The research aims to examine the impact of Legislative Decree 231/2001, which has established a regulation of criminal compliance and liability of corporations, on the responsibility for the omission to prevent crimes of the members of corporate bodies entrusted to adopt and put into effects compliance programs, and to monitor the operation of such programs. The first part of the thesis contains a doctrinal analysis, which intends to define the requirements of omission to act, with particular attention to the “duty to act” as a criterion of equivalence between the commission of a crime and the failure to prevent the commission of a crime. In the light of the results achieved, the second part of the thesis attempt to reconstruct the case law about the powers of the corporate controllers to prevent the commission of crimes within the management of corporations. Eventually the thesis monitors how Legislative Decree 231/2001 has modified the dynamics of corporate controls with the introduction of a system of criminal compliance, that is a set of duties of corporations aimed at the prevention of crimes committed in their interest or benefit by their members. The research also features profiles of comparison with the US system of corporate criminal liability, which has inspired the italian system, and with the German system, since the German legislation, doctrine and jurisprudence have a leading role in the conceptualization of the responsibility for omission to act.
La ricerca si propone di comprendere quale impatto abbia avuto l’adozione del d.lgs. 231/2001, introduttivo di una disciplina di criminal compliance e della responsabilità ex crimine degli enti, sulla sfera di responsabilità penale per omesso impedimento dell’altrui reato, in capo ai membri degli organi societari incaricati dell’adozione ed attuazione dei compliance programs e della sorveglianza sul relativo funzionamento. Si cercherà di rispondere al quesito dapprima attraverso una premessa dogmatica, volta a definire i presupposti del reato omissivo improprio, con particolare attenzione all’istituto della posizione di garanzia, quale criterio di equivalenza tra la commissione dell’evento tipico di una fattispecie criminosa e il suo mancato impedimento. Alla luce dei risultati raggiunti, si tenterà di ricostruire la posizione dei membri dei principali organi di controllo rispetto all’impedimento di reati commessi nell’ambito della gestione societaria, sondando gli orientamenti giurisprudenziali in materia. Infine si verificherà in che modo il d.lgs. 231/2001 è intervenuto nella sistematica dei controlli societari, introducendo un sistema di criminal compliance, ovvero di doveri di organizzazione degli enti, volti alla prevenzione di reati commessi nel loro interesse o vantaggio da intranei. L’indagine sarà arricchita da profili di comparazione con l’ordinamento statunitense, per quanto riguarda al sistema di responsabilità da reato degli enti ivi adottato e a cui il legislatore italiano si è espressamente ispirato, e con quello tedesco, il cui “panorama” legislativo, dottrinale e giurisprudenziale ha svolto un ruolo dominante nella ricostruzione della responsabilità commissiva per omissione
Controlli societari e posizioni di garanzia. Un'indagine alla luce del d.lgs. 231/2001 / Molinaro, Claudia. - (2016 Jan 31).
Controlli societari e posizioni di garanzia. Un'indagine alla luce del d.lgs. 231/2001
Molinaro, Claudia
2016
Abstract
La ricerca si propone di comprendere quale impatto abbia avuto l’adozione del d.lgs. 231/2001, introduttivo di una disciplina di criminal compliance e della responsabilità ex crimine degli enti, sulla sfera di responsabilità penale per omesso impedimento dell’altrui reato, in capo ai membri degli organi societari incaricati dell’adozione ed attuazione dei compliance programs e della sorveglianza sul relativo funzionamento. Si cercherà di rispondere al quesito dapprima attraverso una premessa dogmatica, volta a definire i presupposti del reato omissivo improprio, con particolare attenzione all’istituto della posizione di garanzia, quale criterio di equivalenza tra la commissione dell’evento tipico di una fattispecie criminosa e il suo mancato impedimento. Alla luce dei risultati raggiunti, si tenterà di ricostruire la posizione dei membri dei principali organi di controllo rispetto all’impedimento di reati commessi nell’ambito della gestione societaria, sondando gli orientamenti giurisprudenziali in materia. Infine si verificherà in che modo il d.lgs. 231/2001 è intervenuto nella sistematica dei controlli societari, introducendo un sistema di criminal compliance, ovvero di doveri di organizzazione degli enti, volti alla prevenzione di reati commessi nel loro interesse o vantaggio da intranei. L’indagine sarà arricchita da profili di comparazione con l’ordinamento statunitense, per quanto riguarda al sistema di responsabilità da reato degli enti ivi adottato e a cui il legislatore italiano si è espressamente ispirato, e con quello tedesco, il cui “panorama” legislativo, dottrinale e giurisprudenziale ha svolto un ruolo dominante nella ricostruzione della responsabilità commissiva per omissioneFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
molinaro_claudia_tesi.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Tesi di dottorato
Licenza:
Non specificato
Dimensione
2.87 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.87 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.