Maintenance of telomere length, required for the unlimited cell proliferation displayed by cancer cells, is provided by telomerase, a ribonucleoprotein complex containing a specialized reverse transcriptase, encoded by TERT gene, that uses an internal RNA template to maintain telomeres length, thus playing a critical role in tumor formation and progression. TERT is usually repressed in normal somatic cells, but is detectable in the vast majority of tumors. Recent studies have suggested that TERT, besides maintaining telomere, is involved in other cellular functions, and it may contribute to carcinogenesis also via telomere length-independent mechanisms; therefore its inhibition could represent a promising strategy to improve cancer treatment, regardless of telomere length. The possible therapeutic effects of BIBR1532 (BIBR), a specific TERT inhibitor, have been evaluated in different cellular backgrounds, but no data are currently available regarding Epstein-Barr virus (EBV)-driven and virus-unrelated B-cell malignancies. The aim of this study was to characterize the biological effects of short-term TERT inhibition by BIBR on EBV-immortalized lymphoblastoid cell lines (LCLs) and fully transformed Burkitt’s lymphoma (BL) cell lines; in addition, we investigated the effects of short-term BIBR treatment in vivo in wild type zebrafish embryos. We found that short-term inhibition of TERT by BIBR, in in vitro models of B-cell malignancies, led to decreased cell proliferation, accumulation of cells in the S-phase and ultimately increased apoptosis. The cell cycle arrest and apoptosis, consequent upon short-term TERT inhibition, were associated with and likely dependent on the activation of the DNA damage response (DDR), highlighted by the increased levels of γH2AX and activation of ATM and ATR pathways. Analyses of the mean and range of telomere lengths and telomere dysfunction-induced foci indicated that DDR after short-term TERT inhibition was not related to telomere dysfunction, thus suggesting that TERT, besides stabilizing telomere, may protect DNA via telomere-independent mechanisms. Notably, TERT-positive LCLs treated with BIBR in combination with fludarabine or cyclophosphamide showed a significant increase in the number of apoptotic cells with respect to those treated with chemotherapeutic agents alone. In agreement with in vitro results, short-term inhibition of Tert by BIBR in wild type zebrafish embryos reduced cell proliferation, induced an accumulation of cells in S-phase, increased apoptosis, and triggered the activation of DDR. These effects were telomere length-unrelated, since the range of telomere length was not affected by the short-term BIBR treatment and the DNA damage foci were distributed randomly, rather than specifically located at telomeres. All these effects were specifically related to Tert inhibition since BIBR treatment showed no effect in Tert-negative zebrafish embryos. Taken together these data demonstrate that TERT inhibition impairs cell proliferation and induces pro-apoptotic effects unrelated to telomere dysfunction, enforcing the concept that TERT per se exerts telomere length-independent tumor-promoting effects, and thus supporting the introduction of TERT inhibitors to complement current anticancer treatment modalities.
Il mantenimento dei telomeri, necessario per la proliferazione illimitata delle cellule tumorali, è esercitato dalla telomerasi, un complesso ribonucleoproteico contenente una trascrittasi inversa specializzata, codificata dal gene TERT, che utilizza un templato ad RNA per sintetizzare nuove sequenze telomeriche, svolgendo quindi un ruolo critico nella formazione e nella progressione dei tumori. TERT viene infatti solitamente represso in normali cellule somatiche, mentre è rilevabile nella maggior parte dei tumori. Studi recenti hanno suggerito che TERT è coinvolto in altre funzioni cellulari e può contribuire alla carcinogenesi anche attraverso meccanismi indipendenti dal mantenimento dei telomeri, quindi la sua inibizione potrebbe rappresentare una strategia promettente per migliorare il trattamento antitumorale, al di là dell’effetto sui telomeri. I possibili effetti terapeutici di BIBR1532 (BIBR), un inibitore specifico del TERT, sono stati valutati in diversi contesti cellulari, ma non sono attualmente disponibili dati ottenuti su modelli di neoplasie delle cellule B sia associate al virus di Epstein-Barr (EBV) che virus-indipendenti. Lo scopo di questo studio era di caratterizzare gli effetti biologici dell'inibizione di TERT a breve termine da parte del BIBR su linee cellulari linfoblastoidi immortalizzate da EBV (LCL) e su modelli in vitro di linfoma di Burkitt (BL); inoltre, sono stati studiati gli effetti del trattamento con BIBR a breve termine in vivo negli embrioni di zebrafish. I risultati ottenuti hanno dimostrato che l'inibizione a breve termine di TERT da parte di BIBR, in modelli in vitro di tumori delle cellule B, ha portato a una diminuzione della proliferazione cellulare, all'accumulo di cellule nella fase S e infine all'aumento dell'apoptosi. L'arresto del ciclo cellulare e l'apoptosi, conseguenti all'inibizione di TERT a breve termine, erano associati e probabilmente dipendenti dall'attivazione della risposta al danno del DNA, come evidenziato dall’aumento dei livelli di γH2AX e dall'attivazione dei pathway di ATM e ATR. L’analisi della media e del range di lunghezza dei telomeri e dei foci di danno al DNA ha indicato che la risposta al danno attivata in seguito all’inibizione TERT a breve termine non era legata a disfunzioni telomeriche, suggerendo quindi che TERT, oltre a stabilizzare il telomero, può proteggere il DNA tramite meccanismi telomero-indipendenti. In particolare, LCL-TERT positive trattate con BIBR in combinazione con fludarabina o ciclofosfamide hanno mostrato un aumento significativo del numero di cellule apoptotiche rispetto a quelle trattate con agenti chemioterapici da soli. In accordo con i risultati in vitro, l'inibizione a breve termine di Tert da parte del BIBR in embrioni di zebrafish ha ridotto la proliferazione cellulare, indotto un accumulo di cellule nella fase S, aumentato il tasso di apoptosi e innescato l'attivazione della risposta al danno al DNA. Questi effetti non erano legati a disfunzioni telomeriche, poiché il range di lunghezza dei telomeri non era influenzato dal trattamento a breve termine con BIBR e i foci di danno al DNA erano distribuiti casualmente, piuttosto che localizzati in modo specifico sui telomeri. Tutti questi effetti erano specificamente associati all'inibizione di Tert poiché il trattamento con BIBR non mostrava alcun effetto negli embrioni di zebrafish Tert-negativi. Nel complesso questi dati dimostrano che l'inibizione del TERT compromette la proliferazione cellulare e induce effetti pro-apoptotici non associati a disfunzioni telomeriche, rafforzando il concetto che TERT esercita di per sé funzioni pro-tumorali indipendenti dalla lunghezza del telomero e quindi supportando l'introduzione di inibitori di TERT per integrare le attuali modalità di trattamento antitumorale.
