My research aims to investigate the role of Facebook users in the construction of the current “refugee crisis” representations. Although Social Networks Sites are recognized as spaces for expressing the public opinion and engaging in the public discussion, fewer Italian researches are focused on the contemporary refugee crisis representations that emerge from Facebook users. Since this, the focus of my research is to consider and analyze user comments as forms of articulating voices that show a part, often ignored, of the public opinion able to enrich the media representations. The empirical material is collected from 3 Facebook pages of Italian newspapers and their posts about the narration of the refugee crisis. These pages are one of the main common sources where people read news in their everyday life and they also represent a journalism in transition: in fact, they manifest the continuity between traditional forms of journalismand new ones, but at the same time they also represent a new way of expressing opinions through comments. Through the notion of degradation of the public sphere, the purpose is to critically reflect about the role of comments, trying to delineate a public sphere model that allow to include online participatory forms, which can on one side promote informed citizenry and collective reflection, on the other increase opinion radicalization, polarization and the spread of niche audiences. I have chosen a qualitative mixed approach (rather than a quantitative approach with a massive among of data) in order to deepen better discourses, metaphors, images that shape the representation of the migration crisis produced by users through their comments. I have mainly adopted a discursive approach based on discourses’ analysis, sometime integrated with features of critical discourse analysis frequently used to study racism discourse in media such as the press (Van Dijk). The most evident outcome of this preliminary exploration is the re-activation of rhetorics and discourses about migration phenomena previously stabilized in traditional media environment: this can be seen as a consequence of the hybrid media system where new media and traditional ones are integrated and influence each other. A vast part of public perception is the result of images, political discourses and slogans highly produced by the press and televisions. These results can confirm that the limits of the main patterns of journalistic information about migrations are reproduced in the publicperception showed by users comments. Moreover, the polarization that characterized the media representation of the so called “refugee crisis” is reproduced in the users comments, but the negative side find more space. The interesting point is that this polarization shows a cleargeneralization of the migrant figure based on the denial of individual identity. Migrants have the same collective, ethnics and religious identity. In both sides of the representation, individual past, personal identity, single stories are mainly ignored in users comments. The result is the un-personalized people. More in general, the contemporary migration phenomena is perceived as a huge problem to fix or a danger to avoid. Users Comments stabilized and reinforce the idea of migration as an emergency, and not as a structural fact and a normal process in the modern society.

La presente ricerca intende approfondire la relazione tra l’utilizzo dei social media e le rappresentazioni mediali della “crisi dei rifugiati” all’interno la cornice teorica di sfera pubblica online. Il caso di studio analizza la pratica dei commenti online come forma di produzione di contenuti, modalità di partecipazione al dibattito ed espressione dell’opinione pubblica che consegnano alla pratica una valenza partecipativa e potenzialmente democratica. La ricerca, dunque, si è posta di analizzare le principali cornici interpretative prodotte dal pubblico relative al fenomeno migratorio. Il fine è comprendere una specifica pratica d’uso quotidiano della rete in grado di ibridare linguaggi e riarticolare significati, definire, riprodurre e/o modificare percezioni dell’immagine del fenomeno migratorio contemporaneo e, al contempo, cogliere le modalità partecipative del dibattito all’interno della sfera pubblica online. Si intende far dialogare due strumenti tradizionalmente utilizzati nello studio della rappresentazione mediale dei fenomeni migratori: l’analisi del contenuto e l’analisi del discorso. Per tutte le analisi svolte è stato utilizzato il software per l’analisi qualitativa dei dati Atlas.ti come supporto per l’organizzazione, la fase di codifica, l’etichettamento e l’analisi dei dati. I risultati delle analisi dei commenti mostrano 5 macro-frame ovvero un insieme di idee connesse tra loro che richiamano preesistenti schemi interpretativi ai quali il pubblico è stato socializzato. Essi riducono la complessità dei fenomeni, forniscono valutazioni morali rispetto ai fatti e agli attori coinvolti, suggeriscono e giustificano l’applicazione di misure straordinarie. All’interno di questi frame è emersa la nota polarizzazione delle opinioni attorno alla crisi migratoria la quale risulta, tuttavia, fortemente sbilanciata verso i frame nei quali viene riproposto un modello generalizzate “noi-loro” che rientra in un processo di de-individuazione simbolica e omogeneizzazione dei gruppi. Un dato da sottolineare riguarda la presenza di commenti costruiti attorno alla razionalizzazione di discriminazioni e alla politicizzazione della crisi migratoria. I contenuti apertamente violenti, d’incitamento all’odio e alla discriminazione razziale non rappresentano, infatti, il dato maggiormente evidente emerso dalle analisi. Siamo di fronte, piuttosto, a un’opinione pubblica fortemente schierata, composta da utenti non esperti che si esprimono riguardo la politicizzazione del diritto all’asilo legittimando misure politiche di chiusura ed esclusione fino a giustificare episodi di intolleranza e violenza ai danni di rifugiati e richiedenti asilo. Sono emersi, inoltre, alcuni degli aspetti maggiormente critici della partecipazione online basata sulla scarsa qualità del dibattito, sul rafforzamento delle posizioni ideologiche, sullo scontro e il conflitto tra utenti e sulla negazione di spazi di confronto che agevolano la diffusione di microclimi d’opinione. Sebbene da una panoramica generale i risultati suggeriscono che i commenti rappresentano degli spazi per il dibattito pubblico offrendo una nuova occasione partecipativa (Graham 2012), l’analisi del dibattito ha mostrato che gli utenti non !9mettono in gioco quella istruzione formale e quelle risorse materiali necessarie per la partecipazione all’ideale di sfera pubblica delineata da Habermas (1989) che porta a considerare le sezioni dei commenti come spazi online distanti dai principali centri istituzionali del processo decisionale: siamo di fronte a spazi pubblici informali con una funzione limitata alle reazioni pubbliche piuttosto che ai processi di apprendimento collettivo (Privitera 2012).

