A partire dai primi decenni del Duecento e in misura crescente sino al XV secolo, quando raggiunge la sua acmé sia in una prospettiva quantitativa che dal punto di vista qualitativo, a Padova si ha una produzione grafica specializzata nella realizzazione di libri universitari, che servono dunque agli studenti che su quegli stessi libri seguono le lezioni e affinano la loro preparazione. Si tratta di una produzione estremamente articolata, per tipologie testuali, scelte grafiche, assetto decorativo, strutture materiali, che nel corso del tempo si modifica, talora arricchendosi, talora semplificandosi. Al suo interno spicca la presenza di copisti stranieri, di area germanica, o nordica, o provenienti anche dai Paesi Bassi, che, come esplicitamente dichiarano, in Italia studiano (a Padova ma anche a Bologna e Firenze, le quali sono non solo sedi di grandi università, ma anche di Studia generalia degli ordini religiosi mendicanti) e che possono usare un repertorio grafico del tutto lontano da quello proprio dell’Italia centrosettentrionale. Insomma, ad affermare la propria presenza a Padova sono in particolare gli studenti-copisti d’oltralpe, che copiavano da sé e per sé i libri di testo, non potendosi probabilmente permettere di comprarli o di commissionarli, oppure invece sceglievano di scrivere a prezzo per mantenersi agli studi, o addirittura come attività lavorativa vera e propria. Si tratta di scriptores appartenenti in particolare alla natio Germanica, dalle scritture molto spesso dissonanti rispetto al contesto, anche se sono comunque attestati, al contrario, anche scriptores sempre stranieri ma che sono perfettamente aderenti alle mode grafiche dell’Italia del tempo, alle quali si sono convertiti o magari, invece, sono stati educati: sono assai bene mimetizzati, tanto che è difficile riconoscerli solo dall’osservazione dei tratti distintivi delle loro scritture.
Studenti copisti a Padova fra XIII e XV secolo. Storie, libri, scritture
Giove', Nicoletta
2022
Abstract
A partire dai primi decenni del Duecento e in misura crescente sino al XV secolo, quando raggiunge la sua acmé sia in una prospettiva quantitativa che dal punto di vista qualitativo, a Padova si ha una produzione grafica specializzata nella realizzazione di libri universitari, che servono dunque agli studenti che su quegli stessi libri seguono le lezioni e affinano la loro preparazione. Si tratta di una produzione estremamente articolata, per tipologie testuali, scelte grafiche, assetto decorativo, strutture materiali, che nel corso del tempo si modifica, talora arricchendosi, talora semplificandosi. Al suo interno spicca la presenza di copisti stranieri, di area germanica, o nordica, o provenienti anche dai Paesi Bassi, che, come esplicitamente dichiarano, in Italia studiano (a Padova ma anche a Bologna e Firenze, le quali sono non solo sedi di grandi università, ma anche di Studia generalia degli ordini religiosi mendicanti) e che possono usare un repertorio grafico del tutto lontano da quello proprio dell’Italia centrosettentrionale. Insomma, ad affermare la propria presenza a Padova sono in particolare gli studenti-copisti d’oltralpe, che copiavano da sé e per sé i libri di testo, non potendosi probabilmente permettere di comprarli o di commissionarli, oppure invece sceglievano di scrivere a prezzo per mantenersi agli studi, o addirittura come attività lavorativa vera e propria. Si tratta di scriptores appartenenti in particolare alla natio Germanica, dalle scritture molto spesso dissonanti rispetto al contesto, anche se sono comunque attestati, al contrario, anche scriptores sempre stranieri ma che sono perfettamente aderenti alle mode grafiche dell’Italia del tempo, alle quali si sono convertiti o magari, invece, sono stati educati: sono assai bene mimetizzati, tanto che è difficile riconoscerli solo dall’osservazione dei tratti distintivi delle loro scritture.File | Dimensione | Formato | |
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