I Cittadini Salfi, Mocini e Pederzoli: tre autori teatrali tra governo provvisorio e Cisalpina.

Dopo circa tre secoli e mezzo dalla dedizione alla Serenissima Repubblica di Venezia, con la cosiddetta «Presa del Broletto» il 18 marzo 1797, si inaugura anche a Brescia la stagione repubblicana. Tra le prime preoccupazioni del governo provvisorio che venne costituendosi in città, e che ne resse le sorti sino all’ingresso nella Repubblica Cisalpina (20 novembre 1797), vi fu quella dell’istruzione del popolo. Immediatamente, le autorità rivolsero la propria attenzione alla vecchia istituzione teatrale, riferimento cittadino sin dal XVII secolo, tentando di piegarla alle esigenze del nuovo regime. Accanto al problema della riforma delle vecchie strutture del mondo dello spettacolo d’antico regime, si pose da subito la questione dell’aggiornamento dei repertori, spingendo alcuni tra i personaggi più attivi politicamente a cimentarsi direttamente nella composizione di pièce adatte alle nuove finalità entro cui le scene dovevano essere inserite.