L’articolo affronta il tema della crisi dal punto di vista dei metodi di ricerca in geografia, interrogandosi sulle questioni metodologiche ed etiche che emergono nel momento in cui vengono messi in campo metodi creativi per tentare un superamento ontologico («morethan- human») (Whatmore 2002) e metodologico («more-thanrepresentative ») (Lorimer 2005). La riflessione è fortemente radicata al caso concreto poiché, proprio nel confronto con il campo, alcuni dei metodi di indagine della geografia sono entrati in crisi, stimolando la riflessione metodologica e la ricerca di soluzioni creative. Il caso indagato è segnato da una condizione di precarietà che rende difficile decifrare gli assetti geografici nonché rappresentarli. L’articolo tratta dell’esperienza di campo svolta nell’estate del 2021 e, in particolare, del lavoro di rappresentazione che ha preso forma grazie alla collaborazione tra chi scrive, attualmente dottoranda in geografia, e Simone Proietti, fotografo di reportage sociale. Il lavoro ha dato luogo ad una galleria fotografica intitolata Foto-geografie della selva urbana, cui fa riferimento anche il titolo di questo articolo e che è stata pubblicata online in occasione del XXXIII Congresso Geografico Italiano1. In questa sede, non si arriva a proporre una vera e propria metodologia, ma vengono condivise alcune delle soluzioni messe in atto sul campo per la costruzione delle Foto-geografie, così come alcune delle riflessioni che ne sono scaturite, sperando che possano contribuire al consolidamento dell’uso dei metodi creativi nella ricerca geografica.
Foto-geografie della selva urbana: spunti creativi dal campo per la rappresentazione di legami inafferrabili
Ginevra Pierucci
2023
Abstract
L’articolo affronta il tema della crisi dal punto di vista dei metodi di ricerca in geografia, interrogandosi sulle questioni metodologiche ed etiche che emergono nel momento in cui vengono messi in campo metodi creativi per tentare un superamento ontologico («morethan- human») (Whatmore 2002) e metodologico («more-thanrepresentative ») (Lorimer 2005). La riflessione è fortemente radicata al caso concreto poiché, proprio nel confronto con il campo, alcuni dei metodi di indagine della geografia sono entrati in crisi, stimolando la riflessione metodologica e la ricerca di soluzioni creative. Il caso indagato è segnato da una condizione di precarietà che rende difficile decifrare gli assetti geografici nonché rappresentarli. L’articolo tratta dell’esperienza di campo svolta nell’estate del 2021 e, in particolare, del lavoro di rappresentazione che ha preso forma grazie alla collaborazione tra chi scrive, attualmente dottoranda in geografia, e Simone Proietti, fotografo di reportage sociale. Il lavoro ha dato luogo ad una galleria fotografica intitolata Foto-geografie della selva urbana, cui fa riferimento anche il titolo di questo articolo e che è stata pubblicata online in occasione del XXXIII Congresso Geografico Italiano1. In questa sede, non si arriva a proporre una vera e propria metodologia, ma vengono condivise alcune delle soluzioni messe in atto sul campo per la costruzione delle Foto-geografie, così come alcune delle riflessioni che ne sono scaturite, sperando che possano contribuire al consolidamento dell’uso dei metodi creativi nella ricerca geografica.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.