La percezione della migrazione su Facebook: rappresentazioni e discorsi degli utenti sulla crisi dei rifugiati / Lucchesi, Dario. - (2018 Nov 29).

La percezione della migrazione su Facebook: rappresentazioni e discorsi degli utenti sulla crisi dei rifugiati

Lucchesi, Dario
2018

Abstract

La presente ricerca intende approfondire la relazione tra l’utilizzo dei social media e le rappresentazioni mediali della “crisi dei rifugiati” all’interno la cornice teorica di sfera pubblica online. Il caso di studio analizza la pratica dei commenti online come forma di produzione di contenuti, modalità di partecipazione al dibattito ed espressione dell’opinione pubblica che consegnano alla pratica una valenza partecipativa e potenzialmente democratica. La ricerca, dunque, si è posta di analizzare le principali cornici interpretative prodotte dal pubblico relative al fenomeno migratorio. Il fine è comprendere una specifica pratica d’uso quotidiano della rete in grado di ibridare linguaggi e riarticolare significati, definire, riprodurre e/o modificare percezioni dell’immagine del fenomeno migratorio contemporaneo e, al contempo, cogliere le modalità partecipative del dibattito all’interno della sfera pubblica online. Si intende far dialogare due strumenti tradizionalmente utilizzati nello studio della rappresentazione mediale dei fenomeni migratori: l’analisi del contenuto e l’analisi del discorso. Per tutte le analisi svolte è stato utilizzato il software per l’analisi qualitativa dei dati Atlas.ti come supporto per l’organizzazione, la fase di codifica, l’etichettamento e l’analisi dei dati. I risultati delle analisi dei commenti mostrano 5 macro-frame ovvero un insieme di idee connesse tra loro che richiamano preesistenti schemi interpretativi ai quali il pubblico è stato socializzato. Essi riducono la complessità dei fenomeni, forniscono valutazioni morali rispetto ai fatti e agli attori coinvolti, suggeriscono e giustificano l’applicazione di misure straordinarie. All’interno di questi frame è emersa la nota polarizzazione delle opinioni attorno alla crisi migratoria la quale risulta, tuttavia, fortemente sbilanciata verso i frame nei quali viene riproposto un modello generalizzate “noi-loro” che rientra in un processo di de-individuazione simbolica e omogeneizzazione dei gruppi. Un dato da sottolineare riguarda la presenza di commenti costruiti attorno alla razionalizzazione di discriminazioni e alla politicizzazione della crisi migratoria. I contenuti apertamente violenti, d’incitamento all’odio e alla discriminazione razziale non rappresentano, infatti, il dato maggiormente evidente emerso dalle analisi. Siamo di fronte, piuttosto, a un’opinione pubblica fortemente schierata, composta da utenti non esperti che si esprimono riguardo la politicizzazione del diritto all’asilo legittimando misure politiche di chiusura ed esclusione fino a giustificare episodi di intolleranza e violenza ai danni di rifugiati e richiedenti asilo. Sono emersi, inoltre, alcuni degli aspetti maggiormente critici della partecipazione online basata sulla scarsa qualità del dibattito, sul rafforzamento delle posizioni ideologiche, sullo scontro e il conflitto tra utenti e sulla negazione di spazi di confronto che agevolano la diffusione di microclimi d’opinione. Sebbene da una panoramica generale i risultati suggeriscono che i commenti rappresentano degli spazi per il dibattito pubblico offrendo una nuova occasione partecipativa (Graham 2012), l’analisi del dibattito ha mostrato che gli utenti non !9mettono in gioco quella istruzione formale e quelle risorse materiali necessarie per la partecipazione all’ideale di sfera pubblica delineata da Habermas (1989) che porta a considerare le sezioni dei commenti come spazi online distanti dai principali centri istituzionali del processo decisionale: siamo di fronte a spazi pubblici informali con una funzione limitata alle reazioni pubbliche piuttosto che ai processi di apprendimento collettivo (Privitera 2012).
