L’attacco iraniano a Israele rivela un deciso cambio di paradigma. Nonostante l’ampiezza militare quella di Teheran è stata una replica poco più che “simbolica” all’azione condotta dagli israeliani contro obiettivi iraniani in Siria. Non solo perché era stata annunciata, depotenziando l’effetto sorpresa, ma anche perché i vertici iraniani si erano premurati di far sapere agli alleati di Israele, Stati Uniti compresi, che si sarebbe trattato di una rappresaglia limitata, diretta su obiettivi militari o su territori contesi.Perché l’Iran si è votato a un così grande dispendio di armamenti a fronte di risultati prevedibilmente limitati e rischi di reazione assai elevati? Più che testare lo scudo nemico, era fondamentale per Teheran mostrare “onore e coraggio”. E lavare l’onta dell’ennesimo schiaffo inflitto da Israele ai Pasdaran, in una guerra, non dichiarata ma che va avanti da molti anni. Sempre più centrali nel sistema della Repubblica Islamica, sul piano interno ed esterno, proprio la loro rilevante centralità esigeva che il colpo portato dagli israeliani in Siria avesse risposta. Non a caso, dopo l’attacco, è stato lo stesso comandante dei Pasdaran a parlare di «nuova equazione»che prevede la diretta risposta a Israele ogni qualvolta questi colpisca interessi, personalità, cittadini, beni, iraniani.

Il cambio di paradigma iraniano e la tentazione di Israele

Renzo Guolo
2024

Abstract

L’attacco iraniano a Israele rivela un deciso cambio di paradigma. Nonostante l’ampiezza militare quella di Teheran è stata una replica poco più che “simbolica” all’azione condotta dagli israeliani contro obiettivi iraniani in Siria. Non solo perché era stata annunciata, depotenziando l’effetto sorpresa, ma anche perché i vertici iraniani si erano premurati di far sapere agli alleati di Israele, Stati Uniti compresi, che si sarebbe trattato di una rappresaglia limitata, diretta su obiettivi militari o su territori contesi.Perché l’Iran si è votato a un così grande dispendio di armamenti a fronte di risultati prevedibilmente limitati e rischi di reazione assai elevati? Più che testare lo scudo nemico, era fondamentale per Teheran mostrare “onore e coraggio”. E lavare l’onta dell’ennesimo schiaffo inflitto da Israele ai Pasdaran, in una guerra, non dichiarata ma che va avanti da molti anni. Sempre più centrali nel sistema della Repubblica Islamica, sul piano interno ed esterno, proprio la loro rilevante centralità esigeva che il colpo portato dagli israeliani in Siria avesse risposta. Non a caso, dopo l’attacco, è stato lo stesso comandante dei Pasdaran a parlare di «nuova equazione»che prevede la diretta risposta a Israele ogni qualvolta questi colpisca interessi, personalità, cittadini, beni, iraniani.
2024
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