The aim of this PhD project is to test the potential of dental morphological analysis for the purposes of funerary and social archaeology. Dental nonmetric (or discrete) traits are non-pathological anatomical variants that can occur, with a certain degree of expression, in an individual. Since these phenotypic traits are assumed as having a strong genetic origin, they can be scored to obtain data about geographic provenance, ancestry and variability of a given population. Observations were thus carried out on human skeletal samples from east Lombardy, following the Arizona State University Dental Anthropology System (ASUDAS). The largest samples under study were derived from two ancient sites: the necropolis of Montichiari Monte San Zeno (Brescia) and the necropolis of Fara Olivana (Bergamo), both dating to Early Middle Ages (6-7th century). A total of 152 individuals and 2016 teeth from these sites were examined, and more than 50 discrete dental traits were scored during the observation. Results show that dental morphology variation can provide us with crucial information about several aspects of past societies, such as: Control on cemeteries by kinship groups: presence/absence of particular set of discrete dental traits can suggest blood ties between individuals buried in the same necropolis. In the cemetery of Montichiari Monte San Zeno, seven individuals showing a rare trait, the two-rooted lower canine, were inhumed along a single line of burials, over more than one generation, expanding from west to east. There is hence a high probability that these seven individuals belonged to a single kinship group, able to keep control on the access to and the destination of a family funerary space over a long time. Biological distance between past populations: frequencies of dental discrete traits are known for several ancient European human groups, dating from Palaeolithic to Middle Age. These frequencies can be used to calculate the mean measure of divergence (MMD) between different samples, a value corresponding to their relative biological (genetic) distance. As instance, the low MMD value between the samples from Fara Olivana and Dorestad de Heul (Netherland) - the latter derived from a 6-7th necropolis of ancient Frisons - indicates high dental phenotypic similarity between these two populations, which can maybe be explained by the distant common Germanic origin or by genetic admixture. Post-marital residence patterns: variation in nonmetric dental traits has been examined among the groups of males and females from the cemeteries under study. The sex with the higher within-group variance is considered the more 'mobile' sex (assuming the variance as reflecting the heterogeneous phenotypic/genetic features of the 'outsiders'). In the sample from Fara Olivana female individuals show a higher within-group variance, which means that women are more mobile than men. This seems consistent with a patrilocal community, where men show stronger connections to the site, acquiring new women from outside communities, mostly by marriage. In fact, at Fara Olivana men are buried with weapons (swords, scramasax, spears, shields), indicating a cohesive community dedicated to the military control of the surroundings. Males from the necropolis of Montichiari, at the opposite, are more variable than females, thus indicating different residence patterns. This can be due to the particular role of the men from Montichiari, involved in land management and administration, maybe colons of mixed Germanic-Roman origin, derived from different places and established in the villages around Montichiari because of their specific task.
La ricerca svolta nel triennio di Dottorato ha avuto lo scopo di indagare se e in che misura l'analisi della morfologia dentaria condotta su resti umani antichi, e in particolare lo studio dei caratteri non-metrici dei denti, possa fornire informazioni utili all'indagine archeologica. I tratti non-metrici dentari sono varianti anatomiche della dentatura che, pur non comportando alcuna menomazione, si discostano dalla norma. Tali varianti hanno un'origine almeno in parte genetica: sono dunque un aspetto del fenotipo individuale che riflette il genotipo. Il metodo scelto per condurre l'osservazione è stato quello elaborato presso l'Università dell'Arizona e noto con l'acronimo ASUDAS (Arizona State University Dental Anthropology System). Il principale campione osteologico utilizzato per l'analisi è costituito dagli inumati delle necropoli di Montichiari Monte San Zeno (BS) e di Fara Olivana (BG), entrambe databili al VI-VII secolo. In totale, sono stati analizzati dal punto di vista della morfologia dentaria 152 individui e 2016 denti. L'analisi dei tratti non-metrici dei denti secondo il metodo ASU ha permesso di ottenere dati utili per la conoscenza di diversi aspetti delle società passate: Gestione dello spazio funerario da parte dei gruppi familiari: la presenza di determinati set di tratti non-metrici dentari in alcuni individui sepolti in una necropoli può indicare relazione genetiche tra essi. Di particolare interesse è stata la scoperta di ben otto individui sepolti nel cimitero a file di Montichiari, tutti caratterizzati da un tratto morfologico molto raro, il canino mandibolare con doppia radice. A corroborare questa ipotesi si aggiunge il fatto che tutti e otto gli individui risultano collocati lungo una medesima linea di tombe, sviluppata per oltre quaranta metri, dimostrando come questo gruppo familiare avesse gestito uno stesso spazio funerario, sviluppatosi in senso est-ovest, durante un periodo di tempo lungo più generazioni. Distanza biologica tra popolazioni: sono disponibili frequenze di tratti nonmetrici dentari per diverse popolazioni antiche europee, dal Paleolitico al Medioevo. Queste frequenze possono essere usate per calcolare la misura media di divergenza (MMD) tra due gruppi umani, un valore che esprime il grado di similarità genetica tra essi. Ad esempio, il campione di Fara Olivana mostra una forte affinità con il gruppo umano della necropoli di Dorestad de Heul (Paesi Bassi), databile al VI-VII secolo e attribuibile agli antichi Frisoni. Tale affinità può essere spiegata con la comune, lontana origine germanica di entrambi i campioni, o in ragione di contatti continuativi avvenuti alle soglie dell'era cristiana quando i Longobardi erano stanziati lungo l'Elba. Dinamiche di migrazione post-maritale: sulla base dei tratti dentari è stata calcolata la variabilità interna al gruppo degli uomini e a quello delle donne nei campioni di fara Olivana e Montichiari. Si ritiene che il gruppo con la maggiore variabilità interna possa considerarsi il più 'mobile', assumendo che tale variabilità rifletta le origini eterogenee dei componenti del gruppo. La comunità di Fara Olivana, caratterizzata dalla presenza di maschi armati e con spiccati caratteri 'longobardi', risulta conformarsi meglio al modello 'patrilocale', in cui gli individui femminili mostrano una variabilità genetica interna maggiore, provenendo spesso da comunità esterne ed entrando a fare parte del gruppo mediante matrimoni. La comunità di Montichiari, invece, costituita probabilmente da individui di origine germanica misti a coloni romani dediti alla gestione e alla lavorazione della terra, e nel quale sono completamente assenti armi, rientra nel modello 'matrilocale', in cui sono le donne a mostrare variabilità genetica interna minore.
