Upon Foucault’s death in 1984, Deleuze began reading the whole corpus of Foucault's textes, in order to write a book. The seminar that Deleuze gave at the University of Paris-VIII functioned as a kind of laboratory in which Deleuze experimented with the ideas and concepts he was developing. As it turned out, the book he wrote at the end of the seminar compressed in a few pages the reflections he had widely developed throughout the seminar, was hard to understand, or else it was so personal to be defined "a metaphysical fiction". The online publication (2011) of the course lectures made a better comprehension of Deleuze's interpretation of Foucault: it is amazing to see how accurate Deleuze was in his interpretation of Foucault’s thinking, despite the fact that he could not have had any knowledge of the Lectures of the Collège de France. My critical edition of the course at lectures – published on line between the spring of 2013 and the summer of 2015 – started from the hypothesis that Deleuze's interpretation was supported by the knowledge of Foucault's works collected as Dits et écrits, and that Foucault's interview and conferences were strictly related to the courses at Collège de France. At the end of this work, I can confirm my starting hypothesis. In his lessons, Deleuze read the entire system of thinking of Foucault’s dividing it into tree axes: knowledge, power and finally subjectivation. The first and second ones develop and enhance some known interpretations, which Foucault himself was aware of. The third axe is the more relevant one, because during the lessons Deleuze renounces his interpretations on the bases of the basic concepts of "desire"; he understands exactly the dynamics of the processes of subjectivation that Foucault studied in the Christian confession and in the "courage of the truth" and the concept of parrhesia amongst stoics and cynics. Next to the subjectivation, other concepts deserve to be mentioned. Deleuze shows the close relationship between Foucault and Blanchot, and Foucault and Bichat, a contrast between Foucault and Heidegger that is confirmed by some notes from the last of Foucault’s courses. Secondly, in order to interpret the concept of subjectivation, Deleuze produces a new concept, the "folding" one, which he will use in the ensuing book about Leibnitz. Finally, the concept of "control society", which seemed to be a gratuitous interpretation of Deleuze, emerges from the lessons as the consequence of an original, but coherent with foucaultian biopolitics theory, thought. Ultimately, his whole seminar seem to be an original, but accurate, interpretation of the friend's thinking.
Alla morte di Michel Foucault nel 1984, Gilles Deleuze intraprese un'attività di lettura dell'intero corpus dei suoi scritti, allo scopo di scrivere un libro. Il corso che Deleuze tenne nel 1985-1986 all'Università di Paris-VIII rappresenta una sorta di laboratorio nel quale Deleuze ha messo alla prova i propri concetti in via di sviluppo. Il libro che Deleuze scrisse al termine del corso, tuttavia, compresse in poche pagine le riflessioni sviluppate durante il corso, e risultò di difficile comprensione, o talmente personale da essere definito "una fiction metafisica". La pubblicazione delle registrazioni del corso (2011) permise una maggiore comprensione dell'interpretazione deleuzeana del pensiero di Foucault: è sorprendente vedere come Deleuze, che non poteva conoscere i corsi al Collège de France, avesse maturato un'intepretazione molto accurata del pensiero di Foucault. L'ipotesi di lavoro di questa edizione critica del testo del corso di Deleuze del 1985-1985, pubblicato on line fra la primavera del 2013 e l'estate 2015, era che l'accurata interpretazione di Deleuze fosse motivata dalla conoscenza di alcuni testi in seguito raccolti nei Dits et écrits, e che i discorsi e le conferenze di Foucault avessero un'intima coerenza con i contenuti dei corsi al Collège, e costituissero una sorta di cannocchiale attraverso il quale leggere gli stessi Corsi. La conclusione del lavoro di tesi ha confermato questa ipotesi. Deleuze, nel corso delle sue lezioni, interpreta l'intero sistema di pensiero di Foucault suddividendolo in tre assi: quello del sapere, quello del potere, e quello della soggettivazione. I primi due assi sviluppano e approfondiscono interpretazioni già note, che lo stesso Foucault conosceva. Il terzo asse è quello più rilevante, perché nel corso delle lezioni Deleuze rinuncia ad interpretarlo in base alla centrale nozione di desiderio, e coglie con esattezza le dinamiche dei processi di soggettivazione che Foucault aveva studiato attraverso la confessione cristiana, e poi attraverso il "coraggio della verità" e la nozione di parrhesia negli stoici e nei cinici. Accanto al concetto di soggettivazione, altri concetti meritano di essere segnalati. Mostrando la stretta relazione fra Foucault e Blanchot, e fra Foucault e Bichat, Deleuze mostra un'opposizione fra Foucault ed Heidegger che è confermata da alcuni appunti dell'ultimo corso di Foucault. In secondo luogo, per interpretare il concetto di soggettivazione Deleuze produce un nuovo concetto, quello di "piega", che utilizzerà in seguito per il libro su Leibnitz. Infine, il concetto di "società del controllo", che sembrava un'interpretazione arbitraria di Deleuze, appare dalle lezioni il prodotto di un pensiero originale, ma coerente con la teoria foucaultiana della biopolitica. In definitiva, l'intero seminario di Deleuze appare essere un'originale, ma fedele, interpretazione del pensiero dell'amico.
