Nella società della mobilità globale e delle migrazioni ricorsive, non c’è più solo la questione della profonda mutazione della funzione di accoglienza dell’altro, che si trasforma da mezzo a fine. C’è più in radice il problema di cosa diventa il singolo nel mentre apprende a vivere per entro una società globale. Se la mobilità, con la conseguente relazionalità interculturale che essa implica, è innanzitutto esperienza di ascolto, dialogo tra culture diverse, scambio di stili cognitivi, sapere condiviso, essa crea una conoscenza diffusa che lentamente trasforma il modo di pensare e di essere di ciascuno di noi, dentro la società della comunicazione e dell’interazione. E così ogni spazio di comunicazione, è potenzialmente un contesto culturale. La sua trasformazione formativa, il suo valore aggiunto, matura quando esso diventa luogo dell’autonomia per ciascuno degli interlocutori di quello spazio; quando cioè matura quello spazio di transazioni tra individuo e ambiente, di dinamiche strutturanti la comunicazione che comporta mutamenti sia per il primo che per il secondo. Il valore formativo che si ottiene è dato proprio dal fatto che si generano allargamenti ricorsivi alla comunicazione stessa, rendendo così quello spazio un contesto culturale allargato. Il volume introduce alcuni essenziali scenari di cambiamento e di pratiche formative connesse all’imminente presenza di diversità culturale, tentando di mettere in discussione elementi caratterizzanti discorsi e pratiche della ricerca pedagogica nel settore. L'esplorazione concettuale apre, infine, uno spazio euristico per la ricerca educativa e la pratica professionale del formatore. L'opera vuole pertanto costituirsi come ambito critico, come testo aperto che cerca il proprio completamento attraverso la conversazione con figure della comunità di ricerca e di pratica professionale formativa. Pertanto propone il nuovo costrutto di contesto culturale allargato come strumento di mediazione per nuove esperienze e riflessioni idonee ad intercettare fenomeni transculturali che oggi qualificano ogni innovazione formativa mirante all'inclusione socio-culturale.
Apprendere in Contesti Culturali Allargati. Formazione e Globalizzazione
Raffaghelli J
2012
Abstract
Nella società della mobilità globale e delle migrazioni ricorsive, non c’è più solo la questione della profonda mutazione della funzione di accoglienza dell’altro, che si trasforma da mezzo a fine. C’è più in radice il problema di cosa diventa il singolo nel mentre apprende a vivere per entro una società globale. Se la mobilità, con la conseguente relazionalità interculturale che essa implica, è innanzitutto esperienza di ascolto, dialogo tra culture diverse, scambio di stili cognitivi, sapere condiviso, essa crea una conoscenza diffusa che lentamente trasforma il modo di pensare e di essere di ciascuno di noi, dentro la società della comunicazione e dell’interazione. E così ogni spazio di comunicazione, è potenzialmente un contesto culturale. La sua trasformazione formativa, il suo valore aggiunto, matura quando esso diventa luogo dell’autonomia per ciascuno degli interlocutori di quello spazio; quando cioè matura quello spazio di transazioni tra individuo e ambiente, di dinamiche strutturanti la comunicazione che comporta mutamenti sia per il primo che per il secondo. Il valore formativo che si ottiene è dato proprio dal fatto che si generano allargamenti ricorsivi alla comunicazione stessa, rendendo così quello spazio un contesto culturale allargato. Il volume introduce alcuni essenziali scenari di cambiamento e di pratiche formative connesse all’imminente presenza di diversità culturale, tentando di mettere in discussione elementi caratterizzanti discorsi e pratiche della ricerca pedagogica nel settore. L'esplorazione concettuale apre, infine, uno spazio euristico per la ricerca educativa e la pratica professionale del formatore. L'opera vuole pertanto costituirsi come ambito critico, come testo aperto che cerca il proprio completamento attraverso la conversazione con figure della comunità di ricerca e di pratica professionale formativa. Pertanto propone il nuovo costrutto di contesto culturale allargato come strumento di mediazione per nuove esperienze e riflessioni idonee ad intercettare fenomeni transculturali che oggi qualificano ogni innovazione formativa mirante all'inclusione socio-culturale.Pubblicazioni consigliate
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