Il saggio analizza il sodalizio editoriale tra Licisco Magagnato, storico dell'arte e direttore di musei, e Neri Pozza, editore vicentino, concentrandosi in particolare sulla collana "Biblioteca di Cultura" attiva tra il 1953 e il 1958-59. La "Biblioteca di Cultura" nasce dall'intento di Magagnato, Pozza e Ragghianti di creare un progetto editoriale di alto valore civile e culturale, raccogliendo alcune delle migliori personalità della cultura italiana, in un'ottica di continuità con la "Biblioteca di Cultura Moderna" di Benedetto Croce e Laterza. L'iniziativa mirava a fornire un'alternativa laica e illuminata rispetto alla deriva comunista che sembrava caratterizzare le maggiori case editrici italiane del periodo. Nonostante le nobili intenzioni e l'impegno profuso, il progetto fallì soprattutto per ragioni economiche e gestionali, generando una profonda delusione in Neri Pozza. L'insuccesso della "Biblioteca di Cultura" viene letto come simbolico del tramonto degli ideali del gruppo di antifascisti che l'aveva promossa, nell'impossibilità di realizzare una "terza via" culturale e politica nell'Italia del secondo dopoguerra.
Licisco Magagnato e Neri Pozza: un sodalizio editoriale
G. Tomasella
2023
Abstract
Il saggio analizza il sodalizio editoriale tra Licisco Magagnato, storico dell'arte e direttore di musei, e Neri Pozza, editore vicentino, concentrandosi in particolare sulla collana "Biblioteca di Cultura" attiva tra il 1953 e il 1958-59. La "Biblioteca di Cultura" nasce dall'intento di Magagnato, Pozza e Ragghianti di creare un progetto editoriale di alto valore civile e culturale, raccogliendo alcune delle migliori personalità della cultura italiana, in un'ottica di continuità con la "Biblioteca di Cultura Moderna" di Benedetto Croce e Laterza. L'iniziativa mirava a fornire un'alternativa laica e illuminata rispetto alla deriva comunista che sembrava caratterizzare le maggiori case editrici italiane del periodo. Nonostante le nobili intenzioni e l'impegno profuso, il progetto fallì soprattutto per ragioni economiche e gestionali, generando una profonda delusione in Neri Pozza. L'insuccesso della "Biblioteca di Cultura" viene letto come simbolico del tramonto degli ideali del gruppo di antifascisti che l'aveva promossa, nell'impossibilità di realizzare una "terza via" culturale e politica nell'Italia del secondo dopoguerra.File | Dimensione | Formato | |
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