L’odor sanctitatis nei sermoni dedicati a sant’Antonio di Padova tra XIII e XIV secolo

Nel corso del XIII e XIV secolo l’interpretazione dei sensi supera il solo ambito teologico arricchendosi dell’apporto proveniente dalla filosofia e dalla medicina. Uno tra i sensi più toccati da questa trasformazione è l’olfatto, per la sua relazione con la malattia e la morte e per l’importanza attribuita fin dall’antichità all’odor sanctitatis, il profumo emanato dai corpi santi e ritenuto manifestazione ‘dell’approvazione di Dio’. Pur essendo tra le fonti più interessanti per lo studio del cambiamento della percezione dell’odore nel basso medioevo, i sermoni non sono ancora stati interrogati sistematicamente su questo argomento. L’articolo presenta un primo caso di studio sull’odor sanctitatis nell’omiletica Due e Trecentesca attraverso i sermoni dedicati a sant’Antonio di Padova. L’analisi condotta dimostra che la discussione relativa al profumo e alla sua percezione ebbe un importante ruolo nella creazione di una ‘iconografia mentale’ del santo, ossia della fissazione di alcuni attributi a lui legati e del significato ad essi attribuito.