GILLES DELEUZE: "SUR FOUCAULT -- 1985-1986" / De Michele, Girolamo. - (2016 Jan 24).
GILLES DELEUZE: "SUR FOUCAULT -- 1985-1986"
De Michele, Girolamo
2016
Abstract
Alla morte di Michel Foucault nel 1984, Gilles Deleuze intraprese un'attività di lettura dell'intero corpus dei suoi scritti, allo scopo di scrivere un libro. Il corso che Deleuze tenne nel 1985-1986 all'Università di Paris-VIII rappresenta una sorta di laboratorio nel quale Deleuze ha messo alla prova i propri concetti in via di sviluppo. Il libro che Deleuze scrisse al termine del corso, tuttavia, compresse in poche pagine le riflessioni sviluppate durante il corso, e risultò di difficile comprensione, o talmente personale da essere definito "una fiction metafisica". La pubblicazione delle registrazioni del corso (2011) permise una maggiore comprensione dell'interpretazione deleuzeana del pensiero di Foucault: è sorprendente vedere come Deleuze, che non poteva conoscere i corsi al Collège de France, avesse maturato un'intepretazione molto accurata del pensiero di Foucault. L'ipotesi di lavoro di questa edizione critica del testo del corso di Deleuze del 1985-1985, pubblicato on line fra la primavera del 2013 e l'estate 2015, era che l'accurata interpretazione di Deleuze fosse motivata dalla conoscenza di alcuni testi in seguito raccolti nei Dits et écrits, e che i discorsi e le conferenze di Foucault avessero un'intima coerenza con i contenuti dei corsi al Collège, e costituissero una sorta di cannocchiale attraverso il quale leggere gli stessi Corsi. La conclusione del lavoro di tesi ha confermato questa ipotesi. Deleuze, nel corso delle sue lezioni, interpreta l'intero sistema di pensiero di Foucault suddividendolo in tre assi: quello del sapere, quello del potere, e quello della soggettivazione. I primi due assi sviluppano e approfondiscono interpretazioni già note, che lo stesso Foucault conosceva. Il terzo asse è quello più rilevante, perché nel corso delle lezioni Deleuze rinuncia ad interpretarlo in base alla centrale nozione di desiderio, e coglie con esattezza le dinamiche dei processi di soggettivazione che Foucault aveva studiato attraverso la confessione cristiana, e poi attraverso il "coraggio della verità" e la nozione di parrhesia negli stoici e nei cinici. Accanto al concetto di soggettivazione, altri concetti meritano di essere segnalati. Mostrando la stretta relazione fra Foucault e Blanchot, e fra Foucault e Bichat, Deleuze mostra un'opposizione fra Foucault ed Heidegger che è confermata da alcuni appunti dell'ultimo corso di Foucault. In secondo luogo, per interpretare il concetto di soggettivazione Deleuze produce un nuovo concetto, quello di "piega", che utilizzerà in seguito per il libro su Leibnitz. Infine, il concetto di "società del controllo", che sembrava un'interpretazione arbitraria di Deleuze, appare dalle lezioni il prodotto di un pensiero originale, ma coerente con la teoria foucaultiana della biopolitica. In definitiva, l'intero seminario di Deleuze appare essere un'originale, ma fedele, interpretazione del pensiero dell'amico.File | Dimensione | Formato | |
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