This analysis is focused on written texts written by pupils in the last year of primary school. An experimental method was implements and data elicited to reduce the variables liable to lead to language differences in texts. The research involved 10 groups of pupils attending primary schools in the Municipality of Trieste. Almost 200 texts were collected, entitled “Describe the Best Day Ever Spent with Your Classmates”, along with data describing informants and their school environment. From the methodological viewpoint, the study combines the qualitative approach (which remains the core of the survey) and quantitative approach, which allowed to support the analysis with objective data and challenge preconceived opinions. The analysis was conducted according to a descriptive methodology aimed at investigating text structures and language use without resorting to the traditional comparison and contrast with the established grammar norms of Italian. The first part of the thesis illustrates the interrelation of the Italian language, school and modern society and discusses the methodology implemented in collecting data, the characteristics of informants and the context of the survey. Data are reported on the languages spoken by the pupils, their cultural consumption, their parents’ jobs. As regards the school environment, data are provided about teachers and the didactic tools used. The second part of the thesis deals with the analysis of the text corpus. At first, it focuses on contents and the presence of a range of functions within texts (mainly the narrative and descriptive functions); then it moves on to text structures by analysing and classifying opening and closing strategies, the sequence of information blocks (if any), the use of punctuation and cohesive resources (in particular, the use of linking words). In addition, the texts were considered as narrative tests, in which the placement in time of narrated events plays a major role. The available literature on tenses in narrative texts (both written and oral texts produced by adults and children in pre-school age) allowed developing a specific method to analyse the tenses of the indicative mood in the text corpus. Consequently, texts were classified according to the presence or absence of: changes in the main narrative tense, other tenses in opening and closing passages, references to backward and forward shifts as compared to the main narrative tense. This method led to a thorough analysis of the usage of the main tenses of the indicative mood in the texts included in the corpus: passato prossimo, passato remoto, presente, imperfetto and trapassato prossimo. This research produced methodological, theoretical and didactic results. From the methodological viewpoint, an analysis based on texts rather than conducted on texts proves effective, since it leads to a better understanding of how texts function; in addition, it shows that certain features that are traditionally considered mere mistakes actually are the result of the pupils’ intuition. From the theoretical viewpoint, a language register is analysed that may be termed “learners’ Italian” and differs from both “Italian taught at school” and “interlanguage”. From the didactic viewpoint, the need emerges for teachers to take into account the fragmented and unidirectional planning and revision of texts by pupils; those factors explain variants that would otherwise remain unclear and are liable to produce more effective corrections and didactic approaches.
Obiettivo del presente lavoro è l'analisi di testi scritti a scuola da alunni dell'ultimo anno della scuola primaria. È stato usato il metodo sperimentale con dati elicitati per restringere le variabili che avrebbero potuto causare differenze linguistiche nei testi. La ricerca ha riguardato 10 classi di scuole primarie del Comune di Trieste. Sono stati quindi raccolti quasi 200 testi rispondenti al titolo “Racconta il giorno più bello che hai passato con la tua classe” e una serie di dati per la descrizione dei soggetti del campione e del contesto scolastico. Da un punto di vista metodologico il lavoro intreccia la prospettiva qualitativa (sempre al centro dell'indagine) con quella quantitativa, che ha consentito di supportare con dati oggettivi le considerazioni proposte e di mettere in discussione alcuni preconcetti. L'analisi è impostata secondo una prospettiva descrittiva, volta a indagare il funzionamento dei testi in modo autonomo rispetto al consueto confronto con la lingua standard. Nella prima parte del lavoro di tesi si evidenzia il rapporto tra lingua italiana, scuola e società contemporanea e si rende conto della metodologia della raccolta dei dati, delle caratteristiche dei soggetti che li hanno prodotti e del contesto. Sono quindi riportati dati sulle lingue conosciute dagli alunni, sui loro consumi culturali, sulle professioni delle famiglie. Riguardo al contesto scolastico viene reso conto dei dati sulle insegnanti e sugli strumenti didattici utilizzati. Nella seconda parte della tesi viene condotta l'analisi del corpus testuale. Il primo approccio riguarda i contenuti e la presenza di determinate funzioni all'interno dei testi (narrativa e descrittiva); segue quindi all'analisi della strutturazione dei testi attraverso l'osservazione e la classificazione delle strategie di apertura e chiusura, dell'eventuale suddivisione in blocchi informativi, degli usi interpuntivi e dei meccanismi di coesione (in particolare l'uso dei connettivi). In un secondo momento i testi sono considerati come testi narrativi, per i quali è fondamentale il parametro della scansione temporale degli eventi narrati. A partire da alcuni studi sul tempo del verbo in testi narrativi (sia scritti che orali, sia di adulti che di bambini in età pre-scolare) è stato possibile costruire una metodologia specifica per l'analisi dei tempi dell'indicativo nei testi del corpus. La metodologia ha portato a una classificazione a seconda del tempo narrativo principale presente in ciascun testo. Ulteriori piani di classificazione sono legati alla presenza o meno di: modificazioni del tempo narrativo principale, altri tempi agli estremi dei testi, riferimenti a rapporti di anteriorità o posteriorità rispetto al tempo narrativo principale. Il metodo adottato ha permesso di analizzare nel dettaglio gli usi dei principali tempi dell'indicativo nei testi del corpus: passato prossimo, passato remoto, presente, imperfetto e trapassato prossimo. I risultati che emergono dalla ricerca sono di tipo metodologico, teorico e didattico. Dal punto di vista metodologico è possibile vedere la produttività di un'analisi che, partendo dai testi anziché svolgersi sui testi, permette non solo di comprendere meglio il loro funzionamento, ma anche di riconoscere come intuizioni degli apprendenti usi che spesso vengono classificati esclusivamente come errori. Dal punto di vista teorico viene proposta all'analisi una varietà linguistica chiamata “italiano dell'apprendimento”, che si differenzia sia dall'“italiano scolastico” che dall'“interlingua”. Dal punto di vista didattico, infine, viene sottolineata la necessità da parte degli insegnanti di tenere conto della pianificazione e revisione unidirezionali e frammentate presenti nei testi degli studenti, fattori che spiegano alcune variazioni altrimenti incomprensibili e che, se considerati, permettono di proporre correzioni e interventi didattici più efficaci.
