L'articolo esplora l'origine e lo sviluppo delle "Macchine inutili" di Bruno Munari, una serie di opere iniziata negli anni '30 che segna il passaggio dell'artista dal futurismo all'astrattismo. Attraverso l'analisi di documenti d'epoca e dichiarazioni dell'artista, si ricostruisce l'evoluzione di queste creazioni, da prime versioni polimateriche influenzate dal futurismo a strutture geometriche astratte. L'articolo evidenzia come le Macchine inutili rappresentino un tentativo di "liberare le forme astratte dal dipinto", trasformandole in oggetti tridimensionali mobili che interagiscono con l'ambiente. Si sottolinea il ruolo di queste opere nel superamento delle tradizionali categorie artistiche e nell'anticipazione di tendenze future come l'arte programmata. L'autore colloca le Macchine inutili nel contesto artistico italiano dell'epoca, evidenziando le connessioni con altri artisti e movimenti, e ne analizza il significato concettuale come oggetti "inutili" ma capaci di evocare fenomeni naturali e stimolare la fantasia dell'osservatore.
Liberare le forme astratte dal dipinto. Sull’origine delle "Macchine inutili" di Bruno Munari
Guido Bartorelli
2022
Abstract
L'articolo esplora l'origine e lo sviluppo delle "Macchine inutili" di Bruno Munari, una serie di opere iniziata negli anni '30 che segna il passaggio dell'artista dal futurismo all'astrattismo. Attraverso l'analisi di documenti d'epoca e dichiarazioni dell'artista, si ricostruisce l'evoluzione di queste creazioni, da prime versioni polimateriche influenzate dal futurismo a strutture geometriche astratte. L'articolo evidenzia come le Macchine inutili rappresentino un tentativo di "liberare le forme astratte dal dipinto", trasformandole in oggetti tridimensionali mobili che interagiscono con l'ambiente. Si sottolinea il ruolo di queste opere nel superamento delle tradizionali categorie artistiche e nell'anticipazione di tendenze future come l'arte programmata. L'autore colloca le Macchine inutili nel contesto artistico italiano dell'epoca, evidenziando le connessioni con altri artisti e movimenti, e ne analizza il significato concettuale come oggetti "inutili" ma capaci di evocare fenomeni naturali e stimolare la fantasia dell'osservatore.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Bartorelli_SA SINTESI ASTRATTA Stefano Setti 2.pdf
Accesso riservato
Tipologia:
Published (Publisher's Version of Record)
Licenza:
Accesso privato - non pubblico
Dimensione
184.33 kB
Formato
Adobe PDF
|
184.33 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.