The thesis analyses the family portraits on Roman funerary monuments (reliefs, altars, tombstones and statuary groups), coming from Rome and the Italian territory up to the Alps (Regiones V-XI) and dating from the 1st century BC to the early 4th AD. It aims to investigate the household composition and its relations with the funerary realm, by identifying the codification of iconographical features related to kin. After a short introduction on family in Roman time, the analysis moves through the different types of monuments and delineates their complex geographical and chronological distribution. This is shared by the sepulchral iconography, which is characterized by a large variability: it has stressed the need to classify depictions in different schemas, drawn at the same time on the number of portraits, on their distribution and on gender and age differences. In this way it has been possible to delineate the geo-chronological evolution of the iconography and to discover its serial parental meaning. Later, the analysis addresses the familiar significance of dress, attributes and gestures, identifying age and gender distinctions according to the different schemas. In the last part, the social impact of such representations is investigated: it contributes to delineate the general tendencies of family funerary portraiture and helps to link them to “every-day” structure of Roman household.
La tesi affronta lo studio delle raffigurazioni a soggetto familiare su monumenti funerari di epoca romana – rilievi, altari, stele, gruppi statuari –. Vengono considerati i segnacoli già editi provenienti dai territori tra Roma e l’arco alpino (Roma, Regiones V-XI), nel periodo compreso tra il I secolo a.C. e l’inizio del IV d.C. Il lavoro si pone l’obiettivo di indagare la famiglia del tempo ed il suo rapporto con l’ambito funerario, attraverso il riconoscimento dei criteri di codificazione dei legami di parentela nell’immagine sepolcrale, nel loro sviluppo crono-geografico. Dopo una breve disamina del concetto di famiglia in epoca romana, lo studio affronta l’evoluzione dei supporti monumentali, tratteggiando una complessa distribuzione che ricalca da vicino quella delle diverse varianti iconografiche. Le immagini sono caratterizzate, infatti, da un’ampia variabilità, che ha reso necessaria una classificazione degli schemi sulla base del numero di persone ritratte, dell’età, del sesso e della posizione reciproca: in tal modo si delinea non solo l’evoluzione complessiva delle iconografie, ma anche se ne definiscono i significati parentali ricorrenti. Successivamente si analizza il valore familiare di vesti, attributi e prossemica, riconoscendone i criteri di distinzione generazionale e di genere. Infine si indaga il valore sociale della raffigurazione e si individuano i criteri iconografici generali del ritratto funerario di famiglia, correlandoli successivamente alla realtà “quotidiana” dei nuclei domestici romani.
RITRATTI DI FAMIGLIA SUI MONUMENTI FUNERARI ROMANI: COMMEMORAZIONE E RAPPRESENTAZIONE SOCIALE DI LEGAMI AFFETTIVI / Scalco, Luca. - (2017 Jan 31).
RITRATTI DI FAMIGLIA SUI MONUMENTI FUNERARI ROMANI: COMMEMORAZIONE E RAPPRESENTAZIONE SOCIALE DI LEGAMI AFFETTIVI
Scalco, Luca
2017
Abstract
La tesi affronta lo studio delle raffigurazioni a soggetto familiare su monumenti funerari di epoca romana – rilievi, altari, stele, gruppi statuari –. Vengono considerati i segnacoli già editi provenienti dai territori tra Roma e l’arco alpino (Roma, Regiones V-XI), nel periodo compreso tra il I secolo a.C. e l’inizio del IV d.C. Il lavoro si pone l’obiettivo di indagare la famiglia del tempo ed il suo rapporto con l’ambito funerario, attraverso il riconoscimento dei criteri di codificazione dei legami di parentela nell’immagine sepolcrale, nel loro sviluppo crono-geografico. Dopo una breve disamina del concetto di famiglia in epoca romana, lo studio affronta l’evoluzione dei supporti monumentali, tratteggiando una complessa distribuzione che ricalca da vicino quella delle diverse varianti iconografiche. Le immagini sono caratterizzate, infatti, da un’ampia variabilità, che ha reso necessaria una classificazione degli schemi sulla base del numero di persone ritratte, dell’età, del sesso e della posizione reciproca: in tal modo si delinea non solo l’evoluzione complessiva delle iconografie, ma anche se ne definiscono i significati parentali ricorrenti. Successivamente si analizza il valore familiare di vesti, attributi e prossemica, riconoscendone i criteri di distinzione generazionale e di genere. Infine si indaga il valore sociale della raffigurazione e si individuano i criteri iconografici generali del ritratto funerario di famiglia, correlandoli successivamente alla realtà “quotidiana” dei nuclei domestici romani.File | Dimensione | Formato | |
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