29-nov-2018
My research aims to investigate the role of Facebook users in the construction of the current “refugee crisis” representations. Although Social Networks Sites are recognized as spaces for expressing the public opinion and engaging in the public discussion, fewer Italian researches are focused on the contemporary refugee crisis representations that emerge from Facebook users. Since this, the focus of my research is to consider and analyze user comments as forms of articulating voices that show a part, often ignored, of the public opinion able to enrich the media representations. The empirical material is collected from 3 Facebook pages of Italian newspapers and their posts about the narration of the refugee crisis. These pages are one of the main common sources where people read news in their everyday life and they also represent a journalism in transition: in fact, they manifest the continuity between traditional forms of journalismand new ones, but at the same time they also represent a new way of expressing opinions through comments. Through the notion of degradation of the public sphere, the purpose is to critically reflect about the role of comments, trying to delineate a public sphere model that allow to include online participatory forms, which can on one side promote informed citizenry and collective reflection, on the other increase opinion radicalization, polarization and the spread of niche audiences. I have chosen a qualitative mixed approach (rather than a quantitative approach with a massive among of data) in order to deepen better discourses, metaphors, images that shape the representation of the migration crisis produced by users through their comments. I have mainly adopted a discursive approach based on discourses’ analysis, sometime integrated with features of critical discourse analysis frequently used to study racism discourse in media such as the press (Van Dijk). The most evident outcome of this preliminary exploration is the re-activation of rhetorics and discourses about migration phenomena previously stabilized in traditional media environment: this can be seen as a consequence of the hybrid media system where new media and traditional ones are integrated and influence each other. A vast part of public perception is the result of images, political discourses and slogans highly produced by the press and televisions. These results can confirm that the limits of the main patterns of journalistic information about migrations are reproduced in the publicperception showed by users comments. Moreover, the polarization that characterized the media representation of the so called “refugee crisis” is reproduced in the users comments, but the negative side find more space. The interesting point is that this polarization shows a cleargeneralization of the migrant figure based on the denial of individual identity. Migrants have the same collective, ethnics and religious identity. In both sides of the representation, individual past, personal identity, single stories are mainly ignored in users comments. The result is the un-personalized people. More in general, the contemporary migration phenomena is perceived as a huge problem to fix or a danger to avoid. Users Comments stabilized and reinforce the idea of migration as an emergency, and not as a structural fact and a normal process in the modern society.
refugee crisis; representations; new media; discourse analysis; User generated contents; Facebook; comments
La percezione della migrazione su Facebook: rappresentazioni e discorsi degli utenti sulla crisi dei rifugiati / Lucchesi, Dario. - (2018 Nov 29).
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