In questo lavoro è stata valutata la prevalenza di aziende di bovine da latte infette da Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (MAP) in tre Regioni dell’Italia meridionale attraverso una procedura di screening che prevedeva l’analisi ripetuta sia di campioni di latte di massa (esaminati mediante test ELISA), sia dei filtri dell’impianto di mungitura (esaminati mediante real-time PCR) e prelevati in 569 allevamenti da latte. Un totale di 121 allevamenti sono risultati positivi allo screening (21,3%; IC 95%: 18,0-24,9%). Per stimare la prevalenza apparente intra-aziendale (PA), in 102 dei 121 allevamenti risultati positivi allo screening è stato esaminato, mediante test ELISA, il latte individuale di tutti gli animali in lattazione. Il prelievo del latte individuale è stato realizzato anche in un campione casuale di 24 aziende risultate negative allo screening. Complessivamente, sono stati sottoposti a test ELISA 12312 campioni di latte individuale. La PA varia dallo 0,0% al 22,7% (media 5,7%). Il confronto tra i dati delle diverse Regioni non ha evidenziato differenze significative della prevalenza di aziende infette o della PA intra-aziendale. La procedura di screening è stata in grado di rilevare il 56,2% degli allevamenti con PA ≤2,0% fino ad un massimo del 100% degli allevamenti con PA ≥8,0%. Complessivamente, la procedura di screening è in grado di individuare l’85,6% degli allevamenti con almeno 1 capo positivo al test ELISA del latte individuale. La procedura di screening utilizzata è relativamente economica (circa 60 euro) e rappresenta un utile strumento per l’individuazione di allevamenti ad alto rischio di diffusione dell’infezione e contaminazione del latte. Potrebbe quindi essere applicata, nel contesto di piani volti a ridurre la prevalenza di infezione negli allevamenti da latte e/o a ridurre la contaminazione del latte, per assegnare una scala di priorità adeguata alle misure di controllo da adottare nei singoli allevamenti.
Valutazione della prevalenza di aziende da latte infette da Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis nel sud Italia
OSTANELLO, FABIO;GIACOMETTI, FEDERICA
2015
Abstract
In questo lavoro è stata valutata la prevalenza di aziende di bovine da latte infette da Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (MAP) in tre Regioni dell’Italia meridionale attraverso una procedura di screening che prevedeva l’analisi ripetuta sia di campioni di latte di massa (esaminati mediante test ELISA), sia dei filtri dell’impianto di mungitura (esaminati mediante real-time PCR) e prelevati in 569 allevamenti da latte. Un totale di 121 allevamenti sono risultati positivi allo screening (21,3%; IC 95%: 18,0-24,9%). Per stimare la prevalenza apparente intra-aziendale (PA), in 102 dei 121 allevamenti risultati positivi allo screening è stato esaminato, mediante test ELISA, il latte individuale di tutti gli animali in lattazione. Il prelievo del latte individuale è stato realizzato anche in un campione casuale di 24 aziende risultate negative allo screening. Complessivamente, sono stati sottoposti a test ELISA 12312 campioni di latte individuale. La PA varia dallo 0,0% al 22,7% (media 5,7%). Il confronto tra i dati delle diverse Regioni non ha evidenziato differenze significative della prevalenza di aziende infette o della PA intra-aziendale. La procedura di screening è stata in grado di rilevare il 56,2% degli allevamenti con PA ≤2,0% fino ad un massimo del 100% degli allevamenti con PA ≥8,0%. Complessivamente, la procedura di screening è in grado di individuare l’85,6% degli allevamenti con almeno 1 capo positivo al test ELISA del latte individuale. La procedura di screening utilizzata è relativamente economica (circa 60 euro) e rappresenta un utile strumento per l’individuazione di allevamenti ad alto rischio di diffusione dell’infezione e contaminazione del latte. Potrebbe quindi essere applicata, nel contesto di piani volti a ridurre la prevalenza di infezione negli allevamenti da latte e/o a ridurre la contaminazione del latte, per assegnare una scala di priorità adeguata alle misure di controllo da adottare nei singoli allevamenti.Pubblicazioni consigliate
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