The project of this doctoral thesis arisen from a previous work of vineyard yeast isolation, collection and characterization, which was held at the Wine Microbiology laboratory of the University of Padova in Conegliano (CIRVE). Some genomic variations have been uncovered thanks to the genome sequencing of four S. cerevisiae strains. The relationship between the yeast genotype and phenotype is one of the most debated topics in wine microbiology. Aimed to trying deepening the knowledge regarding the genomic variations effects on the oenological performances of wine yeasts, this thesis is focused on the diffusion of some genomic variations in vineyard yeasts populations and on their implications on the strains technological phenotype. The oenological characterization of Brazilian Saccharomyces cerevisiae yeast strains has been performed, paying attention to the link between the local agricultural practices and the strains biodiversity in vineyard. Results showed that the heavy use of Cu in plant protection contributed to develop a strong Cu tolerance in the autochthonous population. This effect didn’t affect the strains genotype biodiversity so those vineyards were confirmed as great reservoir for wine yeast strains isolation and selection. The strains Cu and SO2 tolerance has been studied on Italian and Brazilian S. cerevisiae vineyard strains. The studied topics were the relationship between the CUP1 Copy N° Variation and the Cu tolerance and the relationship between the presence of two chromosomal translocations and the SO2 tolerance. Results evidenced an association between genetic traits and tolerant phenotypes at vineyard population level, in particular for Cu tolerance and the CUP1 CNV. Moreover, hints of an association between Cu and SO2 tolerance are discussed. The fermentable carbon sources uptake in 4 S. cerevisiae strains has been investigated. The expression of the hexose transporters genes has been analysed during stationary phase of synthetic must fermentation. The study involved FSY1, found in EC1118 and encoding for a high affinity fructose/H+ symporter, present in the 25% of the vineyard strains. Gene expression analysis evidenced that strain-specificity is not related to a single gene but it depends on the main regulation pathways. The higher utilization of FSY1 by P301.9 and R31.3 seems counterbalancing their higher glucose preference during fermentation. The FSY1 putative role in wine yeast seems to be its acting as helper of more effective carbon sources utilization at the latest fermentation stages. This work can contribute in improving the wine yeasts characterization by giving a tool for their distinction for fitness in the winemaking environment, at transcriptional level. Lastly, S. cerevisiae strains EC1118 and QA23have been studied under the Martinotti’s method for sparkling wine production. The yeast cells viability during the pied-de-cuve preparation, the pressure evolution in autoclave and the cells response to the wine chilling at the end of the second fermentation were taken into account. During the wine chilling, cells have been recovered for the total RNA extraction to be used in transcriptomic analysis. Preliminary results show that EC1118 has been characterized by lower cells viability than QA23 since the ethanol adaptation procedure and all along the fermentative process. This difference reflected to the pressure evolution kinetic. Data of the total RNA extraction, quantification, integrity and quality check are also presented.

Il progetto di questa tesi di dottorato nasce da un precedente lavoro di isolamento, raccolta e caratterizzazione di lieviti da vigneto. Alcune variazioni genomiche sono state scoperte grazie al sequenziamento del genoma di quattro ceppi S. cerevisiae. La relazione tra genotipo e fenotipo nel lievito è uno degli argomenti più dibattuti in enologia. Con l’obiettivo di approfondire la conoscenza riguardo alle possibili conseguenze delle variazioni genomiche sulle prestazioni enologiche dei lieviti, questa tesi si concentra sulla diffusione di alcune variazioni genomiche nelle popolazioni di lieviti di vigneto e sulle loro implicazioni sul fenotipo tecnologico del lievito. È stata caratterizzata una popolazione di ceppi brasiliani della specie Saccharomyces cerevisiae, prestando attenzione al legame tra le pratiche agricole locali e la biodiversità dei ceppi in vigneto. I risultati hanno mostrato che l’importante uso del rame nella protezione della vite ha contribuito a sviluppare una forte tolleranza a questo metallo nella popolazione di lieviti autoctona. Questo effetto non ha influenzato la biodiversità genotipica dei ceppi di lievito nei vigneti interessati, che si sono stati confermati un’importante riserva per l’isolamento e la selezione dei ceppi di lievito enologici. La tolleranza verso il rame e i solfiti è stata studiata tra i ceppi S. cerevisiae delle collezioni di lieviti italiani e brasiliani. Gli argomenti trattati hanno riguardato il rapporto tra il CUP1 CNV (Copy N° Variation), e il rapporto tra la tolleranza al rame e la presenza di due traslocazioni cromosomiche e la tolleranza ai solfiti. I risultati hanno evidenziato un'associazione tra i tratti genetici e i fenotipi tolleranti a livello di popolazione di vigneto, in particolare tra la tolleranza al rame e il CUP1 CNV. È inoltre discussa la possibile associazione tra la tolleranza al rame e quella ai solfiti. È stato studiato l'assorbimento delle fonti di carbonio fermentabili in 4 ceppi S. cerevisiae. L'espressione genica dei trasportatori di esosi è stata analizzata durante la fase stazionaria della fermentazione in mosto sintetico. Lo studio ha coinvolto FSY1, gene trovato in EC1118 codificante per un simporto ad alta affinità fruttosio/H+, presente nel 25% dei ceppi di vigneto. L'analisi dell'espressione genica ha evidenziato che la ceppo-specificità non è correlata a un singolo gene ma dipende dalle vie principali di regolazione. Il maggiore utilizzo di FSY1 da parte di P301.9 e R31.3 sembra controbilanciare la loro elevata preferenza per il glucosio durante la fermentazione. Il ruolo di FSY1 nel lievito enologico sembra essere quello di aiuto per l'utilizzo più efficiente delle fonti di carbonio nelle ultime fasi fermentative. Questo lavoro può contribuire alla caratterizzazione dei lieviti enologici dando uno strumento per la loro distinzione per il fitness nell'ambiente di vinificazione a livello trascrizionale. Infine, i ceppi EC1118 e QA23 sono stati studiati in spumantizzazione secondo il metodo Martinotti, utilizzato nella produzione del Prosecco DOC Spumante (Conegliano-Valdobbiadene). È stato valutato la vitalità delle cellule di lievito durante la preparazione del pied-de-cuve, l'evoluzione di pressione in autoclave e la risposta delle cellule al raffreddamento del vino a fine processo. Durante il raffreddamento forzato le cellule sono state campionate per l'estrazione del RNA totale per la successiva analisi trascrittomica. I risultati preliminari mostrano che EC1118 è stato caratterizzato da una vitalità cellulare sempre inferiore rispetto a QA23, dalla fase di adattamento all'etanolo e per tutto il processo. Questa differenza si riflette sulla cinetica di evoluzione della pressione. Sono inoltre presentati e discussi i dati riguardanti l’estrazione, quantificazione, integrità e verifica della qualità del RNA totale.