Necropoli alto-medievali in Lombardia orientale. Il contributo della morfologia dentaria all'indagine archeologica / Lamanna, Leonardo. - (2018 Nov 26).
Necropoli alto-medievali in Lombardia orientale. Il contributo della morfologia dentaria all'indagine archeologica
Lamanna, Leonardo
2018
Abstract
La ricerca svolta nel triennio di Dottorato ha avuto lo scopo di indagare se e in che misura l'analisi della morfologia dentaria condotta su resti umani antichi, e in particolare lo studio dei caratteri non-metrici dei denti, possa fornire informazioni utili all'indagine archeologica. I tratti non-metrici dentari sono varianti anatomiche della dentatura che, pur non comportando alcuna menomazione, si discostano dalla norma. Tali varianti hanno un'origine almeno in parte genetica: sono dunque un aspetto del fenotipo individuale che riflette il genotipo. Il metodo scelto per condurre l'osservazione è stato quello elaborato presso l'Università dell'Arizona e noto con l'acronimo ASUDAS (Arizona State University Dental Anthropology System). Il principale campione osteologico utilizzato per l'analisi è costituito dagli inumati delle necropoli di Montichiari Monte San Zeno (BS) e di Fara Olivana (BG), entrambe databili al VI-VII secolo. In totale, sono stati analizzati dal punto di vista della morfologia dentaria 152 individui e 2016 denti. L'analisi dei tratti non-metrici dei denti secondo il metodo ASU ha permesso di ottenere dati utili per la conoscenza di diversi aspetti delle società passate: Gestione dello spazio funerario da parte dei gruppi familiari: la presenza di determinati set di tratti non-metrici dentari in alcuni individui sepolti in una necropoli può indicare relazione genetiche tra essi. Di particolare interesse è stata la scoperta di ben otto individui sepolti nel cimitero a file di Montichiari, tutti caratterizzati da un tratto morfologico molto raro, il canino mandibolare con doppia radice. A corroborare questa ipotesi si aggiunge il fatto che tutti e otto gli individui risultano collocati lungo una medesima linea di tombe, sviluppata per oltre quaranta metri, dimostrando come questo gruppo familiare avesse gestito uno stesso spazio funerario, sviluppatosi in senso est-ovest, durante un periodo di tempo lungo più generazioni. Distanza biologica tra popolazioni: sono disponibili frequenze di tratti nonmetrici dentari per diverse popolazioni antiche europee, dal Paleolitico al Medioevo. Queste frequenze possono essere usate per calcolare la misura media di divergenza (MMD) tra due gruppi umani, un valore che esprime il grado di similarità genetica tra essi. Ad esempio, il campione di Fara Olivana mostra una forte affinità con il gruppo umano della necropoli di Dorestad de Heul (Paesi Bassi), databile al VI-VII secolo e attribuibile agli antichi Frisoni. Tale affinità può essere spiegata con la comune, lontana origine germanica di entrambi i campioni, o in ragione di contatti continuativi avvenuti alle soglie dell'era cristiana quando i Longobardi erano stanziati lungo l'Elba. Dinamiche di migrazione post-maritale: sulla base dei tratti dentari è stata calcolata la variabilità interna al gruppo degli uomini e a quello delle donne nei campioni di fara Olivana e Montichiari. Si ritiene che il gruppo con la maggiore variabilità interna possa considerarsi il più 'mobile', assumendo che tale variabilità rifletta le origini eterogenee dei componenti del gruppo. La comunità di Fara Olivana, caratterizzata dalla presenza di maschi armati e con spiccati caratteri 'longobardi', risulta conformarsi meglio al modello 'patrilocale', in cui gli individui femminili mostrano una variabilità genetica interna maggiore, provenendo spesso da comunità esterne ed entrando a fare parte del gruppo mediante matrimoni. La comunità di Montichiari, invece, costituita probabilmente da individui di origine germanica misti a coloni romani dediti alla gestione e alla lavorazione della terra, e nel quale sono completamente assenti armi, rientra nel modello 'matrilocale', in cui sono le donne a mostrare variabilità genetica interna minore.File | Dimensione | Formato | |
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