Il quadro offerto dalle testimonianze pittoriche di età romana dell'VIII Regio augustea si presentava fortemente condizionato dalla limitata conservazione degli edifici di provenienza, nonché dalla frammentarietà dei reperti. Nonostante l’edizione di alcuni nuclei significativi di intonaci dipinti, mancava, difatti, uno studio di sintesi che permettesse di valutare in maniera organica la documentazione pittorica del territorio. Date queste premesse, nell’ambito del progetto TECT, avviato con l’obiettivo di realizzare una banca dati che raccogliesse le attestazioni pittoriche dell’area cisalpina, sono stati intrapresi il censimento e la documentazione sistematica dei contesti emiliano-romagnoli, lungo un arco cronologico compreso tra il I sec. a.C. e il III sec. d.C., con una particolare attenzione per il comparto meridionale della regione e la città di Ariminum. Fasi principali del lavoro, interessato da un lato al riesame di quanto già pubblicato, dall’altro allo studio di una parte delle pitture inedite, sono state l’analisi autoptica e la documentazione fotografica dei frammenti, la ricerca d’archivio finalizzata a ricostruirne il contesto di provenienza e le modalità di rinvenimento, e la ricostruzione informatizzate dei motivi/sistemi decorativi. Attraverso lo studio stilistico, tecnico e cronologico dei rivestimenti parietali, è stato quindi possibile delineare lo sviluppo della produzione pittorica della regione in relazione al comparto centro-italico e al resto della Cisalpina.

The overall picture of the surviving evidence of Roman wall painting from the Regio VIII has been influenced heavily both by its fragmentary state and the poor condition of preservation of the buildings which yielded the evidence. Despite some remarkable groups of materials had been already published, a comprehensive study on the painting production of the region was still lacking. With this purpose, within the TECT project, aiming to create a database of the evidences from the Cisalpine area, a survey of this less known heritage was undertaken between the I century BC and the III century AD, focusing on the South of the region and the city of Ariminum. Both published and unknown sites and materials have been taken into consideration in a research entailing first-hand examination of paintings, new photographic and photogrammetric documentation, the study of archive records, integrative graphic reconstruction of the decorative systems. The study of stylistic, chronological and technical features of the painting evidence has enabled to define the evolution of the local painting production, in comparison with the evidence known from the Central and Northen Italy.

La pittura romana nella VIII Regio. Studio e ricomposizione degli intonaci dipinti / Fagioli, Francesca. - (2019 Mar 06).

La pittura romana nella VIII Regio. Studio e ricomposizione degli intonaci dipinti

Fagioli, Francesca
2019

Abstract

The overall picture of the surviving evidence of Roman wall painting from the Regio VIII has been influenced heavily both by its fragmentary state and the poor condition of preservation of the buildings which yielded the evidence. Despite some remarkable groups of materials had been already published, a comprehensive study on the painting production of the region was still lacking. With this purpose, within the TECT project, aiming to create a database of the evidences from the Cisalpine area, a survey of this less known heritage was undertaken between the I century BC and the III century AD, focusing on the South of the region and the city of Ariminum. Both published and unknown sites and materials have been taken into consideration in a research entailing first-hand examination of paintings, new photographic and photogrammetric documentation, the study of archive records, integrative graphic reconstruction of the decorative systems. The study of stylistic, chronological and technical features of the painting evidence has enabled to define the evolution of the local painting production, in comparison with the evidence known from the Central and Northen Italy.
6-mar-2019
Il quadro offerto dalle testimonianze pittoriche di età romana dell'VIII Regio augustea si presentava fortemente condizionato dalla limitata conservazione degli edifici di provenienza, nonché dalla frammentarietà dei reperti. Nonostante l’edizione di alcuni nuclei significativi di intonaci dipinti, mancava, difatti, uno studio di sintesi che permettesse di valutare in maniera organica la documentazione pittorica del territorio. Date queste premesse, nell’ambito del progetto TECT, avviato con l’obiettivo di realizzare una banca dati che raccogliesse le attestazioni pittoriche dell’area cisalpina, sono stati intrapresi il censimento e la documentazione sistematica dei contesti emiliano-romagnoli, lungo un arco cronologico compreso tra il I sec. a.C. e il III sec. d.C., con una particolare attenzione per il comparto meridionale della regione e la città di Ariminum. Fasi principali del lavoro, interessato da un lato al riesame di quanto già pubblicato, dall’altro allo studio di una parte delle pitture inedite, sono state l’analisi autoptica e la documentazione fotografica dei frammenti, la ricerca d’archivio finalizzata a ricostruirne il contesto di provenienza e le modalità di rinvenimento, e la ricostruzione informatizzate dei motivi/sistemi decorativi. Attraverso lo studio stilistico, tecnico e cronologico dei rivestimenti parietali, è stato quindi possibile delineare lo sviluppo della produzione pittorica della regione in relazione al comparto centro-italico e al resto della Cisalpina.
VIII Regio Pittura romana / Roman paintings Pittura frammentaria / fragmentary paintings Edilizia domestica / Domestic architecture
La pittura romana nella VIII Regio. Studio e ricomposizione degli intonaci dipinti / Fagioli, Francesca. - (2019 Mar 06).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3426848
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