L'istituzione della festa per l'Immacolata Concezione diede impulso ad una serie di innovazioni con esiti musicali nella liturgia, nelle fondazioni musicali e nella realizzazione del tema figurativo dell'Immacolata. Fra le sue prime azioni, papa Sisto IV commissionò un nuovo ufficio, l'Officium Immaculatae Virginis Mariae di Leonardo Nogarolo (1477) cui seguì l'Officium Conceptionis Virginis Mariae di Bernardino Busti (1492), pervenutici entrambi privi di notazione. Per l'ufficio di L. Nogarolo e per l'introito della messa " Egredimini et videte filie Sion " furono composti dei canti propri, pubblicati rispettivamente in due raccolte curate da Francesco de Brugis: l'Antiphonarium e il Graduale secundum morem sancte Romanae ecclesie (Venezia, Lucantonio Giunta, 1503 e 1500). Al tempo di Sisto IV i canti si ispiravano certamente all'ufficio di L. Nogarolo, ma è assai probabile che nei primi anni dell'istituzione della festa convivessero più tradizioni musicali. Le cronache confermano che Sisto IV soleva celebrare la festa nella basilica di San Pietro, eseguendo l'ufficio (la vigilia), poi la messa al mattino e, nel pomeriggio, una processione lo conduceva alla chiesa di Santa Maria del Popolo, dove era solito recitare una preghiera, probabilmente la stessa a lui attribuita, Ave sanctissima Maria. Nella basilica di San Pietro Sisto IV aveva commissionato la realizzazione di una cappella dedicata all'Immacolata Concezione dotata d'un coro di dieci cantori che garantivano la musica nel servizio divino. Il progetto del papa francescano mirava a far in modo che le due più importanti istituzioni musicali della Chiesa fossero vincolate al culto mariano: la cappella Sistina (cappella privata del pontefice) fu consacrata all'Assunzione della Vergine, mentre la cappella di San Pietro all'Immacolata Concezione. Per l'affermazione del culto in ambito devozionale, agì con grande efficacia la preghiera Ave sanctissima Maria, legata alla devozione dell'immagine dell'Immacolata. Le immagini furono, in effetti, uno strumento di particolare importanza nella strategia del pontefice. In esse la musica entrò dapprima con l'evocazione delle antifone e della preghiera, citate nei cartigli e nei bordi dei dipinti, poi attraverso la figura di re David (rappresentante della stirpe di Maria), nelle danze di angeli e, infine, con l'adozione di alcuni elementi iconografici propri dell'Assunzione.
Osservazioni in margine sulla musica per l'immacolato concepimento della Vergine, al tempo di Sisto IV
Camilla CavicchiWriting – Original Draft Preparation
2012
Abstract
L'istituzione della festa per l'Immacolata Concezione diede impulso ad una serie di innovazioni con esiti musicali nella liturgia, nelle fondazioni musicali e nella realizzazione del tema figurativo dell'Immacolata. Fra le sue prime azioni, papa Sisto IV commissionò un nuovo ufficio, l'Officium Immaculatae Virginis Mariae di Leonardo Nogarolo (1477) cui seguì l'Officium Conceptionis Virginis Mariae di Bernardino Busti (1492), pervenutici entrambi privi di notazione. Per l'ufficio di L. Nogarolo e per l'introito della messa " Egredimini et videte filie Sion " furono composti dei canti propri, pubblicati rispettivamente in due raccolte curate da Francesco de Brugis: l'Antiphonarium e il Graduale secundum morem sancte Romanae ecclesie (Venezia, Lucantonio Giunta, 1503 e 1500). Al tempo di Sisto IV i canti si ispiravano certamente all'ufficio di L. Nogarolo, ma è assai probabile che nei primi anni dell'istituzione della festa convivessero più tradizioni musicali. Le cronache confermano che Sisto IV soleva celebrare la festa nella basilica di San Pietro, eseguendo l'ufficio (la vigilia), poi la messa al mattino e, nel pomeriggio, una processione lo conduceva alla chiesa di Santa Maria del Popolo, dove era solito recitare una preghiera, probabilmente la stessa a lui attribuita, Ave sanctissima Maria. Nella basilica di San Pietro Sisto IV aveva commissionato la realizzazione di una cappella dedicata all'Immacolata Concezione dotata d'un coro di dieci cantori che garantivano la musica nel servizio divino. Il progetto del papa francescano mirava a far in modo che le due più importanti istituzioni musicali della Chiesa fossero vincolate al culto mariano: la cappella Sistina (cappella privata del pontefice) fu consacrata all'Assunzione della Vergine, mentre la cappella di San Pietro all'Immacolata Concezione. Per l'affermazione del culto in ambito devozionale, agì con grande efficacia la preghiera Ave sanctissima Maria, legata alla devozione dell'immagine dell'Immacolata. Le immagini furono, in effetti, uno strumento di particolare importanza nella strategia del pontefice. In esse la musica entrò dapprima con l'evocazione delle antifone e della preghiera, citate nei cartigli e nei bordi dei dipinti, poi attraverso la figura di re David (rappresentante della stirpe di Maria), nelle danze di angeli e, infine, con l'adozione di alcuni elementi iconografici propri dell'Assunzione.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.