Nel tempo della globalizzazione il fenomeno della crisi del paesaggio urbano si rende evidente nella produzione di architetture autoreferenziali che evidenziano con la loro immagine effimera l’inadeguatezza della cultura del progetto a ricercare forme architettoniche rappresentative di una cultura dell’abitare. Questa condizione di un’architettura spettacolare che si occupa prevalentemente dell’immagine e non del corpo trova evidenza nella produzione di edifici seducenti che rivelano il profondo senso di sradicamento rispetto al luogo a cui dovrebbero appartenere. A questo pensiero si contrappone in Olanda la ricerca avanzata da alcuni autori le cui architetture si integrano al contesto in uno stretto rapporto con la tradizione, il luogo e la memoria aspirando a definire esperienze di progetto non avulse dalla realtà, aderenti alla cultura del costruire lo spazio in cui la comunità riconosce la propria identità. È il caso delle architetture di Hans van der Heijden. Soprattutto quelle che affrontano il tema dell’edilizia popolare evocano il senso di appartenenza a una collettività. Possiamo affermare che nello studio della pianta e della facciata, l’una intrinsecamente legata all’altra, va individuata l’idea di un’architettura coerente rispetto a una tradizione dell’abitare radicata nella cultura architettonica olandese.
Hans van der Heijden a Rotterdam. L’immagine dell’edificio di massa popolare tra tradizione e modernità
Alessandro Dalla Caneva
2024
Abstract
Nel tempo della globalizzazione il fenomeno della crisi del paesaggio urbano si rende evidente nella produzione di architetture autoreferenziali che evidenziano con la loro immagine effimera l’inadeguatezza della cultura del progetto a ricercare forme architettoniche rappresentative di una cultura dell’abitare. Questa condizione di un’architettura spettacolare che si occupa prevalentemente dell’immagine e non del corpo trova evidenza nella produzione di edifici seducenti che rivelano il profondo senso di sradicamento rispetto al luogo a cui dovrebbero appartenere. A questo pensiero si contrappone in Olanda la ricerca avanzata da alcuni autori le cui architetture si integrano al contesto in uno stretto rapporto con la tradizione, il luogo e la memoria aspirando a definire esperienze di progetto non avulse dalla realtà, aderenti alla cultura del costruire lo spazio in cui la comunità riconosce la propria identità. È il caso delle architetture di Hans van der Heijden. Soprattutto quelle che affrontano il tema dell’edilizia popolare evocano il senso di appartenenza a una collettività. Possiamo affermare che nello studio della pianta e della facciata, l’una intrinsecamente legata all’altra, va individuata l’idea di un’architettura coerente rispetto a una tradizione dell’abitare radicata nella cultura architettonica olandese.Pubblicazioni consigliate
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