Recenti campagne di indagine su manoscritti poco noti o del tutto inediti della Biblioteca del Museo Correr di Venezia hanno portato alla luce un gruppo di codici che, per la presenza nel calendario delle feste della santa Croce e di sant’Atanasio, nonché di miniature raffiguranti i due soggetti, sono riconducibili al monastero benedettino femminile non più esistente di Santa Croce della Giudecca. Il cenobio, ove risiedeva una comunità virtuosa guidata nella metà del Quattrocento dalla beata Eufemia Giustinian, accolse nel 1455 le reliquie di sant’Atanasio, trafugate da Costantinopoli all’indomani della caduta dell’Impero Romano d’Oriente. I codici rintracciati, quando miniati, si segnalano per corredi figurati riconducibili al milieu artistico veneziano del XV secolo, e presentano testi di varia natura, tra cui alcuni legati al culto di Atanasio, altri riportanti cronache che aprono interessanti spaccati di vita della comunità giudecchina. Il gruppo di ricerca di Storia della Miniatura dell’Università di Padova si sta dunque dedicando allo studio dei codici rinvenuti, all’individuazione di altri manoscritti con la medesima provenienza, e alla ricostruzione, per quanto possibile, della consistenza e della facies figurativa del patrimonio librario del cenobio, oggi disperso tra la Biblioteca Correr e la Biblioteca Marciana a Venezia, ma anche in altre Biblioteche nazionali e internazionali che il gruppo di ricerca sta via via identificando.
Libri da una biblioteca perduta: i codici di Santa Croce alla Giudecca
chiara ponchia
2022
Abstract
Recenti campagne di indagine su manoscritti poco noti o del tutto inediti della Biblioteca del Museo Correr di Venezia hanno portato alla luce un gruppo di codici che, per la presenza nel calendario delle feste della santa Croce e di sant’Atanasio, nonché di miniature raffiguranti i due soggetti, sono riconducibili al monastero benedettino femminile non più esistente di Santa Croce della Giudecca. Il cenobio, ove risiedeva una comunità virtuosa guidata nella metà del Quattrocento dalla beata Eufemia Giustinian, accolse nel 1455 le reliquie di sant’Atanasio, trafugate da Costantinopoli all’indomani della caduta dell’Impero Romano d’Oriente. I codici rintracciati, quando miniati, si segnalano per corredi figurati riconducibili al milieu artistico veneziano del XV secolo, e presentano testi di varia natura, tra cui alcuni legati al culto di Atanasio, altri riportanti cronache che aprono interessanti spaccati di vita della comunità giudecchina. Il gruppo di ricerca di Storia della Miniatura dell’Università di Padova si sta dunque dedicando allo studio dei codici rinvenuti, all’individuazione di altri manoscritti con la medesima provenienza, e alla ricostruzione, per quanto possibile, della consistenza e della facies figurativa del patrimonio librario del cenobio, oggi disperso tra la Biblioteca Correr e la Biblioteca Marciana a Venezia, ma anche in altre Biblioteche nazionali e internazionali che il gruppo di ricerca sta via via identificando.File | Dimensione | Formato | |
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