Genomic variations in Saccharomyces cerevisiae populations: diffusion in vineyards and effect on vinification processes / Crosato, Giulia. - (2018 Oct 05).

Genomic variations in Saccharomyces cerevisiae populations: diffusion in vineyards and effect on vinification processes

Crosato, Giulia
2018

Abstract

Il progetto di questa tesi di dottorato nasce da un precedente lavoro di isolamento, raccolta e caratterizzazione di lieviti da vigneto. Alcune variazioni genomiche sono state scoperte grazie al sequenziamento del genoma di quattro ceppi S. cerevisiae. La relazione tra genotipo e fenotipo nel lievito è uno degli argomenti più dibattuti in enologia. Con l’obiettivo di approfondire la conoscenza riguardo alle possibili conseguenze delle variazioni genomiche sulle prestazioni enologiche dei lieviti, questa tesi si concentra sulla diffusione di alcune variazioni genomiche nelle popolazioni di lieviti di vigneto e sulle loro implicazioni sul fenotipo tecnologico del lievito. È stata caratterizzata una popolazione di ceppi brasiliani della specie Saccharomyces cerevisiae, prestando attenzione al legame tra le pratiche agricole locali e la biodiversità dei ceppi in vigneto. I risultati hanno mostrato che l’importante uso del rame nella protezione della vite ha contribuito a sviluppare una forte tolleranza a questo metallo nella popolazione di lieviti autoctona. Questo effetto non ha influenzato la biodiversità genotipica dei ceppi di lievito nei vigneti interessati, che si sono stati confermati un’importante riserva per l’isolamento e la selezione dei ceppi di lievito enologici. La tolleranza verso il rame e i solfiti è stata studiata tra i ceppi S. cerevisiae delle collezioni di lieviti italiani e brasiliani. Gli argomenti trattati hanno riguardato il rapporto tra il CUP1 CNV (Copy N° Variation), e il rapporto tra la tolleranza al rame e la presenza di due traslocazioni cromosomiche e la tolleranza ai solfiti. I risultati hanno evidenziato un'associazione tra i tratti genetici e i fenotipi tolleranti a livello di popolazione di vigneto, in particolare tra la tolleranza al rame e il CUP1 CNV. È inoltre discussa la possibile associazione tra la tolleranza al rame e quella ai solfiti. È stato studiato l'assorbimento delle fonti di carbonio fermentabili in 4 ceppi S. cerevisiae. L'espressione genica dei trasportatori di esosi è stata analizzata durante la fase stazionaria della fermentazione in mosto sintetico. Lo studio ha coinvolto FSY1, gene trovato in EC1118 codificante per un simporto ad alta affinità fruttosio/H+, presente nel 25% dei ceppi di vigneto. L'analisi dell'espressione genica ha evidenziato che la ceppo-specificità non è correlata a un singolo gene ma dipende dalle vie principali di regolazione. Il maggiore utilizzo di FSY1 da parte di P301.9 e R31.3 sembra controbilanciare la loro elevata preferenza per il glucosio durante la fermentazione. Il ruolo di FSY1 nel lievito enologico sembra essere quello di aiuto per l'utilizzo più efficiente delle fonti di carbonio nelle ultime fasi fermentative. Questo lavoro può contribuire alla caratterizzazione dei lieviti enologici dando uno strumento per la loro distinzione per il fitness nell'ambiente di vinificazione a livello trascrizionale. Infine, i ceppi EC1118 e QA23 sono stati studiati in spumantizzazione secondo il metodo Martinotti, utilizzato nella produzione del Prosecco DOC Spumante (Conegliano-Valdobbiadene). È stato valutato la vitalità delle cellule di lievito durante la preparazione del pied-de-cuve, l'evoluzione di pressione in autoclave e la risposta delle cellule al raffreddamento del vino a fine processo. Durante il raffreddamento forzato le cellule sono state campionate per l'estrazione del RNA totale per la successiva analisi trascrittomica. I risultati preliminari mostrano che EC1118 è stato caratterizzato da una vitalità cellulare sempre inferiore rispetto a QA23, dalla fase di adattamento all'etanolo e per tutto il processo. Questa differenza si riflette sulla cinetica di evoluzione della pressione. Sono inoltre presentati e discussi i dati riguardanti l’estrazione, quantificazione, integrità e verifica della qualità del RNA totale.
