Exhumed faults decorated by pseudotachylyte, solidified friction induced melt recording a seismic rupture (Sibson, 1975), might give information about the earthquake source. Two cases, representative of different seismogenic environments have been investigated: the pseudodotachylyte-mylonite association in the lower crust, in the Ivrea Zone metagabbros, and the “upper crust” pseudotachylytes in the Tertiary Adamello granitoid batholith. In metagabbros, a cyclical and coeval production of frictional melts and high temperature localized ultramylonites, during amphibolite metamorphic conditions, has been documented. From a selected pseudotachylyte in the Adamello batholith the earthquake energy budget has been estimated, concluding that the most energy was dissipated as frictional heat. The thermal evolution of a frictional melt was modeled, demonstrating that the pristine cataclastic structure used for the component of the surface energy estimation might locally have been preserved.
Faglie esumate sigillate da pseuotachiliti, fusi di frizione solidificati che registrano una rottura sismica (Sibson, 1975), possono fornire informazioni sulla sorgente del terremoto. Sono stati studiati due casi rappresentativi di ambienti simogenetici differenti: l’associazione pseudotachiliti-miloniti nella corsta inferiore, nei metagabbri della Zona d’Ivrea e le pseudotachiliti della “crosta superiore” nel batolite granitoide terziario dell’Adamello. Nei metagabbri è stata documentata la produzione ciclica e contemporanea di fusi di frizione e ultramiloniti localizzate di alta temperatura, entrambe prodotte in facies anfibolitica. Studiando una pseudotachilite prescelta dal batolite dell’Adamello, si è stimato il bilancio energetico di un terremoto, concludendo che la maggior parte dell’energia si è dissipata sotto forma di calore di frizione. Infine si è modellizzata l’evoluzione termica di un fuso di frizione, dimostrando che l’originaria struttura cataclastica usata per stimare il contributo dell’energia di superficie può potenzialmente essersi localmente preservata.
Study of exhumed paleo-seismic fault as a gauge to estimate earthquake source parameters / Pittarello, Lidia. - (2009 Feb 02).
Study of exhumed paleo-seismic fault as a gauge to estimate earthquake source parameters
Pittarello, Lidia
2009
Abstract
Faglie esumate sigillate da pseuotachiliti, fusi di frizione solidificati che registrano una rottura sismica (Sibson, 1975), possono fornire informazioni sulla sorgente del terremoto. Sono stati studiati due casi rappresentativi di ambienti simogenetici differenti: l’associazione pseudotachiliti-miloniti nella corsta inferiore, nei metagabbri della Zona d’Ivrea e le pseudotachiliti della “crosta superiore” nel batolite granitoide terziario dell’Adamello. Nei metagabbri è stata documentata la produzione ciclica e contemporanea di fusi di frizione e ultramiloniti localizzate di alta temperatura, entrambe prodotte in facies anfibolitica. Studiando una pseudotachilite prescelta dal batolite dell’Adamello, si è stimato il bilancio energetico di un terremoto, concludendo che la maggior parte dell’energia si è dissipata sotto forma di calore di frizione. Infine si è modellizzata l’evoluzione termica di un fuso di frizione, dimostrando che l’originaria struttura cataclastica usata per stimare il contributo dell’energia di superficie può potenzialmente essersi localmente preservata.File | Dimensione | Formato | |
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