Study of the extra-telomeric functions of telomerase in in vitro and in vivo models / Zangrossi, Manuela. - (2018).
Study of the extra-telomeric functions of telomerase in in vitro and in vivo models
Zangrossi, Manuela
2018
Abstract
Il mantenimento dei telomeri, necessario per la proliferazione illimitata delle cellule tumorali, è esercitato dalla telomerasi, un complesso ribonucleoproteico contenente una trascrittasi inversa specializzata, codificata dal gene TERT, che utilizza un templato ad RNA per sintetizzare nuove sequenze telomeriche, svolgendo quindi un ruolo critico nella formazione e nella progressione dei tumori. TERT viene infatti solitamente represso in normali cellule somatiche, mentre è rilevabile nella maggior parte dei tumori. Studi recenti hanno suggerito che TERT è coinvolto in altre funzioni cellulari e può contribuire alla carcinogenesi anche attraverso meccanismi indipendenti dal mantenimento dei telomeri, quindi la sua inibizione potrebbe rappresentare una strategia promettente per migliorare il trattamento antitumorale, al di là dell’effetto sui telomeri. I possibili effetti terapeutici di BIBR1532 (BIBR), un inibitore specifico del TERT, sono stati valutati in diversi contesti cellulari, ma non sono attualmente disponibili dati ottenuti su modelli di neoplasie delle cellule B sia associate al virus di Epstein-Barr (EBV) che virus-indipendenti. Lo scopo di questo studio era di caratterizzare gli effetti biologici dell'inibizione di TERT a breve termine da parte del BIBR su linee cellulari linfoblastoidi immortalizzate da EBV (LCL) e su modelli in vitro di linfoma di Burkitt (BL); inoltre, sono stati studiati gli effetti del trattamento con BIBR a breve termine in vivo negli embrioni di zebrafish. I risultati ottenuti hanno dimostrato che l'inibizione a breve termine di TERT da parte di BIBR, in modelli in vitro di tumori delle cellule B, ha portato a una diminuzione della proliferazione cellulare, all'accumulo di cellule nella fase S e infine all'aumento dell'apoptosi. L'arresto del ciclo cellulare e l'apoptosi, conseguenti all'inibizione di TERT a breve termine, erano associati e probabilmente dipendenti dall'attivazione della risposta al danno del DNA, come evidenziato dall’aumento dei livelli di γH2AX e dall'attivazione dei pathway di ATM e ATR. L’analisi della media e del range di lunghezza dei telomeri e dei foci di danno al DNA ha indicato che la risposta al danno attivata in seguito all’inibizione TERT a breve termine non era legata a disfunzioni telomeriche, suggerendo quindi che TERT, oltre a stabilizzare il telomero, può proteggere il DNA tramite meccanismi telomero-indipendenti. In particolare, LCL-TERT positive trattate con BIBR in combinazione con fludarabina o ciclofosfamide hanno mostrato un aumento significativo del numero di cellule apoptotiche rispetto a quelle trattate con agenti chemioterapici da soli. In accordo con i risultati in vitro, l'inibizione a breve termine di Tert da parte del BIBR in embrioni di zebrafish ha ridotto la proliferazione cellulare, indotto un accumulo di cellule nella fase S, aumentato il tasso di apoptosi e innescato l'attivazione della risposta al danno al DNA. Questi effetti non erano legati a disfunzioni telomeriche, poiché il range di lunghezza dei telomeri non era influenzato dal trattamento a breve termine con BIBR e i foci di danno al DNA erano distribuiti casualmente, piuttosto che localizzati in modo specifico sui telomeri. Tutti questi effetti erano specificamente associati all'inibizione di Tert poiché il trattamento con BIBR non mostrava alcun effetto negli embrioni di zebrafish Tert-negativi. Nel complesso questi dati dimostrano che l'inibizione del TERT compromette la proliferazione cellulare e induce effetti pro-apoptotici non associati a disfunzioni telomeriche, rafforzando il concetto che TERT esercita di per sé funzioni pro-tumorali indipendenti dalla lunghezza del telomero e quindi supportando l'introduzione di inibitori di TERT per integrare le attuali modalità di trattamento antitumorale.File | Dimensione | Formato | |
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