Testualità e temporalità negli elaborati scolastici al termine della scuola primaria / Ujcich, Veronica. - (2010 Jan).
Testualità e temporalità negli elaborati scolastici al termine della scuola primaria
Ujcich, Veronica
2010
Abstract
Obiettivo del presente lavoro è l'analisi di testi scritti a scuola da alunni dell'ultimo anno della scuola primaria. È stato usato il metodo sperimentale con dati elicitati per restringere le variabili che avrebbero potuto causare differenze linguistiche nei testi. La ricerca ha riguardato 10 classi di scuole primarie del Comune di Trieste. Sono stati quindi raccolti quasi 200 testi rispondenti al titolo “Racconta il giorno più bello che hai passato con la tua classe” e una serie di dati per la descrizione dei soggetti del campione e del contesto scolastico. Da un punto di vista metodologico il lavoro intreccia la prospettiva qualitativa (sempre al centro dell'indagine) con quella quantitativa, che ha consentito di supportare con dati oggettivi le considerazioni proposte e di mettere in discussione alcuni preconcetti. L'analisi è impostata secondo una prospettiva descrittiva, volta a indagare il funzionamento dei testi in modo autonomo rispetto al consueto confronto con la lingua standard. Nella prima parte del lavoro di tesi si evidenzia il rapporto tra lingua italiana, scuola e società contemporanea e si rende conto della metodologia della raccolta dei dati, delle caratteristiche dei soggetti che li hanno prodotti e del contesto. Sono quindi riportati dati sulle lingue conosciute dagli alunni, sui loro consumi culturali, sulle professioni delle famiglie. Riguardo al contesto scolastico viene reso conto dei dati sulle insegnanti e sugli strumenti didattici utilizzati. Nella seconda parte della tesi viene condotta l'analisi del corpus testuale. Il primo approccio riguarda i contenuti e la presenza di determinate funzioni all'interno dei testi (narrativa e descrittiva); segue quindi all'analisi della strutturazione dei testi attraverso l'osservazione e la classificazione delle strategie di apertura e chiusura, dell'eventuale suddivisione in blocchi informativi, degli usi interpuntivi e dei meccanismi di coesione (in particolare l'uso dei connettivi). In un secondo momento i testi sono considerati come testi narrativi, per i quali è fondamentale il parametro della scansione temporale degli eventi narrati. A partire da alcuni studi sul tempo del verbo in testi narrativi (sia scritti che orali, sia di adulti che di bambini in età pre-scolare) è stato possibile costruire una metodologia specifica per l'analisi dei tempi dell'indicativo nei testi del corpus. La metodologia ha portato a una classificazione a seconda del tempo narrativo principale presente in ciascun testo. Ulteriori piani di classificazione sono legati alla presenza o meno di: modificazioni del tempo narrativo principale, altri tempi agli estremi dei testi, riferimenti a rapporti di anteriorità o posteriorità rispetto al tempo narrativo principale. Il metodo adottato ha permesso di analizzare nel dettaglio gli usi dei principali tempi dell'indicativo nei testi del corpus: passato prossimo, passato remoto, presente, imperfetto e trapassato prossimo. I risultati che emergono dalla ricerca sono di tipo metodologico, teorico e didattico. Dal punto di vista metodologico è possibile vedere la produttività di un'analisi che, partendo dai testi anziché svolgersi sui testi, permette non solo di comprendere meglio il loro funzionamento, ma anche di riconoscere come intuizioni degli apprendenti usi che spesso vengono classificati esclusivamente come errori. Dal punto di vista teorico viene proposta all'analisi una varietà linguistica chiamata “italiano dell'apprendimento”, che si differenzia sia dall'“italiano scolastico” che dall'“interlingua”. Dal punto di vista didattico, infine, viene sottolineata la necessità da parte degli insegnanti di tenere conto della pianificazione e revisione unidirezionali e frammentate presenti nei testi degli studenti, fattori che spiegano alcune variazioni altrimenti incomprensibili e che, se considerati, permettono di proporre correzioni e interventi didattici più efficaci.File | Dimensione | Formato | |
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