Relazioni e cambiamento: Alle origini della psicologia di comunità

La storia della psicologia di comunità ci mostra chiaramente come essa, sin dalle origini si configuri come «un’area di ricerca e di intervento sui problemi umani e sociali che si rivolge eminentemente alla loro interfaccia tra la sfera individuale e la sfera collettiva, tra la sfera psicologica e quella sociale», tra il clinico – inteso come atteggiamento intellettuale di base dello psicologo – e il sociale. L’analisi delle sue origini e del suo sviluppo storico mostrano bene come e perché la psicologia di comunità possa esser definita come un approccio che si connota per una peculiare attenzione ai legami sociali, come base per avviare processi psico-sociali volti a produrre cambiamento. Il cum della sua radice si è tradotto coerentemente nella modalità di lavoro che vede gli psicologi di comunità operare non ‘su’ o ‘per’ gli altri, ma ‘con’ gli altri, nel riconoscimento del valore dell’altro e della differenza come anche di una comune natura umana e di un destino comune.