Traumatology is a very important part of avian medicine, specially for raptor where the ability to fly is a life threatening condition. The aims of actual methods of wings fracture treatment in this species is to achieve a perfect bone rotational and longitudinal alignment and also to maintain a normal bone length to permits a functional return to fly. The actual methods of radius and ulna fractures consist on application of a IM pins in tie-in configuration with a external fixators, but for the weight of the means of fixation there are real risk of implant failure. The technique used in this study is performed by the anatomical connection between the rachis of the secondary remiges and the periostium of the bone, to give more stability and minor weight to the implant. 15 raptors of different size were treated by this method and 13 of them have shown a fibrous callus formation before 15 day and they were able to fly 65 days from surgical reduction of the fracture. This method have revealed cheaper and more simply to do if compared with other utilized to treat analogue fracture.
La traumatologia è una branca molto importante della medicina aviare, specialmente nei rapaci per i quali il volo è una condizione essenziale alla sopravvivenza. Gli attuali metodi di trattamento delle fratture delle ali in queste specie hanno l’obiettivo di ottenere un buon allineamento longitudinale e rotazionale dell’arto, nonché di mantenere la lunghezza del segmento osseo per garantire il ritorno al volo. Le attuali tecniche di riduzione delle fratture del radio e dell’ulna prevedono l’uso di fissatori esterni in configurazione tie-in con un chiodo centromidollare, ma per il peso eccessivo dei mezzi di stabilizzazione delle frattura e della barra di connessione vi sono rischi concreti di cedimento dell’impianto. La tecnica oggetto del presente studio sfrutta la naturale connessione anatomica tra periostio e calamo delle remiganti secondarie per fornire maggiore stabilità e minore peso dell’impianto. Nel presente studio sono stati trattati in totale 15 soggetti con frattura di radio ed ulna e clinicamente sani, 13 dei quali hanno dimostrato la formazione di un callo fibroso entro il 15 giorni dall’intervento e il ritorno al volo entro i 65 giorni dall’intervento. Non solo questa tecnica si è rivelata meno dispendiosa e più semplice da applicare, ma anche più efficace delle tecniche sinora presentate in letteratura.
Applicazione di una nuova tecnica per il trattamento delle fratture radio-ulnari nei rapaci / Bedin, M. - (2010 Jan 31).
Applicazione di una nuova tecnica per il trattamento delle fratture radio-ulnari nei rapaci
Bedin, M
2010
Abstract
La traumatologia è una branca molto importante della medicina aviare, specialmente nei rapaci per i quali il volo è una condizione essenziale alla sopravvivenza. Gli attuali metodi di trattamento delle fratture delle ali in queste specie hanno l’obiettivo di ottenere un buon allineamento longitudinale e rotazionale dell’arto, nonché di mantenere la lunghezza del segmento osseo per garantire il ritorno al volo. Le attuali tecniche di riduzione delle fratture del radio e dell’ulna prevedono l’uso di fissatori esterni in configurazione tie-in con un chiodo centromidollare, ma per il peso eccessivo dei mezzi di stabilizzazione delle frattura e della barra di connessione vi sono rischi concreti di cedimento dell’impianto. La tecnica oggetto del presente studio sfrutta la naturale connessione anatomica tra periostio e calamo delle remiganti secondarie per fornire maggiore stabilità e minore peso dell’impianto. Nel presente studio sono stati trattati in totale 15 soggetti con frattura di radio ed ulna e clinicamente sani, 13 dei quali hanno dimostrato la formazione di un callo fibroso entro il 15 giorni dall’intervento e il ritorno al volo entro i 65 giorni dall’intervento. Non solo questa tecnica si è rivelata meno dispendiosa e più semplice da applicare, ma anche più efficace delle tecniche sinora presentate in letteratura.File | Dimensione | Formato | |
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