Nel 2008 è stato lanciato in Europa il Patto dei Sindaci con la volontà di ridurre i gas serra e contrastare i cambiamenti climatici, attraverso approcci comuni di promozione dell’efficienza energetica e di un corretto utilizzo dell’energia all’interno dei territori comunali. La traduzione di questo impegno politico in misure e progetti pratici ha portato all’introduzione dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), che, in generale, individuano i settori e le attività pubbliche e private che maggiormente producono emissioni inquinanti all’interno del territorio e definiscono le azioni per un obiettivo globale di riduzione delle emissioni climalteranti. L’iniziativa ha avuto come scopo la sensibilizzazione degli attori coinvolti sulle tematiche energetiche, tramite la promozione di progetti e la diffusione di comportamenti ed abitudini di consumo sostenibili, trovando però spesso una mancanza di successo causato da un’inadeguata informazione e diffusione dei risultati (Christoforidis et al., 2013). Diversi contributi nazionali ed internazionali relativi all’applicazione dei PAES hanno evidenziato come l’utilizzo del fotovoltaico sia una delle azioni più ricorrenti, sia come standard per gli edifici che come approvvigionamento ai consumi elettrici del territorio (Croci et al., 2017). Infatti, assieme agli interventi di efficientamento energetico per l’illuminazione pubblica, il fotovoltaico rappresenta uno dei maggiori obiettivi (Pablo Romero et al., 2018), il quale richiede una diffusione territoriale valutata attraverso un coordinamento tra politiche statali e locali (Li & Yi, 2014). In questo contesto, a partire dal 2019 in Italia sono state introdotte le Comunità di Energia Rinnovabile (CER), in recepimento delle Direttive Europee, consentendo di attivare l’autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili con la possibilità di associarsi per divenire autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente (D.L. 162/2019). La costruzione delle CER permettono, inoltre, di sperimentare un modello di patrimonializzazione energetica del territorio coinvolgendo gli abitanti nell’individuazione delle risorse e portandoli ad assumere un ruolo attivo nella definizione e gestione del processo di autosostenibilità del territorio (Bolognesi & Magnaghi, 2020). Le CER, quindi, costituiscono un nuovo strumento di sostenibilità energica, ambientale e sociale a disposizione dei privati e delle pubbliche amministrazioni per l’ottenimento degli obiettivi prefissati precedentemente con i PAES già sottoscritti. Questo contributo analizza le azioni di mitigazione promosse dai Comuni della provincia di Padova all’interno dei loro PAES e valuta come e in che quantità le CER potrebbero essere d’aiuto negli obiettivi di promozione dell’efficienza energetica ed il corretto utilizzo dell’energia.
Applicazione delle comunità energetiche ai piani di azione per l'energia sostenibile
Mazzola Elena
;Alessandro Bove
2022
Abstract
Nel 2008 è stato lanciato in Europa il Patto dei Sindaci con la volontà di ridurre i gas serra e contrastare i cambiamenti climatici, attraverso approcci comuni di promozione dell’efficienza energetica e di un corretto utilizzo dell’energia all’interno dei territori comunali. La traduzione di questo impegno politico in misure e progetti pratici ha portato all’introduzione dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), che, in generale, individuano i settori e le attività pubbliche e private che maggiormente producono emissioni inquinanti all’interno del territorio e definiscono le azioni per un obiettivo globale di riduzione delle emissioni climalteranti. L’iniziativa ha avuto come scopo la sensibilizzazione degli attori coinvolti sulle tematiche energetiche, tramite la promozione di progetti e la diffusione di comportamenti ed abitudini di consumo sostenibili, trovando però spesso una mancanza di successo causato da un’inadeguata informazione e diffusione dei risultati (Christoforidis et al., 2013). Diversi contributi nazionali ed internazionali relativi all’applicazione dei PAES hanno evidenziato come l’utilizzo del fotovoltaico sia una delle azioni più ricorrenti, sia come standard per gli edifici che come approvvigionamento ai consumi elettrici del territorio (Croci et al., 2017). Infatti, assieme agli interventi di efficientamento energetico per l’illuminazione pubblica, il fotovoltaico rappresenta uno dei maggiori obiettivi (Pablo Romero et al., 2018), il quale richiede una diffusione territoriale valutata attraverso un coordinamento tra politiche statali e locali (Li & Yi, 2014). In questo contesto, a partire dal 2019 in Italia sono state introdotte le Comunità di Energia Rinnovabile (CER), in recepimento delle Direttive Europee, consentendo di attivare l’autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili con la possibilità di associarsi per divenire autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente (D.L. 162/2019). La costruzione delle CER permettono, inoltre, di sperimentare un modello di patrimonializzazione energetica del territorio coinvolgendo gli abitanti nell’individuazione delle risorse e portandoli ad assumere un ruolo attivo nella definizione e gestione del processo di autosostenibilità del territorio (Bolognesi & Magnaghi, 2020). Le CER, quindi, costituiscono un nuovo strumento di sostenibilità energica, ambientale e sociale a disposizione dei privati e delle pubbliche amministrazioni per l’ottenimento degli obiettivi prefissati precedentemente con i PAES già sottoscritti. Questo contributo analizza le azioni di mitigazione promosse dai Comuni della provincia di Padova all’interno dei loro PAES e valuta come e in che quantità le CER potrebbero essere d’aiuto negli obiettivi di promozione dell’efficienza energetica ed il corretto utilizzo dell’energia.File | Dimensione | Formato | |
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