medicalmente assistita). La ricerca segue un impianto metodologico qualitativo. Sono state coinvolte due soggettività: madri single per scelta, donne che transitano alla maternità a partire dallo status di single; madri lesbiche in coppia, donne che intraprendono un percorso di transizione alla maternità in coppia con un’altra donna. Sono state condotte interviste semi-strutturate, analizzate tramite l’analisi tematica. L’analisi ricostruisce il percorso di transizione alla maternità nei tre momenti che, da un punto di vista cronologico, la realizzano: il periodo che anticipa la transizione, la transizione tramite le tecniche procreative e il periodo successivo alla procreazione, il fare la maternità. Le narrazioni relative alle ragioni che sostengono il passaggio forniscono una visione della maternità come un processo nel quale norme di genere si intrecciano con narrazioni che sfidano gli assunti della norma materna; le storie relative alle pratiche procreative enfatizzano come l’utilizzo di queste sia guidato dall’immaginario famigliare e genitoriale; infine il focus sul fare la maternità mette in luce il ruolo svolto dalle pratiche di visualizzazione nel processo di costruzione dell’identità genitoriale e famigliare. Dalla ricostruzione del percorso emerge una raffigurazione della transizione alla maternità single e in coppia come una traiettoria biografica riflettuta e ponderata, nelle modalità di realizzazione, un immaginario certo, nei benefici relazionali e, di riflesso, identitari offerti, un percorso impervio per i binari in cui è costretto a viaggiare.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
tesi_Ludovica_ Aquili.pdf
Accesso riservato
Descrizione: Tesi_Ludovica_Aquili
Tipologia:
Tesi di dottorato
Licenza:
Altro
Dimensione
7.44 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.44 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.