Questo progetto si inserisce nella linea di ricerca del gruppo Morari, che per primo ha segnalato il potenziale antiparkinsoniano e antidiscinetico dei ligandi del recettore NOP della nocicettina. In uno studio pubblicato nel 2012, questi autori segnalavano come il neuropeptide nocicettina e l'agonista sintetico del recettore NOP, Ro65-6570, erano in grado di attenuare la severità delle discinesie indotte dalla somministrazione acuta di L-DOPA nel ratto che già aveva sviluppato discinesie (protocollo di espressione). Il progetto si proponeva di i) verificare se altri agonisti non peptidici erano in grado di mimare gli effetti di Ro65-6570, ii) investigare se la somministrazione cronica di questi agonisti preveniva anche lo sviluppo delle discinesie (protocollo del priming). Lo studio è stato finanaziato dalla Fondazione americana Michael J Fox Foundation for Parkinson's Research, e prevede il contributo di una unità di ricerca americana (Astraea Therapeutics) coordinata dalla Drssa NT Zaveri, che fornisce i composti all'Unità di Ferrara. Il progetto, annuale, è iniziato il primo marzo 2013.

Nociceptin/orphanin FQ receptor agonists as a novel therapy for preventing levodopa-induced dyskinesia

MORARI, Michele
2013

Abstract

Questo progetto si inserisce nella linea di ricerca del gruppo Morari, che per primo ha segnalato il potenziale antiparkinsoniano e antidiscinetico dei ligandi del recettore NOP della nocicettina. In uno studio pubblicato nel 2012, questi autori segnalavano come il neuropeptide nocicettina e l'agonista sintetico del recettore NOP, Ro65-6570, erano in grado di attenuare la severità delle discinesie indotte dalla somministrazione acuta di L-DOPA nel ratto che già aveva sviluppato discinesie (protocollo di espressione). Il progetto si proponeva di i) verificare se altri agonisti non peptidici erano in grado di mimare gli effetti di Ro65-6570, ii) investigare se la somministrazione cronica di questi agonisti preveniva anche lo sviluppo delle discinesie (protocollo del priming). Lo studio è stato finanaziato dalla Fondazione americana Michael J Fox Foundation for Parkinson's Research, e prevede il contributo di una unità di ricerca americana (Astraea Therapeutics) coordinata dalla Drssa NT Zaveri, che fornisce i composti all'Unità di Ferrara. Il progetto, annuale, è iniziato il primo marzo 2013.
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