5-ott-2018
The project of this doctoral thesis arisen from a previous work of vineyard yeast isolation, collection and characterization, which was held at the Wine Microbiology laboratory of the University of Padova in Conegliano (CIRVE). Some genomic variations have been uncovered thanks to the genome sequencing of four S. cerevisiae strains. The relationship between the yeast genotype and phenotype is one of the most debated topics in wine microbiology. Aimed to trying deepening the knowledge regarding the genomic variations effects on the oenological performances of wine yeasts, this thesis is focused on the diffusion of some genomic variations in vineyard yeasts populations and on their implications on the strains technological phenotype. The oenological characterization of Brazilian Saccharomyces cerevisiae yeast strains has been performed, paying attention to the link between the local agricultural practices and the strains biodiversity in vineyard. Results showed that the heavy use of Cu in plant protection contributed to develop a strong Cu tolerance in the autochthonous population. This effect didn’t affect the strains genotype biodiversity so those vineyards were confirmed as great reservoir for wine yeast strains isolation and selection. The strains Cu and SO2 tolerance has been studied on Italian and Brazilian S. cerevisiae vineyard strains. The studied topics were the relationship between the CUP1 Copy N° Variation and the Cu tolerance and the relationship between the presence of two chromosomal translocations and the SO2 tolerance. Results evidenced an association between genetic traits and tolerant phenotypes at vineyard population level, in particular for Cu tolerance and the CUP1 CNV. Moreover, hints of an association between Cu and SO2 tolerance are discussed. The fermentable carbon sources uptake in 4 S. cerevisiae strains has been investigated. The expression of the hexose transporters genes has been analysed during stationary phase of synthetic must fermentation. The study involved FSY1, found in EC1118 and encoding for a high affinity fructose/H+ symporter, present in the 25% of the vineyard strains. Gene expression analysis evidenced that strain-specificity is not related to a single gene but it depends on the main regulation pathways. The higher utilization of FSY1 by P301.9 and R31.3 seems counterbalancing their higher glucose preference during fermentation. The FSY1 putative role in wine yeast seems to be its acting as helper of more effective carbon sources utilization at the latest fermentation stages. This work can contribute in improving the wine yeasts characterization by giving a tool for their distinction for fitness in the winemaking environment, at transcriptional level. Lastly, S. cerevisiae strains EC1118 and QA23have been studied under the Martinotti’s method for sparkling wine production. The yeast cells viability during the pied-de-cuve preparation, the pressure evolution in autoclave and the cells response to the wine chilling at the end of the second fermentation were taken into account. During the wine chilling, cells have been recovered for the total RNA extraction to be used in transcriptomic analysis. Preliminary results show that EC1118 has been characterized by lower cells viability than QA23 since the ethanol adaptation procedure and all along the fermentative process. This difference reflected to the pressure evolution kinetic. Data of the total RNA extraction, quantification, integrity and quality check are also presented.
Saccharomyces cerevisiae; lievito; variazioni genomiche; traslocazioni genomiche; CUP1; FSY1; SSU1; resistenza al rame; resistenza ai solfiti; pied-de-cuve; vino spumante; metodo Martinotti / Saccharomyces cerevisiae; yeast; genomic variation; genomic translocation; CUP1; FSY1; SSU1; copper resistance; sulfite resistance; pied-de-cuve; sparkling wine; Martinotti's method
Genomic variations in Saccharomyces cerevisiae populations: diffusion in vineyards and effect on vinification processes / Crosato, Giulia. - (2018 Oct 05).
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