This dissertation deals with a morphosyntactic process called Noun Incorporation, whereby a nominal component is compounded with a verbal component to yield a complex verbal stem. Special attention is paid to three distinctions which have received little attention in theoretical literature: the directionality alternation (i.e. the pre- or postverbal position of the nominal element), the adjacency alternation (i.e. the fact that preverbal Incorporated Nouns can occupy different slots in the verbal template, differing in their distance from the verbal root), and the free vs. bound dichotomy (whereby the compounded elements may or may not stand in a suppletive relationship with their corresponding free forms). Following Kayne’s (1994) Antisymmetry (but adopting a different cartography), the first alternation is derived from a distinction between incorporated XP nouns (preverbal) and X° nouns (postverbal): the linear order follows from the fact that the verbal root (which is argued to instantiate a complex XP) is blocked in its movement by an XP, but not by an X°. The other two distinctions are captured by a corollary of this hypothesis whereby the derivation is divided into three areas I call Morphological Phases: different configurations of the lowest one (corresponding to a root) determine the free/bound status of a component, whereas the higher ones (vP and the IP field) may give rise to two degrees of nonadjacent incorporation if the nominal component is an XP (i.e., if it is preverbal).

Questa tesi discute un processo morfosintattico detto incorporazione nominale, consistente nella fusione di un componente nominale e di un componente verbale e risultante nella formazione di un tema verbale complesso. Attenzione particolare viene dedicata a tre distinzioni poco osservate nella letteratura teorica: l’alternanza di direzionalità (cioè la posizione pre- o postverbale dell’elemento nominale), l’alternanza di adiacenza (cioè il fatto che i nomi incorporati preverbali occupino differenti posizioni nel complesso verbale, diverse nella distanza dalla radice verbale), e la dicotomia libero/legato (per cui gli elementi composti possono o no mostrare suppletivismo rispetto alle corrispondenti forme libere). Seguendo l’Antisimmetria di Kayne (1994), sebbene con una diversa cartografia, la prima alternanza è derivata da una distinzione tra nomi incorporati XP (preverbali) e X° (postverbali): l’ordine lineare deriva dal fatto che il movimento della radice verbale (che si ritiene consistere in XP complesso) viene bloccato da un XP, ma non da un X°. Le altre due distinzioni vengono colte grazie ad un corollario dell’ipotesi secondo cui la derivazione viene ad essere divisa in tre aree da me denominate Fasi Morfologiche: diverse configurazioni della fase più bassa (corrispondente ad una radice) determinano lo stato libero o legato di un componente, mentre quelle più alte (vP e il campo di IP) possono generare due gradi di incorporazione non-adiacente se il componente nominale è un XP (cioè se è preverbale).

Noun Incorporation: A New Theoretical Perspective / Muro, Alessio. - (2009 Jul).

Noun Incorporation: A New Theoretical Perspective

Muro, Alessio
2009

Abstract

Questa tesi discute un processo morfosintattico detto incorporazione nominale, consistente nella fusione di un componente nominale e di un componente verbale e risultante nella formazione di un tema verbale complesso. Attenzione particolare viene dedicata a tre distinzioni poco osservate nella letteratura teorica: l’alternanza di direzionalità (cioè la posizione pre- o postverbale dell’elemento nominale), l’alternanza di adiacenza (cioè il fatto che i nomi incorporati preverbali occupino differenti posizioni nel complesso verbale, diverse nella distanza dalla radice verbale), e la dicotomia libero/legato (per cui gli elementi composti possono o no mostrare suppletivismo rispetto alle corrispondenti forme libere). Seguendo l’Antisimmetria di Kayne (1994), sebbene con una diversa cartografia, la prima alternanza è derivata da una distinzione tra nomi incorporati XP (preverbali) e X° (postverbali): l’ordine lineare deriva dal fatto che il movimento della radice verbale (che si ritiene consistere in XP complesso) viene bloccato da un XP, ma non da un X°. Le altre due distinzioni vengono colte grazie ad un corollario dell’ipotesi secondo cui la derivazione viene ad essere divisa in tre aree da me denominate Fasi Morfologiche: diverse configurazioni della fase più bassa (corrispondente ad una radice) determinano lo stato libero o legato di un componente, mentre quelle più alte (vP e il campo di IP) possono generare due gradi di incorporazione non-adiacente se il componente nominale è un XP (cioè se è preverbale).
lug-2009
This dissertation deals with a morphosyntactic process called Noun Incorporation, whereby a nominal component is compounded with a verbal component to yield a complex verbal stem. Special attention is paid to three distinctions which have received little attention in theoretical literature: the directionality alternation (i.e. the pre- or postverbal position of the nominal element), the adjacency alternation (i.e. the fact that preverbal Incorporated Nouns can occupy different slots in the verbal template, differing in their distance from the verbal root), and the free vs. bound dichotomy (whereby the compounded elements may or may not stand in a suppletive relationship with their corresponding free forms). Following Kayne’s (1994) Antisymmetry (but adopting a different cartography), the first alternation is derived from a distinction between incorporated XP nouns (preverbal) and X° nouns (postverbal): the linear order follows from the fact that the verbal root (which is argued to instantiate a complex XP) is blocked in its movement by an XP, but not by an X°. The other two distinctions are captured by a corollary of this hypothesis whereby the derivation is divided into three areas I call Morphological Phases: different configurations of the lowest one (corresponding to a root) determine the free/bound status of a component, whereas the higher ones (vP and the IP field) may give rise to two degrees of nonadjacent incorporation if the nominal component is an XP (i.e., if it is preverbal).
polysynthesis, noun incorporation, mohawk, southern tiwa, chukchi, nuu-chah-nulth, yanomami
Noun Incorporation: A New Theoretical Perspective / Muro, Alessio. - (2009 Jul).
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