La mosca dell’olivo, considerata il principale fitofago dell’olivo nel bacino del Mediterraneo, è strettamente associata al batterio simbionte Candidatus Erwinia dacicola. Il simbionte viene trasmesso verticalmente dalla madre alla prole durante l’ovideposizione, attraverso la contaminazione del corion e la successiva acquisizione alla schiusa da parte della larva, nella quale va incontro a moltiplicazione a livello dei ciechi gastrici. L'associazione tra la mosca dell'olivo e il simbionte ereditario è di estrema importanza per tutti gli stadi dell’insetto. Le larve prive di simbionte non sono in grado di svilupparsi sulle olive acerbe a causa dell’alto contenuto polifenolico. Negli adulti il simbionte svolge un ruolo fondamentale nella degradazione di composti azotati altrimenti inaccessibili alla mosca. Considerato Il ruolo chiave di Ca. E. dacicola per la fitness dell’ospite, nel presente lavoro è stata valutata la possibilità di interferire nella trasmissione verticale agendo allo stadio di uovo, in quanto unico momento in cui il simbionte risulta vulnerabile localizzandosi esternamente al corpo dell’ospite. Olive neo-infestate con uova sono state trattate con diversi prodotti con presunta attività antimicrobica. La carica batterica del simbionte è stata quantificata mediante Real-Time PCR nelle larve derivate da olive trattate e non trattate. I risultati hanno mostrato una significativa riduzione della carica batterica del simbionte nelle larve provenienti da olive trattate con dodina e Dentamet®, un prodotto a base di zinco-rame-acido citrico. Inoltre, dopo i trattamenti con entrambi i prodotti è stata osservata una riduzione del tasso di impupamento dell’insetto nocivo. Questo studio evidenzia per la prima volta la possibilità di disturbare l’acquisizione del simbionte nella mosca dell'olivo attraverso l'applicazione di composti antimicrobici su olive infestate da uova. Nel complesso, i risultati ottenuti aprono prospettive future sulla possibilità di compromettere la fitness della mosca dell'olivo attraverso strategie che vadano a colpire il simbionte nella fase precedente all’acquisizione da parte della larva neonata.

Possibilità di interferire nella trasmissione verticale del simbionte della mosca dell'olivo

Martinez-Sañudo I.;Carofano I.;Mazzon L.
2023

Abstract

La mosca dell’olivo, considerata il principale fitofago dell’olivo nel bacino del Mediterraneo, è strettamente associata al batterio simbionte Candidatus Erwinia dacicola. Il simbionte viene trasmesso verticalmente dalla madre alla prole durante l’ovideposizione, attraverso la contaminazione del corion e la successiva acquisizione alla schiusa da parte della larva, nella quale va incontro a moltiplicazione a livello dei ciechi gastrici. L'associazione tra la mosca dell'olivo e il simbionte ereditario è di estrema importanza per tutti gli stadi dell’insetto. Le larve prive di simbionte non sono in grado di svilupparsi sulle olive acerbe a causa dell’alto contenuto polifenolico. Negli adulti il simbionte svolge un ruolo fondamentale nella degradazione di composti azotati altrimenti inaccessibili alla mosca. Considerato Il ruolo chiave di Ca. E. dacicola per la fitness dell’ospite, nel presente lavoro è stata valutata la possibilità di interferire nella trasmissione verticale agendo allo stadio di uovo, in quanto unico momento in cui il simbionte risulta vulnerabile localizzandosi esternamente al corpo dell’ospite. Olive neo-infestate con uova sono state trattate con diversi prodotti con presunta attività antimicrobica. La carica batterica del simbionte è stata quantificata mediante Real-Time PCR nelle larve derivate da olive trattate e non trattate. I risultati hanno mostrato una significativa riduzione della carica batterica del simbionte nelle larve provenienti da olive trattate con dodina e Dentamet®, un prodotto a base di zinco-rame-acido citrico. Inoltre, dopo i trattamenti con entrambi i prodotti è stata osservata una riduzione del tasso di impupamento dell’insetto nocivo. Questo studio evidenzia per la prima volta la possibilità di disturbare l’acquisizione del simbionte nella mosca dell'olivo attraverso l'applicazione di composti antimicrobici su olive infestate da uova. Nel complesso, i risultati ottenuti aprono prospettive future sulla possibilità di compromettere la fitness della mosca dell'olivo attraverso strategie che vadano a colpire il simbionte nella fase precedente all’acquisizione da parte della larva neonata.
2023
Abstract
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