L’emergenza sanitaria in Italia ha colpito molto tutta la popolazione; in modo più severo chi si è trovato a dover gestire il carico delle fragilità spesso in dolorosa solitudine a causa dell’isolamento e del distanziamento. Nell’ambito universalmente “specifico” dell’inclusione una prima riflessione può derivare dall’aver visto i concetti di ben-essere e di salute riproporsi principalmente nella loro dimensione bio-medica, a scapito dei fattori contestuali; una seconda riflessione, collegata alla precedente, può riguardare i limiti che questo periodo ha evidenziato dei concetti di indipendenza e di auto-sufficienza, spesso implicitamente associati al più antropologico ed educativo concetto di autonomia. La fragilità e la dipendenza, costitutive di ciascuno in quanto essere umano, si pensa dovrebbero essere rimesse al centro del ragionamento pedagogico e nel cuore di pratiche educative e didattiche dialogiche, comunitarie, inclusive. La scuola a settembre dovrà valutare nuovamente i temi centrali del proprio processo di apprendimento-insegnamento: partire dall’esperienza vissuta e dal sapere costruito in questi mesi dai ragazzi, tematizzare la “disabilità” che si è esperita, come privazione di opportunità e di libertà, potrebbe essere un modo per partecipare ad una semina inclusiva che accomuna ciascuno pur nelle differenze, per imparare ad abitare il mondo con autonomia e incompiutezza.
Determinarsi "allelon": imparare ad abitare il mondo con autonomia e incompiutezza.
E. , Zorzi
2020
Abstract
L’emergenza sanitaria in Italia ha colpito molto tutta la popolazione; in modo più severo chi si è trovato a dover gestire il carico delle fragilità spesso in dolorosa solitudine a causa dell’isolamento e del distanziamento. Nell’ambito universalmente “specifico” dell’inclusione una prima riflessione può derivare dall’aver visto i concetti di ben-essere e di salute riproporsi principalmente nella loro dimensione bio-medica, a scapito dei fattori contestuali; una seconda riflessione, collegata alla precedente, può riguardare i limiti che questo periodo ha evidenziato dei concetti di indipendenza e di auto-sufficienza, spesso implicitamente associati al più antropologico ed educativo concetto di autonomia. La fragilità e la dipendenza, costitutive di ciascuno in quanto essere umano, si pensa dovrebbero essere rimesse al centro del ragionamento pedagogico e nel cuore di pratiche educative e didattiche dialogiche, comunitarie, inclusive. La scuola a settembre dovrà valutare nuovamente i temi centrali del proprio processo di apprendimento-insegnamento: partire dall’esperienza vissuta e dal sapere costruito in questi mesi dai ragazzi, tematizzare la “disabilità” che si è esperita, come privazione di opportunità e di libertà, potrebbe essere un modo per partecipare ad una semina inclusiva che accomuna ciascuno pur nelle differenze, per imparare ad abitare il mondo con autonomia e incompiutezza.Pubblicazioni consigliate
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